Un tuffo nel passato per allietare le serate romane: arriva Celeste, la cucina dei ricordi in via Flaminia. Una nuova proposta gastronomica per i nostalgici degli anni ‘80 e gli amanti del piano bar.
C’è chi ama le pennette alla Vodka e chi mente. Ebbene si, esiste un posto a Roma che propone con stile le ricette della nostra infanzia. Nel cuore del quartiere Fleming, in un villino a due piani che si affaccia sulla via Flaminia Vecchia si trova il nuovo Celeste, ristorante dall’atmosfera anni 80 che ambisce a diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti della cucina italiana retrò, in grado di allietare dall’aperitivo al dopocena. Abbiamo assaggiato per voi alcuni piatti e non vediamo l’ora di raccontarvi la nostra esperienza.
Celeste: il locale
A firmare l’opera di restyling che caratterizza l’eleganza degli ambienti è la famosa scenografa televisiva e restauratrice Simona Cipolloni. Linee pulite, toni celesti interrotti dal rosa, tra velluto e pavimenti in legno, donano un’atmosfera accogliente e moderna. Salendo la scala blu, una volta varcata la tenda in velluto, troverete il cocktail bar accessibile ogni sera a partire dalle ore 18.00. Imperdibile l’appuntamento del giovedì sera targato “Celeste Nostalgia” con l’accompagnamento del Dj Set, Emanuele Vesci, musicista e Dj di fama internazionale e dalle ore 23:30, con l’intrattenimento di Giorgio Marconi, musicista apprezzatissimo per le sue irriverenti interpretazioni al piano Bar.
Celeste: Il menù
Il menù racchiude ricette e piatti della gastronomia italiana che si apprezzano con nostalgia, pensati ed eseguiti dal promettente Chef Daniele Cardinale. Con entusiasmo, è riuscito a tramutare e interpretare il sentimento della proprietà, realizzando una proposta ricca di capisaldi e di prodotti d’eccellenza.
La proposta gastronomica visita la classica cucina italiana con richiami agli anni ‘80 ragion per cui non mancano gli inimitabili sapori che hanno caratterizzato i tipici pranzi delle domeniche in famiglia, dal cocktail di gamberi e vitello tonnato, all’immancabile filetto al pepe verde, senza dimenticare le pennette alla vodka e tortellini prosciutto, panna e piselli della nonna.
Anche i dessert ci riportano al passato tra creme caramel, tiramisù, panna cotta, e torta di mele rigorosamente homemade. La cantina dei vini, essenziale e ben delineata tra bianchi, rossi, bollicine e rosè insieme alla drink list firmata dal Bar Manager Matteo Panichi, racchiudono il concept retrò riportando in auge la tradizione con accostamenti essenziali e dal gusto minimal.