Quanto sono buoni i fichi con la loro dolcezza, ideale per numerosi piatti in cucina anche salati. Ricchi di proprietà nutritive, golosi e ricchi anche di storia e aneddoti.
Fare le nozze coi fichi secchi significa voler fare qualcosa senza averne i mezzi necessari, farlo quindi in modo non appropriato, cercando di risparmiare o comunque di spendere il meno possibile.
Sapete da dove ha origine questo modo di dire? Bisogna tornare indietro, precisamente al 27 Settembre 1896, giorno delle nozze tra Vittorio Emanuele di Savoia e la principessa Elena del Montenegro. Sulle pagine de Il Mattino di Napoli proprio su quell’evento apparve un articolo intitolato, appunto, “Le nozze coi fichi secchi”, articolo che alludeva alla provenienza della sposa visto che il Montenegro era famoso per la coltivazione ed essiccazione dei polposi frutti, ma anche alle non certo opulente finanze e al non eccelso pedigree del regno montenegrino. E in tempi più recenti, vale ancora questo modo di dire? Riprenderemo in seguito questo argomento, nel frattempo soffermiamoci sui fichi e sui benefici che possono apportare al nostro organismo.
Fichi, origini e provenienza
Da tempi oramai immemorabili la pianta del fico viene apprezzata per i suoi (falsi) frutti omonimi, dolcissimi, carnosi e squisiti, che attirano la curiosità anche di insetti ed uccelli. Il fico è una pianta xerofila, dal greco ξηρος, ‘secco’, e φυτον, ‘pianta dunque adattata in ambienti aridi dal clima caldo e siccitoso, ed è perciò tipica delle zone subtropicali e temperate. Il fico sembra essere nativo dell’Asia Minore, precisamente di una zona detta Caria: non a caso, il binomio botanico riferito al frutto, Ficus carica, fa riferimento proprio alla regione d’origine della pianta.Attualmente fra i principali produttori mondiali di fichi sono inclusi la Turchia, la Grecia, il Portogallo, la Spagna e la California. La coltivazione del fico in Italia, invece, è piuttosto diffusa, ma le regioni con maggiore produzione risultano essere Puglia, Campania e Calabria.
Fichi, pianta, frutto e curiosità
É importante ribadire che ciò che la maggior parte delle persone chiama frutto è in realtà un falso frutto: il fico, infatti, è un siconio, un’infruttescenza carnosa e dolcissima, ricoperta da una buccia delicata dal colore variabile dal rosso al verde, e dal bluastro al grigio. All’interno del fico, si trovano fiori, dalle dimensioni piccolissime, costituiti da un’apertura (ostilo), che funge da ingresso per gli imenotteri. I veri frutti sono invece numerosissimi piccoli acheni, posizionati nella cavità dell’infiorescenza: ogni achene (i cosiddetti semini) è incastonato nella polpa dolcissima e deliziosa.
Ma voi lo sapevate che non tutte le piante sono uguali? In natura, infatti, possiamo trovare la pianta femmina e la pianta maschio. Scopriamo insieme le differenze e, semmai decidessimo di abbellire il nostro giardino con un simile arbusto quale scegliere.
Fico domestico (pianta femmina)
La pianta femmina del fico si distingue per il fusto massiccio e possente, avvolto da una corteccia liscia color grigio; l’apparato radicale è piuttosto espanso, seppur superficiale. La pianta femmina del fico più raggiungere altezze considerevoli, superando talvolta gli 8-10 metri di altezza. Il fico femmina si distingue anche e soprattutto per tre fattori: Presenza di fiori prettamente femminili; Produzione di fichi primaticci (o fioroni) e di fichi veri; ha la funzione di produrre i semi contenuti nel frutto.
Caprifico (pianta maschio)
Se nella pianta femmina del fico nascono solamente quelli femminili, nel maschio i fiori sono anche maschili, oltre ad essere femminili. I frutti prodotti non sono commestibili; il fico maschio ha la funzione di produrre il polline.
Fichi in cucina
In Italia la stagione dei fichi inizia a giugno e prosegue fino ad agosto. Esistono numerose varietà di fico, tra quelle più note troviamo: il fico bianco del Cilento, il fico melanzana, il fico salentino, il fico della monaca, il fico dottato, il fico di Cosenza.
In base alla qualità che preferiamo, I fichi freschi indicativamente sono di stagione già a partire da fine giugno, mentre quelli secchi sono reperibili facilmente tutto l’anno. Sono entrambi tra i frutti più golosi per via del sapore dolce. Il loro gusto particolarmente piacevole dipende dal contenuto di zuccheri semplici di cui è particolarmente goloso il cervello, tra questi troviamo il fruttosio che è capace di raggiungere in tempi rapidi il sangue e regalare sensazioni piacevoli grazie alla produzione di ormoni come la serotonina.
In cucina sono molto usati come frutta ma assumono una connotazione gourmet accompagnati a pietanze salate. I più famosi sono sicuramente i fichi con il prosciutto, ma sono perfetti anche con il salame ed il caprino. Possono essere usati anche secchi, per esempio ricoperti di cioccolato, oppure come ingrediente per il pane integrale a base di noci, tipico della Valle di Gressoney.
I fichi fanno ingrassare?
Spesso quando si hanno problemi di linea si tende a evitare il consumo di questi frutti oppure a consumarli con un certo senso di colpa. Ma i fichi fanno davvero ingrassare?
I fichi sono un frutto che nonostante abbia un contenuto calorico non molto elevato, pari a circa 50 calorie ogni 100 grammi, apporta una quota di zuccheri discreta. Il problema è che mangiandone troppi, magari dopo un pasto particolarmente ricco, questa quantità moderata di zuccheri può avere un impatto importante sulla produzione di insulina, aumentandone la sintesi da parte del pancreas. Nel tempo, una situazione di questo tipo può incidere sul peso e favorire l’insorgenza di malattie metaboliche, cardiovascolari e diabete di tipo 2. Quindi tutto dipende dalle quantità e da come viene consumato questo frutto che ha il vantaggio però di essere anche ricco di tante sostanze nutritive utili all’organismo.
I fichi secchi rispetto a quelli freschi sono più energetici e maggiormente ricchi di calorie e glucidi, ma vantano una quantità maggiore di minerali.
Consumarne un paio al giorno come spuntino, dopo aver fatto attività fisica, non crea nessun problema. Al contrario consumarne in grandi quantità in una dieta particolarmente ricca aumenta il rischio di ingrassare. Sappiamo che ogni 100 grammi di fichi secchi apportano oltre il 90% zuccheri.