La scoperta casuale di Casa Bedin a Cornuda. Una tappa gastronomica da fare per scoprire una storia di famiglia, le bollicine di casa e una cucina in cui pare difficile non essere tentati.
Alla voce ‘Prosecco’ leggi Veneto e, scovando tra i sinonimi, salterà sicuramente agli occhi anche la ‘Cantina Bedin’, fiore all’occhiello di Cornuda, cittadina trevigiana in cui sono custoditi i saperi atavici delle vigne più antiche e di tutti quei mestieri che intorno ad esse, ruotano da tempi lontani.
Per fortuna o per diletto, gli imperdibili appuntamenti di famiglia come può esserlo un matrimonio in terra straniera, possono portarci in posti che, altresì, non si sarebbero mai scovati. E così, alla vigilia di un giorno importante come quello dell’Unione tra due innamorati, può capitare di esser coinvolti in una di quelle consuete cene pre-matrimoniali, in cui dover ‘stare attenti’ a non esagerare. Pena un bottone chiuso in meno sulla giacca stretta del giorno dopo.
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Ma ‘stare attenti’ a ‘Casa Bedin’, è un gioco al massacro che porta solo all’infelicità e, per una vita così breve su questa terra, ognuno di noi ha invece l’obbligo di dover cercare e trovare l’opposto, quella felicità che solo una sublime pietanza accompagnata da eccellenti bollicine saprebbero regalare.
Per questo e svariati altri motivi (o portate), il ‘sacrificio’ di testare ogni pietanza sfornata dai Bedin, dall’antipasto al dolce, è un nobile onere da cui proprio non possiamo esimerci.
Aperto sin dal 1987, muovendo i suoi primi passi da azienda agricola ad agriturismo, per poi fortificare la sua identità di cantina locale, l’odierna ‘Casa Bedin’, gestita da Luigi Bedin a Cornuda, è il risultato di decenni di esperienza dedicata al tema della ristorazione, portato in tavola dai suoi chef Adriano Pollicini e Luca Bellis che, della ‘genuinità’ ne hanno fatto una bandiera.
Piatti dai sapori rigorosamente stagionali, scaldano i cuori che battono con il primo fresco di un autunno appena arrivato, servito nel piatto all’interno di crespelle sottili, che racchiudono una farcia di ricotta, equilibrata dal gusto dei primi funghi di stagione. Gli affettati offerti con la consueta giardiniera locale e un mix di formaggi, sono un omaggio agli insaccati di zona, lavorati con cura e sapienza, la stessa che si ritrova nella guancetta di lattonzo ben strutturata e così dolce, da sciogliersi sotto il palato prim’ancora d’averla compresa. Tra un piatto e l’altro, scorrono i fiumi di bollicine prodotte dai Bedin con sapere antico, lo stesso che guida le loro bottiglie finanche oltreoceano.
Quando, per caso, ci si imbatte in storie di uomini e donne che con il loro lavoro, hanno fatto essi stessi la storia della propria vita, bisogna avvicinarsi con rispetto e con la giusta dose di curiosità gastronomica che guiderebbe un esploratore all’interno di terre mai visitate. Con il medesimo ragguardo abbiamo testato l’amore di ‘Casa Bedin’, guidati dalla passione per la scoperta e dalla voglia di scoprirne ancora.
Se capitate in Veneto, deviare di qualche km il vostro tragitto non vi allontanerà poi tanto dalla vostra meta, piuttosto ve ne mostrerà un’altra, che ha tutto quel che serve e che merita per esser conosciuta.
Per informazioni: http://ristorantecasabedin.it/