Il delivery secondo Misto: immersivo, cosmopolita e sostenibile

Nuove chiusure e nuove limitazioni e di colpo si torna nell’esclusiva versione di asporto e delivery. Esclusiva nell’accettazione del termine di obbligatorio, visto che questa sarà l’unica formula per poter godere del “mangiare e bere fuori” direttamente a casa.

Se necessità fa virtù bisogna ammettere che in quest’anno trascorso la ristorazione ha ricollocato il delivery nella sua offerta. Nel tempo lo ha approcciato, proposto, ripensato, ridisegnato a sua misura, ma anche su misura di un cliente sempre più esigente, alla ricerca di quell’esperienza che non può vivere direttamente nel locale e che vorrebbe trasportare a casa propria.

Facile dire delivery. Il delivery food & drink in epoca Covid sta diventando una sfida tanto per il cliente quanto per i professionisti del settore. Non deve essere solo una inevitabile forma di ristorazione costretta dai tempi quindi, ma una proposta alternativa, un’esperienza nuova, immersiva e accattivante mai provata prima.

La domanda che tanti si pongono è se sia possibile concepire il delivery in modo diverso e originale? Allo stesso tempo senza tradire la propria identità food & drink? Magari superando anche le aspettative del cliente stesso? Provocazione colta in pieno da Misto – Mixology e Cibarie di Roma che proprio con la nuova zona rossa scattata il 15 marzo scorso lancia il suo esclusivo experience delivery che con il concetto classico dei servizi di consegna a domicilio ha poco a che fare.

L’idea

Il nostro delivery nasce dall’esigenza di non fare un delivery – spiegano Edorardo Rossi e Mark Curcuruto, i due proprietari di Misto – Mixology e Cibarie – Costretti dalla chiusura da lockdown ci siamo concentrati a studiare come convertire l’intera esperienza del nostro laboratorio gastronomico in un servizio a domicilio che fosse al tempo stesso comodo, pratico, gratificante e che rispettasse la nostra continua ricerca della qualità dalle materie prime alle preparazioni. Per questo motivo non ci siamo buttati subito nella mischia fin quando non fossimo stati davvero pronti a portare a casa dei nostri clienti la vera esperienza di Misto”.

Un periodo fatto di ricerca non solo del food & drink, ma sull’intera esperienza di consumo, packaging compreso, puntando sulla innovazione e sul desiderio e volontà di proporre qualcosa che potesse riscrivere le regole della consegna a domicilio.

L’experience delivery con la Misto Box

L’obiettivo è trasformare il servizio a domicilio come una vera esperienza immersiva da vivere a 360 gradi attraverso la Misto box. È proprio in questa scatola magica che si racchiude il concept di Misto – Mixology e Cibarie, dove la proposta food, raffinata e cosmopolita, si accompagna a una inedita idea di mixology “ready to drink”, con tanto di ghiaccio e mini shaker pronto all’uso. Il packaging si distacca completamente dalle fredde e anonime confezioni da asporto ed esalta le portate con un design elegante, ma anche e soprattutto green e riutilizzabile. E per completare l’esperienza e immergersi nell’atmosfera giusta, ogni box è accompagnata da un QR Code che si sintonizza direttamente con la playlist musicale selezionata da Misto.

Cocktail bar a casa tua

Ma cosa possiamo mettere nella nostra Misto Box? Più che sulla scelta il concept si basa sulla combinazione tra food e mixology, con la possibilità di avere a casa il proprio cocktail preferito, piuttosto che la novità del momento proposta da Andrea Quintaiè (Head Barman) e Jacopo Cipriani (Barman). Ed è proprio il lato “mixology” ad essere la proposta alternativa e il cavallo di battaglia di quello che in realtà nasce come originale cocktail bar con laboratorio gastronomico. Dal più classico Milano Torino, il Negroni o il Manhattan, fino al più originale A mi me gusta o l’iconico Misto 2.0, i cocktail sono consegnati in esclusivi mini shaker brandizzati 2 in 1, che possono essere utilizzati anche direttamente per la degustazione in bicchiere. Degustazione piena di gusto, un po’ come sentirsi al bancone e calarsi nei panni del bartender. E per garantire il massimo della qualità del prodotto con il cocktail scelto arriva anche il ghiaccio sottovuoto in una confezione appositamente studiata. Così tutto è già pronto per la degustazione. Inoltre quando si decide di andare a bere fuori qualcosa la cosa che non può mancare è la musica. E quelli di Misto – Mixology e Cibarie hanno pensato anche a quello rendendo unica e completa la nostra “delivery experience”.

Food cosmpolita

Dal lato food siamo alla presenza di sapori internazionali e atmosfere cosmopolite. Il menu alla carta si declina in Classic, Veggie, Light e Special per diverse esigenze di gusto e palato. Il comune denominatore è la freschezza e l’eccellenza delle materie prime, mixate secondo la formula di “più portate, piccoli assaggi e grandi ricette”.  Combinazioni intriganti come l’involtino Thay (foglia di riso ripiena di verdure e hummus viola su crema di formaggio) o il Gravlax di salmone (reinterpretazione di un classico della cucina svedese, carpaccio di salmone selvatico dell’Alaska marinato sotto sale, zucchero di canna e servito con finochietto selvatico, gel al lime e semi di papavero) con i grandi come la tartare di tonno, il  tataki di tonno, le polpette di Melanzane alla Parmigiana o ancora Gamberi al Mezcal.

La scelta green e sostenibile

La marcia in più del delivery di Misto è la sua connotazione green, all’insegna della sostenibilità e del riuso. Il packaging proposto, prezioso e accattivante, riesce a coniugare uno stile elegante e di tendenza con un concept sostenibile. Tutte le Misto Box sono, infatti, prodotte con una plastica certificata riutilizzabile, idonee fino a 20 lavaggi in lavastoviglie e interamente riciclabile. E non è tutto. L’impegno “responsive” di Misto continua anche con l’interessante iniziativa per incentivare il reso del proprio packaging: con il sistema del vuoto a rendere, si possono infatti ricevere sconti e benefit sulle consumazioni e i prossimi delivery.

Il concept di Misto – Mixology e Cibarie

Misto – Mixology e Cibarie ha aperto a Roma nel quartiere Africano (Via Fezzan 21) quattro anni fa, posizionandosi subito come punto di riferimento per un nuovo concept di aperitivo in un’ottica più cosmopolita. Un cocktail bar con laboratorio gastronomico che riscrive i tradizionali concetti di “locale” e “ristorante” proponendo una dimensione inedita e innovativa che ora può arrivare direttamente a casa nostra.