In un mondo dove l’immagine conta tanto quanto il contenuto, le etichette d’artista rappresentano una nuova forma di narrazione visiva per i prodotti enogastronomici. Cantine illuminate collaborano con artisti contemporanei per trasformare bottiglie di vino in opere da collezione, capaci di parlare al cuore dei consumatori. È il caso della Tenuta Barbarossa di Pesaro e della storica Antonelli San Marco in Umbria, che hanno scelto rispettivamente Armadilly e Graphite per reinterpretare le loro produzioni con linguaggi visivi inediti. A rafforzare il legame tra arte e prodotto, le due artiste sono protagoniste anche di due mostre personali che raccontano, in parallelo, le loro visioni del mondo.
Armadilly e Tenuta Barbarossa: tra ironia visiva e vino contemporaneo
La Tenuta Barbarossa, una delle realtà vinicole più dinamiche della provincia di Pesaro, ha attiva una collaborazione creativa con il progetto Simbiosi Illustrazione di cui fa parte Armadilly, giovane artista e illustratrice dallo stile pop e tagliente. Le sue etichette artistiche portano un’esplosione di colori e sarcasmo su bottiglie pensate per un pubblico giovane, ironico, in cerca di autenticità. Ogni etichetta è una microstoria che ironizza su insicurezze, relazioni e cultura digitale, trasformando il vino in un mezzo di racconto emotivo e sociale.
Questa collaborazione si intreccia con la mostra personale di Armadilly, ospitata presso Insvla – Centro per le Arti Visive a Pesaro. Ora potete trovare l’arte di Armadilly in questa mostra: “Look at me, I am the sun!”, a cura di Gemma Gulisano aperta al pubblico dal 14 marzo all’11 aprile 2025, sarà ospitata negli spazi espositivi della sede di Roma dell’Accademia, via dello Scalo San Lorenzo 10.

Graphite e Antonelli San Marco: l’equilibrio tra vino, memoria e disegno
Alcune etichette per collezioni private di Antonelli sono realizzate da Graphite, come quella per il Sangiovese, e celebrano l’anima poliedrica di uno dei vitigni più iconici d’Italia, offrendo due raffinate interpretazioni d’affinamento: in legno e in acciaio. Da un lato, la versione affinata in legno regala al vino profondità, note speziate e un’evoluzione calda e avvolgente. Dall’altro, l’affinamento in acciaio esalta la freschezza e l’espressività del frutto, mantenendo una linea elegante e moderna. Le etichette riflettono lo stile distintivo di Graphite, capace di unire identità visiva, ricerca artistica e qualità enologica in una proposta che cattura lo sguardo e racconta il carattere autentico del Sangiovese. Perfette per chi cerca vini unici con un’identità forte, da scoprire anche in chiave estetica.
Il progetto si collega alla mostra personale di Graphite alla Galleria delle Arti di Roma (Via dei Sabelli 2), svoltasi dal 30 gennaio al 14 marzo 2025. Intitolata Strati, l’esposizione esplora il concetto di stratificazione dell’identità attraverso opere che fondono linee sintetiche, colori scomposti e una riflessione sul contrasto tra fragilità e intensità.

Etichette d’artista: il design che racconta storie
La collaborazione tra cantine e artiste come Armadilly e Graphite segna una nuova direzione nel packaging del vino, in cui l’etichetta non è solo un abito grafico, ma un’estensione del contenuto. In un mercato in cui l’identità visiva fa la differenza, le etichette d’autore permettono a ogni prodotto di raccontare la propria anima, attirando l’attenzione di consumatori attenti, appassionati e amanti dell’arte.
Il connubio tra arte contemporanea e tradizione agricola offre una narrazione innovativa, dove estetica e sostanza si fondono armoniosamente. Le etichette diventano un invito a collezionare emozioni, storie e sensazioni, dando nuova voce a prodotti che affondano le radici nella terra e nell’immaginazione.