Quest’anno ricorre il 20° anniversario della fondazione dell’Associazione Castellina in Chianti, che ha deciso di raccontarsi attraverso un libro, curato dalla grande penna ed esperto di vino di Armando Castagno, omaggio a un terroir unico, somma di profumi, sapori e reputazione.
Nel cuore del quartiere Prati di Roma, l’elegante ristorante enoteca Beef Bazar ha ospitato giornalisti ed esperti del settore vitivinicolo per la presentazione del nuovo libro di Armando Castagno, dedicato a uno degli otto comuni del Chianti Classico più complesso per estensione e storia: Castellina in Chianti.
Dopo aver dedicato la propria esperienza ad altri emblematici territori come Borgogna e Barolo, l’autore è stato invitato dal Presidente dell’Associazione dei Viticoltori di Castellina, Enrico Pozzesi, “ad immergersi nell’ambiente geografico, ma soprattutto in quello umano, e lasciarne filtrare il messaggio di sincero amore per quello che facciamo e la voglia di raccontarlo”. Il progetto di questa realizzazione ha visto anche l’impegno del Presidente Onorario del Consorzio Chianti Classico Giulio Ruspoli, che ha sempre individuato in questo territorio una riproduzione in scala dell’intero Chianti Classico, con i suoi versanti, altitudini e terreni diversificati, ma soprattutto ne apprezza la dedizione, la custodia attenta che i vignaioli adottano come comune denominatore, nonostante ognuno apporti una peculiarità alla propria produzione.
Il volume affronta due macro aree, di interesse geografico, geologico, storico artistico la prima, più preponderante e alla quale gli autori tengono di più la seconda, quella della comunità di persone che negli anni hanno dato forma tipicità e reputazione al vino del luogo. Trentasette capitoli dedicati ognuno ad un produttore, che tutti insieme generano “un concerto di voci che anima le oltre trecento pagine diventando un racconto corale di persone, prima che viticoltori, come abbiamo preferito inserire in intestazione”, puntualizza Castagno. Per realizzare eloquenti ritratti dei 37 produttori associati, Castagno si è avvalso della collaborazione dei fotografi Andrea Federici per valorizzare i paesaggi e Caroline Aspas per ritrarre le persone, “che emergono dal nero dello sfondo per eliminare il diaframma tra loro stessi e il lettore”.
I profili delineati dall’autore risaltano attraverso interviste originali e di approfondimento umano, come “mi piacerebbe capire con che occhio vedi le tue vigne quando ci pensi quando sei lontana”, oppure “abbiamo parlato di vigneti, stili, enologi. Parliamo di te ora”; tirando fuori, inoltre, punti di criticità che ruotano attorno alla produzione, che raccontati da chi li vive e affronta ogni giorno, hanno la forza dell’ innegabile.
Chi avrà il piacere di appropriarsi di questa testimonianza troverà un libro completo in ogni sua parte, didattico ma snello, che stimola la curiosità e appaga le aspettative, possiamo definirlo una Docg della letteratura.
E dopo aver menzionato gli autori e gli ideatori, cade l’obbligo di presentare i protagonisti di questo viaggio che hanno fatto da corollario all’evento con le loro referenze e la disponibilità a soddisfare la curiosità dei presenti: Antico Podere Casanova, Belvedere di San Leonino, Bibbiano, Buondonno, Casale dello Sparviero, Casina di Cornia, Castagnoli, Castellare di Castellina, Castello di Fonterutoli, Castello La Leccia, Cecchi, Cennino, Concadoro, Fattoria di Vegi, Gagliole, Il Caggio, La Mirandola, Lornano, Marchesi Antinori a Castellina in Chianti, Mazza, Nardi Viticoltori, Nittardi, Piemaggio, Podere La Piaggia, Pomona, Querceto di Castellina, Rocca delle Macie, Rodano, Ruffino, San Donatino, San Fabiano Calcinaia, Setriolo, Tenuta Canale, Tenuta di Lilliano, Tenute Squarcialupi, Tregole, Villa Trasqua.