Manca poco all’evento che animerà l’estate francese e insieme al fermento sportivo si accosta quell’innata curiosità verso una cucina che da sempre sfida quella italiana per lo scettro della più buona al mondo. Ecco i nostri consigli su dove mangiare a Parigi.
Parigi è la città dove si aprirà la XXXIII edizione dei giochi olimpici. Cresce la curiosità relativa alla cerimonia d’apertura che il 26 luglio trasformerà il fiume Senna in uno stadio all’aperto. Le pause tra una partita di pallanuoto e una gara di pentathlon potrebbero rivelarsi l’occasione ideale per sperimentare la cucina francese in ogni sua versione. Mangiare a Parigi è un’esperienza immersiva nella cultura locale che fa dell’alimentazione un pilastro sacro da venerare e celebrare. Lo dimostrano i molti ristoranti che mietono premi su premi, ma anche l’attenzione che viene riposta nei menu offerti nelle scuole, un perfetto esempio di pasto equilibrato, dove però non manca mai il formaggio. Ecco la nostra selezione per godersi al meglio questo viaggio culinario in terra francese.
Il culto del formaggio in Francia
Non è un mistero che i francesi amino il formaggio più di ogni altra cosa. Secondo la loro idea di pasto perfetto, questa pietanza precede il dolce ed è imprescindibile l’abbinamento con il vino. Una passione così smodata che ha fatto nascere dei veri e propri centri di divulgazione dedicati al prodotto, dove degustarlo dall’antipasto al dolce e in ogni momento della giornata. Mangiare a Parigi prevede una tappa obbligata nelle fromageries, i santuari del formaggio che si trovano ormai in tutta la città. Nel quartiere Marais si trova Pain Vin Fromages, locale che offre una cucina fatta di prodotti freschi, ma con al centro di ogni portata i prodotti caseari. Dalle classiche degustazioni in purezza, fino alle fondute, le raclettes e le tartiflettes. Una vera e propria carta dei formaggi divisa per aree geografiche e caratteristiche organolettiche. Sulla stessa lunghezza d’onda Monbleu offre pasti a base di latticini con accostamenti consigliati dal casaro e bottega annessa dove acquistare preziosi souvenir da portare a casa.
Mangiare a Parigi la cucina tradizionale, un salto nei locali storici
Location d’eccezione per Le Poulbot di Parigi, situato nel cuore di Montmartre il quartiere bohemien della città. Facile cadere nelle trappole per turisti in una zona così altamente frequentata, ma questo ristorante storico è una certezza anche dopo il totale rinnovamento subito nel 2017. I gemelli Thomas e Mathieu Bellair hanno rivoluzionato il locale, ma hanno mantenuto la cucina tradizionale parigina. In carta sono presenti lumache, soup a l’oignon, anatra confit e crème brulée. Altra tappa da non perdere per ritrovarsi catapultati nell’atmosfera Art Decò è la Brasserie Mollard. Un monumento storico, ma anche un luogo dove sperimentare l’esperienza dei frutti di mare. Qui è possibile degustare una delle migliori bouilabaisse dell’intera Francia, ma anche concedersi un pomeriggio di relax presso l’esclusivo Salon de thè. Ne vale la pena anche solo per ammirare la splendida struttura opera dell’architetto Edouard-Jean Niermans.
Street food, soluzione economica per mangiare a Parigi
Mangiare a Parigi può risultare costoso, per questo sono sorte delle soluzioni più economiche per soddisfare anche una pausa pranzo veloce, senza rinunciare al gusto locale. La Creperie Bretonne di Montparnasse è la scelta ideale per delle crepes da passeggio o da consumare sul posto. Presenti in versione dolce e salata, è possibile ordinarle anche senza glutine, completamente a base di grano saraceno. Il tocco in più è dato dall’ampia selezione di sidri da abbinare alle portate. E perché non trasformarsi per qualche minuto in un vero francese andando a caccia delle migliori baguette della città? La Parisienne è il luogo perfetto dove perdersi tra il profumo di pane appena sfornato e quello dei caldi pain au chocolat. Vincitore nel 2016 del premio come miglior baguette di Parigi, oggi produce accanto alla classica anche varianti ai cereali, integrali e al cioccolato. E se si avesse ancora un leggero languorino, il kouign-amann, dolce al burro bretone, colmerà ogni carenza.