Tornano anche questo mese le 100 Spigolature Gastronomiche di Roberto Mirandola. Un giro tra gli scaffali del supermercato andando alla scoperta dell’origine dei nomi di alcuni tra i prodotti più storici o comuni che siamo abituati a comprare. Questo nuovo appuntamento è dedicato al carrello della spesa.. proprio a quello vero.
Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo undicesimo appuntamento scopriamo alcune curiosità sul ‘contenitore’ per eccellenza della merce che acquistiamo al supermercato: il carrello della spesa.
CARRELLO DELLA SPESA 1: così come lo conosciamo oggi, è stato introdotto nel 1950. In precedenza fu Sylvan Goldman – commerciante americano originario di Oklaoma City proprietario del supermercato Humpty Dumpty (curiosamente lo stesso nome di uno dei personaggi della filastrocca di Mamma Oca) a inventare il primo rudimentale carrello costituito da una sedia provvista di cestino sulla seduta con montata una ruotina su ciascuna gamba e una maniglia sulla parte posteriore dello schienale. Fu solo dieci anni più tardi che un altro americano – Orla Watson – perfezionò l’invenzione introducendo il cesto fisso e l’apertura posteriore per potere essere infilati l’uno nell’altro.
CARRELLO DELLA SPESA 2: le grate in tondino d’acciaio che costituiscono il carrello – i quattro lati e la base – servono alle cassiere per verificare che non rimangano prodotti al suo interno. Inoltre, in caso di pioggia, nel carrello non si depositerà mai acqua rendendolo così sempre pronto all’uso. Il gancio sotto il manico serve per appendere un sacchetto della spesa (come la busta termica per i surgelati, ad esempio) oppure la propria giacca o il giubbotto.
CARRELLO DELLA SPESA 3: le cadute dei bambini dal carrello della spesa, soprattutto coloro sotto i 4 anni di età, sono tra gli incidenti più frequenti al supermercato: si parla di circa ventiquattromila minori all’anno che finiscono al pronto soccorso per questo motivo. Addirittura, negli Stati Uniti è stato calcolato che ogni 22 minuti un bambino cada dal carrello e questa tipologia di infortunio è quasi raddoppiata dalla fine degli anni ’80 a oggi.
CARRELLO DELLA SPESA 4: i carrelli della spesa sono indubbiamente gli oggetti più sporchi al supermercato. Campioni prelevati dalle maniglie e dal vano utilizzato per riporre la merce, hanno rilevato la presenza di saliva, sangue, feci, muco e ancor peggio batteri come listeria, salmonella e stafilolococco. La ragione per cui i carrelli presentano delle superfici così contaminate, ancor più dei servizi igienici pubblici, secondo alcuni ricercatori starebbe nel fatto che i bagni pubblici sono puliti e disinfettati con regolarità mentre i carrelli della spesa verrebbero puliti raramente o, addirittura, mai.
CARRELLO DELLA SPESA 5: esistono carrelli di varie dimensioni, ma generalmente la versione da 210 litri è quella più diffusa. Il peso medio è di circa 26 chilogrammi e sono anche abbastanza costosi: mediamente 200 euro ciascuno.
CARRELLO DELLA SPESA 6: in alcuni negozi e supermercati del Nord America e del Regno Unito esistono carrelli provvisti di un particolare dispositivo di bloccaggio delle ruote che impedisce ai clienti di portarli oltre l’area di parcheggio designata o al di fuori dell’esercizio commerciale stesso.