Dagli studi di medicina, alla vita in cucina. Storia di Fiorella Pasqualini e di una scelta fatta per Amore.
La storia di Fiorella Pasqualini è la storia di una persona che ha fatto le sue scelte in nome di un Amore superiore, quello per la cucina, da cui inizialmente aveva provato a discostarsi ma che alla fine, come le storie d’amore più belle del mondo, ha raggiunto inesorabilmente il suo lieto fine.
Gli studi in medicina
Fiorella ha 31 anni e molto tempo fa è arrivata a Roma per studiare Medicina. Un desiderio che aveva sin da giovanissima e che ben presto e con i dovuti sforzi, sarebbe sicuramente diventata la sua professione, se non fosse stato per quel “fattore DNA”, come lo chiama lei, che un giorno dopo l’altro l’ha chiamata forte a sé. Nata da un papà che da tutta la vita – o quasi – lavora come chef nel “Ristorante Il Casale“, a Colli del Tronto nelle Marche, Fiorella inconsapevolmente ripercorre la stessa storia di suo padre. Anche lui, come lei, a suo tempo cestinò la laurea in Giurisprudenza per aprire il suo primo locale. Era il 1988 e i tempi erano altri. Ma Fiorella sente di non esser poi così distante dal percorso fatto da suo padre e così, dopo aver intrapreso un percorso di psicoterapia che l’ha aiutata a conoscersi meglio, ha compreso che la sua felicità sarebbe stata tra i fornelli e non nelle corsie di un ospedale.
L’amore per la cucina
Così la ragazza ha abbandonato gli studi e ha cominciato a lavorare nei locali di Roma, per mantenersi e per pagarsi un corso di cucina professionale. «È più forte di me, non riesco a fare cose senza studiare e documentarmi», afferma la giovane chef in erba, che dopo il corso ha iniziato sin da subito a lavorare con il grande Chef Francesco Apreda, dove ha sperimentato il lavoro in brigata e ha conosciuto tanti ragazzi che come lei cercavano di costruirsi un futuro, coltivando il sogno di intraprendere un mestiere che è una vera e propria vocazione. «Ho appreso tanto dai miei colleghi, lavorativamente e umanamente. Quelli sono giorni che mi resteranno per sempre. Chi sceglie di fare il cuoco ha un amore per il suo lavoro che è travolgente», continua Fiorella.
La città eterna
Nella città di Roma la giovane donna è cresciuta e si è formata. Per lei la Città Eterna è casa, ma com’era giusto che fosse, Fiorella sceglie di tornare alle origini, laddove è nata ed è cresciuta vedendo per primo suo padre, muoversi tra pentole e materie prime, curando i dettagli e scegliendo sempre il meglio per portare a tavola tutto il buono della cucina tradizionale. «Ho scelto di tornare dall’uomo che mi ha trasmesso questa passione, per studiare ogni momento del suo lavoro e per costruire il mio futuro partendo da ciò che può insegnarmi il passato».
Il Ristorante “Il Casale”
Con il sogno di un ristorante tutto suo, Fiorella torna nelle Marche pronta ad aprire il suo primo locale vicino al mare, ma i sogni si sono infranti contro il muro del Covid-19, che l’hanno costretta a rimandare l’apertura al 2021. «Voglio sfruttare questo momento di stasi per rimettermi ancora una volta in gioco. Andiamo incontro all’estate e sarà più semplice lavorare con il domicilio. Da qualche tempo sto collaborando con la Biologa e Nutrizionista Martina Restelli. Insieme a lei sto lavorando a un progetto che possa insegnare alle persone a mangiare bene, in modo gustoso, ma facendo attenzione a preservare il proprio corpo in salute», conclude Fiorella, che intanto, con l’inizio della Fase 2, ha inaugurato anche l’asporto insieme a papà Emilio nel “Ristorante Il Casale”.
Per saperne di più: www.hotelcasale.it