Sapevate che il martedì grasso a New Orleans c’è la tradizione di mangiare dei piatti di cucina creola? Qui, mangiare è una cosa seria. Il cibo è protagonista, vive e respira l’atmosfera ibrida della città, i locali sono numerosissimi e le ricette vengono discusse e cambiate con lo stesso fervore con cui si parla dei migliori jazzisti.
Cibo spazzatura, bevande super zuccherate, Coca-Cola, hot dog, hamburger e dolci dai colori sgargianti. Noi gli americani li vediamo così, persone che si ingozzano di cibo poco salutare in maniera veloce e senza controllo. In realtà quando diciamo Stati Uniti, ci riferiamo a un paese molto più eterogeneo della più istintiva generalizzazione a cui noi italiani siamo spesso abituati. Da Nord a Sud, da Est a Ovest, c’è un insieme di stati che riflette nella cucina le diverse migrazioni e popoli che hanno fatto la sua storia di questo enorme Paese. Un continente in uno stato verrebbe da dire. Nella parte meridionale – ad esempio – c’è la Francia che, insieme all’Africa, ha dato vita a una cucina creola, dai sapori unici e decisi. L’occasione ghiotta per gustare i suoi piatti – mai termine fu più appropriato – è proprio nella giornata del Mardì Gras, corrispondente al nostro martedì grasso.
La cucina creola, cibo dell’anima
Nel sud degli Stati Uniti la chiamano cucina creola, cajun, ma soprattutto soul food – cibo dell’anima – cibo che ti riporta a casa, preparato con ingredienti poveri ma ricchi di emozioni. Ed è proprio in Louisiana dove la cucina parla la lingua del jazz, del blues, dell’Africa e della Francia. Considerata una delle più gustose e raffinate cucine del Paese, in tempi recenti si è diffusa in parte anche in Europa, grazie alle elaborazioni innovative di giovani chef d’Oltreoceano.
Sull’onda del jazz – la trascinante musica che trova nel profondo sud degli Stati Uniti, a New Orleans in particolare, il suo punto d’origine – la variopinta cucina creola è allo stesso tempo unica e multiforme. Qui, mangiare è una cosa seria. Il cibo è protagonista, vive e respira l’atmosfera ibrida della città, i locali sono numerosissimi e le ricette vengono discusse e cambiate con lo stesso fervore con cui si parla dei migliori jazzisti. Tipica della Louisiana, di cui New Orleans è la città più grande e conosciuta dello stato, la cucina creola riflette in particolare la storia della popolazione locale, frutto dell’incontro dei coloni francesi con indiani, spagnoli e africani. Una sovrapposizione di culture che ha portato inevitabilmente alla fusione delle varie abitudini alimentari sul territorio. Questa tradizione gastronomica che oggi è diffusa, oltre che in Louisiana, in tutte le isole delle Grandi Antille – cioè Cuba, Haiti e Giamaica – riunisce ingredienti e tecniche di preparazione differenti, talvolta curiosamente dissimili, proprie di paesi e stili di vita assai diversi. Originale e molto raffinata nella sua semplicità, utilizza abbondanti spezie e ingredienti cosiddetti “poveri” quali riso, mais e fagioli, al pari delle verdure locali – come il peperone e l’okra, quest’ultima conosciuta anche come gombo, simile a una piccola zucchina o a un peperoncino verde, ma dal sapore che ricorda l’asparago.
Il pollo alla creola
Da queste parti, la carne più consumata è il pollo, seguita dal manzo. Di varianti del pollo alla creola ce ne sono tante: fra le più interessanti e conosciute quella giamaicana – detta jerk chicken – che lo vede marinato nella jerk sauce, una particolare salsa composta da peperoncini rossi, chiodi di garofano, cannella, noce moscata, pepe della Giamaica, aceto di malto, aglio, salsa di soia, sale, rum bianco o ambrato e quindi cotto alla griglia. Ovunque il pollo alla creola è accompagnato per tradizione da riso, patate dolci o platano – le banane verdi – servite bollite, arrostite o fritte a fette sottili a mo’ di patatine.
Non è azzardato credere quindi che la popolazione creola della Louisiana, al pari di quella caraibica, sia legata alla propria cucina più che a qualunque altro bene. Un’esperienza culinaria straordinaria, ricca nei suoi ingredienti semplici, speziata e decisa. Bon appétit! Enjoy your meal! Jwi manje ou!