Nel Vermont una catena di gelaterie ha dato vita al “cimitero dei gusti gelato” dove finiscono i gusti troppo strani per sopravvivere al mercato. Si chiama “Flavour Graveyard“, nasce 30 anni fa on line per poi divenire un luogo reale, dove i fan possono omaggiare i cari estinti.
In Italia sul gelato, come sulla pizza, non si scherza. Tranne alcuni piccoli esperimenti anche ben riusciti come il gelato allo spritz, al vino o i gelati gastronomici in generale gli italiani ancora non si sono spinti oltre una certa soglia. Il punto preciso in cui si fissa il limite che divide un gelato da intenditori da uno di dubbio “gusto” ancora non è ben chiaro, però, guardando l’elenco delle invenzioni a base di gelato in America, Giappone o Inghilterra, un’idea ce la possiamo fare.
Il cimitero dei gusti gelato
Nel Vermont una catena di gelaterie ha dato vita al “ cimitero dei gelati” dove finiscono i gusti troppo strani per sopravvivere al mercato.
Non è un cimitero normale, siamo in Vermont, USA, nel “Flavour Graveyard”, il cimitero dei gusti, nato on line circa 30 anni fa, e divenuto poi un vero e proprio posto di culto per gli appassionati del genere che qui possono commemorare quei sapori oramai tolti dal mercato, creato dall’azienda americana Ben&Jerry’s, produttrice tra l’altro di gelati molto buoni e di eterno successo come quello ai cookies, al brownie, caramello salato o burro d’arachidi, in contrapposizione ad altri meno fortunati che non hanno avuto il successo sperato, forse perché troppi strani o estremi, tanto che la gelateria ha deciso di non produrli più.
D’altronde questa è la legge dell’imprenditoria: per avere successo bisogna sperimentare, accantonando man mano le cose che non sono piaciute, se poi si riesce a far diventare la “morte” dei gusti un’operazione di marketing molto autoironica, il successo è servito.
Dopotutto quando si tratta di gelato ci sono due fazioni ben distinte: c’è chi ama restare sul classico e nelle loro coppette troverete sempre gusti come crema, cioccolato, stracciatella, limone o fragola, e poi c’è chi ama sperimentare, assaporare gusti elaborati come arachidi, torte scomposte, erbe aromatiche tipo basilico o santoreggia o perché no, pane burro e marmellata. A qualunque delle due categorie voi apparteniate nel “cimitero dei gelati” potete trovare gusti che faranno impallidire gli amanti del fior di latte e rivedere il concetto di “particolare” a coloro a cui piace sperimentare provando il gelato al sesamo.
Ma quali sono i gusti di gelato più strani che si possono trovare in commercio e che probabilmente hanno già un “loculo” assicurato?
Gelato al Curry
Dalla cucina indiana, tra l’altro una delle più buone al mondo, ricca di colori, sapori, spezie, nasceva il gelato gusto curry, molto apprezzato in Giappone, ma meno negli Usa dove preferiscono mangiarlo con pollo e riso e non certo su un cono.
Gelato alla pizza
La cucina italiana si sa, è sempre molto apprezzata nel resto del mondo, soprattutto in America e la pizza è uno dei piatti più imitati, un vecchio e saggio proverbio recita più o meno così: ”la pizza è buona anche quando non lo è”. E se la pizza diventa gelato? Avete capito bene, proprio l’azienda Ben&Jerry’s ha inventato negli anni un gelato a base di aglio, pomodoro, origano e formaggio, forse uno di quei gusti che si è meritato il posto in prima fila nel “ cimitero”.
Gelato alla vipera
La cucina giapponese ha un debole per i cibi pericolosi, basti pensare al fugu, il piatto a base di pesce palla che è caratterizzato da una dose letale di tetatrodossina ed è consumabile solo dopo una preparazione appropriata. Tornando al gelato, in Giappone è possibile provare il gusto vipera, pur essendo uno degli animali autoctoni più velenosi, ha delle apprezzate qualità afrodisiache che lo rendono un ingrediente perfetto per un gelato da gustare durante una passeggiata dopo un appuntamento romantico.
Gelato gusto Haggis
Torniamo a parlare della nostra azienda Ben&Jerry’s, che in America, per omaggiare la Scozia, ha dato vita al gelato al gusto Haggis, stiamo parlando di un piatto tipico scozzese a base di insaccato di interiora di pecora, grasso di rognone e farina d’avena, questo perché quando si parla di sperimentazione non c’è limite all’immaginazione.
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Altri gusti estinti
Ma non solo, probabilmente aveva così tanti posti liberi da riempire nel suo “cimitero dei gusti”, che l’azienda americana ha creato nel tempo il gelato gusto polpo, gusto wasabi, al nero di seppia e gusto cactus, ma non solo, il vero orrore da gustare è il gelato gusto spaghetti al formaggio, spaghetti veri in un mix di gelato vaniglia con formaggio, per onorare la tradizione naturalmente gli spaghetti sembrano scotti. E se tutto questo ancora non vi ha fatto rabbrividire abbiamo il gelato gusto “colazione a letto” una crema alla vaniglia con sciroppo d’acero e pezzetti di bacon croccante creato dall’azienda americana “The Ice cream” nel Delawere.
Gelato al latte di puerpera
Infine, nella top ten dei gusti di gelati che mai avremmo pensato di ordinare o comunque di trovare nel banco assortito di una gelateria abbiamo il gelato al “latte di puerpera”, “The icecreamist”, gelateria di Londra a Covent Garden, si è inventata il gelato di latte umano; testimone ufficiale Lady Gaga, oltre all’ingrediente cardine solo l’aggiunta di vaniglia del Madagascar e scorza di limone. Naturalmente ritirato dal commercio dopo le continue proteste delle frangia benpensante dei consumatori.
Il proprietario di questa gelateria tale Matt O’Connor ha trovato 15 donatrici di latte materno per poterlo produrre, il gelato è di tipo istantaneo, preparato con idrogeno liquido a -196 gradi e accompagnato da biscotti per neonati e una crema simile al dentinale.
Lo stesso Matt O’Connor non è nuovo a stranezze di questo tipo, infatti il gelato Baby Gaga non è l’unico gusto particolare che si può trovare nella sua gelateria, c’è il gusto “Dark Side of the spoon” il “ Molotoffee”, con nitrogeno liquido, il “Sex bomb” gelato con una spolverata di polvere di viagra e servito con una flebo di assenzio sparata in bocca. Per chiarire gli intenti bizzarri, Matt ha per di più dichiarato : “In Italia avete i gelati più buoni del mondo, ma guai a sperimentare qualcosa di nuovo, nessunoh a fatto niente di originale con il gelato negli ultimi 100 anni”. E ovviamente ci ha pensato lui.