Come ogni nuovo anno che si rispetti è tempo di previsioni e noi come al solito le facciamo in cucina. Si parla sempre di tracciabilità e sostenibilità? Al ristorante e sugli scaffali cosa ci dobbiamo aspettare? Eccovi i nuovi food trend 2024, con la curiosità di viverli e scoprire quali saranno realmente confermati e quali veloci apparizioni modaiole.
Come ogni nuovo anno che si rispetti è tempo di previsioni e noi come al solito le facciamo in cucina. Reduci da un anno healty e sostenibile con incursioni sempre più frequenti nel mondo vegano e vegetariano come alternativa di gusto, che non sia solo un’offerta inclusiva, abbiamo viaggiato tra farine di grilli e carni coltivate, abbiamo confermato con i nostri consumi una tendenza sempre più forte al biologico. Il mondo vegetale l’ha fatta da padrone: dalle bevande alla cucina l’attenzione è stata spostata totalmente ai colori di frutta e verdura che sono protagonisti dei vari momenti a tavola. E in questo 2024 cosa accadrà? Si parlerà sempre di tracciabilità e sostenibilità? Al ristorante e sugli scaffali cosa dobbiamo aspettarci?
Nuovi spazi da vivere: bakery, hotel ed enoteche con cucina
Partiamo da quelli che si profilano nuovi spazi da vivere. Al primo posto ci sono le bakery, complice la grande attenzione sul pane e i vari lievitati. Questi nuovi locali che sono una via di mezzo tra il forno con i suoi profumi e il laboratorio sul retro e i gli “all day long” dove trascorrere la giornata dalla colazione all’aperitivo (e forse di più). E poi seguono gli hotel con i loro roof top bar aperti l’estate, ma frequentati molto anche in inverno, che regalo esperienze life style al di là del gusto vero e proprio. Saranno punti di riferimento non solo per l’aperitivo, ma anche per i brunch del weekend e per la cucina che si apre all’esterno mettendosi in competizione sempre più con l’offerta ristorativa tradizionale. La promessa è un servizio da cinque stelle lusso e un’experience dal sapore sicuramente glamour.
Contraltare all’approccio glam sono le enoteche con cucina, che nella seconda metà del 2023 hanno spopolato e ora hanno l’obiettivo di confermarci che la formula proposta, più vicino all’osteria con attitudine creativa, a tratti gourmet, funziona. Vini naturali e artigianali sono al centro della scena, ambiente informali ma studiati, pochi piatti cucinati con cura che fanno coppia con il calice per una cena meno strutturata.
Pane, colazione e brunch nei food trend 2024
Il brunch, a nostro avviso sarà la parola del 2024, importato e tradotto a livello gastronomico in stile italiano. Dal classico brunch che mette insieme colazione e pranzo con piatti dal salato al dolce, nei locali italiani troviamo uno spirito internazionale, con le originali “eggs” in tutte le varianti, che si contamina a primi piatti a base di pasta facendo l’occhiolino così al pranzo della domenica.
Cosa a cui non si può rinunciare sarà la colazione, dolce o salata, ma assolutamente originale e ricca. Oramai è un lontano ricordo il semplice caffè con cornetto, a meno che non sia un New York roll o un croissant cubico, che forse ci ha già stufato, con un specialty coffee o un cappuccino vegetale. Dove faremo colazione? Bakery e pasticcerie con servizio bar saranno i posti più gettonati, dove ovviamente poter fare il brunch e la merenda delle cinque.
E il pane? Nell’anno appena trascorso lo abbiamo visto ritagliarsi con successo un posto fisso nel menu di molti ristoranti stellati. Il pane, con il suo cestino, come accompagnamento e spezza fame, è diventato una portata a pieno titolo, con cui divertirsi tra farine da diversi cereali, macinate a pietre, pagnotte con lievito madre, focacce alveolate, fermentazioni con frutta, pani con cacao o caffè, ai semi, appena sfornati e avvolti in canovacci e rigorosamente vicino al burro. Affumicato, alle erbe, salato, italiano o francese, il burro è un altro elemento in passato un po’ bistrattato e che più che condimento in cucina diventa ora coprotagonista, esaltatore di questo momento croccante. Vediamo se ci sarà una sua conferma e ascesa o sarà sostituito con qualcosa di nuovo (magari vegano).
Food trend 2024: Cocktail & Co.
La mixology non frena la sua ascesa. Nuova frontiera di gusto e scoperta, nuovo settore dove i giovani stanno sperimentando nuove carriere e ben presto nuovi riflettori. Signature drink sempre più presenti e sempre più a fare il paio nei ristoranti e nelle pizzerie. In particolare il pairing con la pizza sarà la nuova scommessa, che presumiamo anche già vinta, con la creazione di cocktail su misura ai topping delle pizze, così come succederà al ristorante. Il rovescio della medaglia saranno i fermentati, che hanno fatto capolino sulle tavole stellate e che potrebbero diventare alternativa nella carta dei vini nei ristoranti fine dining.
Si rafforzerà per i prossimi 366 giorni la visione sempre più salutare del bere e del mangiare per gli italiani. Non diventeremo astemi, ma soprattutto con le nuove generazioni soprattutto attente al mondo bio e al vegetale, saremo anche orientati ai cocktail analcolici, che promettono di avere lo stesso gusto degli iconici drink ma senza apporto alcolico (e calorico, così per non avere sensi di colpa).
Alimenti plant-based, peperoncini e attenzione ai processi produttivi
Rimanendo sul versante della cucina sana e di un’alimentazione sempre più attenta e corretta, crescono gli alimenti plant-based sia in consumo che in presenza sugli scaffali e l’alternativa alla carne non sarà da meno (e il tema carne coltivata, non pensatelo esaurito, anzi!) Secondo il report di Food and Agriculture Organization, il mercato globale della carne coltivata raggiungerà un valore di 2,1 miliardi di dollari entro il 2033 e di 13,7 miliardi di dollari entro il 2043. Così, come anche gli alimenti plant-based a base di funghi in grado di sostituire il sapore e la consistenza di carne e pesce si faranno sempre più spazio a tavola. Ad esempio secondo l’analisi di Mintel con l’aumento previsto del consumo di carne e latticini plant based, di conseguenza anche i sistemi di elaborazione e di processo saranno sempre più centrali nell’attenzione del consumatore per selezionare un prodotto piuttosto che un altro. Altro trend da considerare, anche nell’ottica della comunicazione e del food marketing.
Anche Whole Foods Market nel suo report annuale dedicato ai trend alimentari individua il mondo vegetale come settore alimentare in crescita e qui funghi, noci, tempeh e legumi sono destinati a diventare le alternative alle materie prime animali come fonte proteica. Funghi che troveremo anche nella produzione di caffè energetici con cui iniziare la giornata. Il grano saraceno sta per diventare più popolare che mai. Autentico superfood, è un’ottima fonte di proteine, carboidrati e fibre ed è naturalmente privo di glutine.
Dal fronte spezie prepariamoci a conoscerne nuove varietà di peperoncini, come lo Scorpion, il Guajillo o i Goathorn ungheresi, sempre più diffusi sul mercato dove si trovano freschi, macinati o in salamoia. E poi sugli scaffali dei supermercati è in arrivo una nuova ondata di salse e oli al peperoncino. Anche il Tajin – mix di peperoncino, lime e sale marino, molto famoso in Messico – si apre a nuovi utilizzi culinari, andando a ravvivare sushi, dessert, frutta e perfino sorbetti.
La salute della donna e l’anti-aging nuovi food trend 2024
La salute delle donne è messa al primo posto anche per il settore alimentare. Molti sono i marchi che stanno realizzando prodotti per supportare il benessere femminile in tutte le fasi della vita e quindi specifici per il ciclo mestruale, la gravidanza, il postpartum, la menopausa, ma anche alimenti studiati per prevenire le forme di artrite e dolori reumatici con l’avanzare dell’età, cibi potenziati per dare più energia e anche proposte alimentari che favoriscano il rilassamento e un buon sonno. Tra i più innovativi, barrette e snack appositamente formulati. Insomma ci concentreremo maggiormente sulla prevenzione e sul mantenimento della salute che passa attraverso il cibo e stili di vita alternativi rispetto al passato.
Anche l’intelligenza artificiale in agricoltura tra i food trend 2024
Segue alla produzione l’integrazione delle nuove tecnologie e pratiche sostenibili, una sfida a cui siamo obbligati e che dobbiamo vincere se vogliamo realizzare al 100% quella sostenibilità così tanto raccontata e desiderata. Grazie all’intelligenza artificiale l’agricoltura diventerà ancora più di precisione con la possibilità di monitorare i raccolti con più attenzione, riuscendo a gestire facilmente il consumo di acqua, pesticidi e fertilizzanti, garantendo una resa migliore con un minore sforzo. Anche l’implementazione dell’agricoltura verticale ci aiuterà ad essere più efficienti, risparmiando spazio o adattandosi a quello che c’è, producendo più cibo per metro quadrato con il conseguente risparmio di risorse necessarie.
L’intelligenza artificiale sarà messa in condizione anche di giocare un ruolo importante nell’immagazzinare suggerimenti da parte dei clienti per continuare a sviluppare la proposta di prodotti, più facili e comodi da preparare.
Spreco zero e riciclo alimentare
Se non si presenta come trend, facciamolo diventare. Lo spreco alimentare ad oggi è un problema da risolvere. Ogni anno secondo i dati raccolti da Eurostat, viene sprecato circa un terzo del cibo che viene prodotto, per ovviare a questo problema, già diverse aziende si stanno attivando, producendo dei sotto-prodotti con gli scarti destinati ad essere gettati. Anche la ristorazione cerca e trova soluzioni: dai piatti di riciclo della tradizione, da quelli fine dining realizzati con le parti di scarto per un consumo totale dell’alimento sia esso animale che vegetale. Anello mancante su cui lavorare e farlo diventare una moda è la celebre doggy bag, servizio che dovrebbero essere fornito dal ristorante e richiesto dal cliente. E se avete vergogna a chiederlo, il segreto è ordinare meno.
Altra questione che ci dovrà stare a cuore è la gestione responsabile dell’acqua che contribuisce alla salvaguardia del pianeta. Ne sono sempre più consapevoli i marchi di tutto il settore dove nuovi brand di acqua per riempire le loro bottiglie utilizzano l’acqua ricavata dai sottoprodotti della frutta, che altrimenti verrebbero scartati; prende sempre più piede la tendenza dell’agricoltura rigenerativa che tutela il suolo e il patrimonio idrico; e si cerca di utilizzare le ostriche d’allevamento per filtrare l’acqua e contribuire a ripristinare gli ecosistemi costieri.