#FREISAFRIDAY, le storie dei sapori delle colline torinesi passano dai social

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Il mondo dell’enogastronomia e del turismo con il Covid ha scoperto il grande potere narrativo del digitale. Paesi, campagne, cantine e prodotti tipici hanno tutti una storia da raccontare, per farla funzionare va narrata con lo stile più idoneo, ma soprattutto attraverso i canali giusti se vogliamo far scoprire bellezze, profumi e sapori a un pubblico nuovo. Cantine, aziende e ancor più consorzi che rappresentano il territorio nella sua complessità hanno compreso la potenzialità dei social network più di prima. Hanno trovato in essi una porta sul mondo, una porta da cui far entrare visitatori virtuali pronti a scoprire prodotti e luoghi.

#FREISAFRIDAY

A quante dirette Instagram abbiamo assistito nei mesi di lockdown? Degustazioni virtuali, visite in cantina, racconti di ricette, molto di questo è stato improvvisato, un modo per occupare il tempo e non uscire dal circuito comunicativo, ma che ha saputo portare risultati.

Poi da queste dirette “genuine” sono venuti fuori format narrativi, storytelling più strategici, degustazioni confezionate ad hoc con ospiti, live che non lasciano più nulla al caso. Siamo ora alla seconda fase quella dell’applicazione teorica di strategie di mercato con tecnologie e media finora poco sfruttati. Attività da tempo ipotizzate, ma ferme lì sul trampolino di lancio, sperimentate solo dai più coraggiosi o dagli alternativi. Poi l’alternativa è diventata sinonimo di necessità e ora i social sono eletti a regno dello storytelling del food, specialmente per le prossime stagioni turistiche che presentano una grande serie di incognite.

Un esempio virtuale e virtuoso è #FREISAFRIDAY, il nuovo progetto ideato dal Consorzio Freisa di Chieri e Collina torinese per promuovere i produttori consorziati e i tesori enogastronomici del territorio e sostenere la ripartenza in questo periodo critico. Progetto avviato ad agosto e che sarà on line ogni venerdì, fino alla fine dell’anno, sulle pagine facebook e Instagram del Consorzio. Si tratta di un insieme di mini – documentari di alta qualità che racconteranno storie di eccellenza e artigianalità, di sapore e passione, ma anche di resilienza e imprenditoria virtuosa, per dare voce al territorio in un modo inedito e trasversale.

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Un tour culturale

Un dinamico e coinvolgente tour culturale alla scoperta di luoghi, profumi e sapori in compagnia di coloro che portano avanti la ricchissima tradizione vitivinicola di Chieri e collina torinese, attraverso esperienze e aneddoti legati alla loro professione e alla loro passione. Accanto alle voci dei protagonisti principali – sette produttori del Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinesi, alcuni Maestri del Gusto selezionati dalla Camera di commercio  di Torino e numerosi ristoratori di Chieri e Torino – anche quelle di giornalisti, influencer, winetellers ed esperti del settore, che metteranno la loro competenza a servizio della narrazione per offrire un quadro più completo delle numerose tipicità che caratterizzano il territorio.

Le parole di Marina Zopegni

Come conferma Marina Zopegni, Presidente del Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese: “l’attività turistica 2020 è stata pesantemente influenzata dall’attuale situazione sanitaria, che ha penalizzato la ristorazione e le attività di promozione cittadine. Nonostante ciò possiamo sostenere con grande orgoglio che si è registrato un incremento del turismo di prossimità, che ha beneficiato di alcune iniziative pensate ad hoc, soprattutto dedicate al cicloturismo e alla valorizzazione del territorio e dei prodotti agro alimentare. Ed è proprio questa la grande sfida che il momento storico attuale ci offre: l’opportunità di riscoprire il bello di casa nostra, valorizzando ciò che fino a ieri si dava per scontato con genio, competenza, fantasia e innovazione”.

La riscoperta del territorio italiano e la sua valorizzazione è stato il focus di quest’estate per molti, finalmente si assiste alla riscoperta di luoghi da parte di chi quei luoghi li vive tutti i giorni.  E piemontesi Piemonte di Chieri e Torino cosa hanno riscoperto?

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La necessità di donare nuovo impulso turistico

“Viviamo in uno scrigno di tesori inesplorati – risponde Marina Zopegni – e per certi versi poco conosciuti anche dagli stessi abitanti: un patrimonio artistico, storico e architettonico da scoprire o riscoprire, arricchito da eccellenze enogastronomiche tutte da gustare. Aggiungerei la bellezza e la biodiversità di un paesaggio incantevole, patrimonio e riserva MAAB UNESCO. Tutto questo va raccontato con gli ingredienti giusti, che sono conoscenza, passione, senso di appartenenza al territorio, unite all’uso sapiente degli strumenti tecnologici oggi a disposizione. Sono questi gli ingredienti principali per dare un nuovo impulso turistico al nostro territorio e che noi abbiamo miscelato all’interno del progetto FreisaFriday”.

Il ruolo di ristoratori e artigiani

I ristoratori dal canto loro si sentono oggi sempre di più ambasciatori del territorio di appartenenza e lo esprimono scegliendo determinate materie prime o nella definizione di una carta dei vini che rispecchi l’interland e le sue tradizioni. A conferma di ciò la presidentessa Zopegni racconta: “Proprio attraverso FreisaFriday mi sono accorta una volta di più di come i ristoratori, gli artigiani e i produttori di Freisa siano degli ottimi ambasciatori e possano offrire un intrigante biglietto da visita per il territorio. Da parte di tutti c’è grande attenzione nella scelta delle materie prime e nella qualità dei singoli prodotti.  Con FreisaFriday abbiamo voluto permettere a tutti loro di raccontarsi e di raccontare il loro lavoro quotidiano. Un tassello in più a sostegno della loro promozione e dell’interazione tra le varie anime del territorio, perché, se è vero che nessuno è profeta in patria, credo sia necessario favorire le sinergie e nello stesso tempo far conoscere all’esterno le numerose specialità enogastronomiche di cui andiamo orgogliosi e che tante persone continuano a valorizzare in perfetto stile sabaudo: “lontano dai riflettori” con discrezione e competenza”.

Il ruolo chiave dei cittadini

L’ultimo tassello di questo percorso è l’utente finale, che in questo caso è l’abitante del luogo, colui che spesso dà per scontato prodotti e tradizioni, ma che sarebbe necessario educare per fargli ritrovare il senso di identità. E al Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese hanno le idee chiare: “C’è bisogno di favorire le occasioni di conoscenza e degustazione dei prodotti, lavorando in sinergia e superando una certa timidezza…  incentivando il dialogo e il confronto, lasciando spazio alla sperimentazione e alla condivisione. Essere orgogliosi di ciò che si produce e si propone è fondamentale. Spesso, infatti, c’è il rischio che le persone apprezzino di più le eccellenze di altri territori per il semplice fatto che vengono raccontate di più e in modo migliore. In certi casi, infatti, è tristemente vero il detto che “L’erba del vicino è sempre più verde!”

I giovani

E i giovani? – Continua marina Zopegni: “I giovani stanno rispondendo molto bene, c’è un crescente interesse da parte loro nei confronti del vino, soprattutto se legato alla storia della produzione e dei produttori. Sono il nostro futuro e anche per questo motivo FreisaFriday si rivolge principalmente a loro, raccontando il patrimonio che hanno in casa tramite i social, primo mezzo di comunicazione proprio tra i giovani. Un modo diretto per arrivare a loro con nuovi contenuti e per spingerli ad interessarsi sempre di più al territorio in cui vivono”.

A questo unto non ci resta che seguire ogni venerdì FreisaFriday e iniziare questo  vivace viaggio attraverso la tipicità di tutto il territorio della provincial di Torino, ricca di enogastronomia, di ambiente, di tradizione, di cultura.

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