Falafel: storia, ricetta e errori comuni

Falafel

I falafel sono una pietanza tipica della cucina mediorientale, principalmente di quella levantina ed egiziana, costituita da polpette di legumi speziate e fritte. Vediamo le origini e come prepararli.

I falafel diffusi in tutto il mondo, rimangono un cibo caratteristico del Medio Oriente, dove sono considerati un cibo di strada facilmente reperibile.

Storia dei Falafel

Sfogliando il nostro menù, nella sezione piatti orientali, noterai sicuramente la parola “Falafel”, ormai diffusa anche nella lingua italiana. Si tratta di una polpetta versatile, con diverse varianti, adatta a soddisfare ogni tipo di palato, dagli onnivori ai vegani. Sebbene molti conoscano il piatto, pochi conoscono la sua origine e la sua storia.

I falafel hanno origini antiche e, come molte ricette tradizionali, presentano alcune lacune storiche. Tuttavia, si può affermare che il falafel sia originario dell’Egitto. Risale ai tempi dei cristiani copti, che lo utilizzavano come alternativa alla carne durante i periodi di digiuno religioso, quando i giorni senza carne costituivano quasi un terzo dell’anno.

Il termine “falafel” deriva da un insieme di parole che significa “con tanti fagioli”: originariamente venivano utilizzate le fave, anche se oggi sono soprattutto i ceci a caratterizzare questo cibo. Questa evoluzione è dovuta anche al fatto che, essendo un piatto vegetariano, rispecchia i principi della cucina kosher.

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Ricetta dei Falafel

Falafel: ricetta originale e consigli per fare i Falafel di ceci perfetti!

I falafel sono un secondo piatto tipico della cucina mediorientale, amatissimo in tutto il mondo. Si tratta di polpette di legumi speziate, realizzate con ceci secchi ammollati e frullati insieme a cipolla, aglio, cumino e prezzemolo. Le palline schiacciate vengono fritte in olio bollente, formando una crosta dorata e croccante che avvolge un cuore morbido e profumato. Ottimi da soli o accompagnati da tzatziki e altre salse golose.

Ingredienti

  • 500 gr di ceci secchi
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 ciuffi abbondanti di prezzemolo
  • 1 cucchiaio di cumino in polvere
  • 1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere
  • Sale e pepe q.b.
  • 1/2 cucchiaino di lievito in polvere per torte salate (oppure bicarbonato)
  • 1 cucchiaio di farina di ceci o pangrattato (solo se necessario)
  • Olio per friggere

Procedimento

  1. Ammollo: Ammollate i ceci secchi in abbondante acqua per almeno 12-24 ore.
  2. Preparazione: Scolate e asciugate i ceci, poi frullateli insieme alla cipolla a pezzetti fino ad ottenere una consistenza scomposta.
  3. Aromi: Aggiungete prezzemolo, cumino, coriandolo, sale e pepe, e frullate fino ad ottenere un composto uniforme.
  4. Riposo: Coprite con pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno 2 ore.
  5. Formazione: Controllate la consistenza, aggiungete il lievito e formate delle palline.
  6. Cottura: Friggete in abbondante olio ben caldo per 4-5 minuti, girando un paio di volte, fino a doratura.
  7. Servizio: Scolate su carta assorbente e servite caldi.
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Errori comuni nella preparazione dei Falafel

  1. Lessare i ceci: I ceci per i falafel non vanno lessati. Lessarli disperde l’amido naturale, compromettendo la compattezza e la consistenza dei falafel. Lasciate i ceci a reidratare per almeno 12 ore, poi scolateli e lavateli prima di frullarli.
  2. Aggiungere farina, amido o pangrattato: Tritando i ceci ammollati, non c’è bisogno di addensanti. L’amido naturale dei ceci li mantiene compatti, e aggiungere farina o pangrattato diluisce i sapori.
  3. Tritare troppo finemente i ceci: I ceci devono essere tritati, ma non fino a diventare una pasta finissima. Un composto ancora granuloso aiuta a formare le polpette e a ottenere una buona crosticina durante la frittura.
  4. Lesinare con i condimenti: Non siate parsimoniosi con i condimenti. Cipolla, aglio, pepe, cumino, sale e abbondante prezzemolo devono essere tritati insieme ai ceci per un sapore fresco e brioso.
  5. Non far riposare il composto: Il composto deve riposare almeno due ore in frigorifero. Questo permette al composto di compattarsi e insaporirsi omogeneamente.

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