Il Carnevale è una festa che ha radici molto antiche, ma quali sono le sue origini e cosa rappresenta, cosa succede quando arriva giovedì grasso? Ma soprattutto in Italia come si festeggia. Facciamo insieme un viaggio in questa festa colorata e divertente.
L’etimologia della parola carnevale si ricollega al latino carnem-levamen (o levare) = togliere la carne. Qualcuno sostiene derivi direttamente da carnem + vale dove vale era il saluto latino con cui ci si congedava, per cui carnem vale significherebbe, appunto, “carne addio, carne ciao”.
Le origini del Carnevale
Le radici della tradizione carnevalesca rimandano ad un tempo ancora più remoto, in cui si celebrava il passaggio dall’inverno alla primavera. Già i culti dionisiaci in Antica Grecia e i Saturnali in epoca romana indicavano un periodo dell’anno in cui era permesso sovvertire il rigido ordine sociale, durante queste festività era lecito lasciarsi andare a trasgressioni, mascherarsi, rendersi irriconoscibili. Nel Carnevale veneziano datato 1094, i cittadini di ogni classe si affollavano nelle calli di Venezia, quasi sempre mascherati per liberarsi dal ruolo che ricoprivano. E si salutavano con “Buongiorno siora maschera”.
Il Carnevale è una festa molto legata al mondo cattolico e cristiano, ma le sue origini vanno ricercate in epoche molto più remote, quando la religione dominante era quella pagana. Durante queste festività era lecito lasciarsi andare, liberarsi da obblighi e impegni, per dedicarsi allo scherzo e al gioco. Inoltre mascherarsi rendeva irriconoscibili il ricco e il povero, e scomparivano così le differenze sociali. Una volta terminate le feste, il rigore e l’ordine tornavano a dettare legge nella società. Il proverbio associato al carnevale, derivato dall’antico detto latino «semel in anno licet insanire» – “una volta l’anno è lecito impazzire” – la dice lunga!
La fine del Carnevale viene spesso rappresentato con l’accensione di un gran falò, un rito per scacciare i rigori dell’inverno, a significare la fine delle sregolatezze. Spesso dall’andamento del falò il mondo contadino trae auspici per la futura annata agraria.
Tempo di Carnevale
Il Carnevale non ha una data fissa: ogni anno dipende da quando cade Pasqua. Il tempo di Carnevale infatti inizia la prima domenica delle nove che precedono quella di Pasqua. Raggiunge il culmine il giovedì grasso e termina il martedì successivo, ovvero il martedì grasso, che precede il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima. Dove si osserva il rito ambrosiano, nell’Arcidiocesi di Milano, la Quaresima inizia di domenica. In questo modo la festa dura di più, terminando il sabato dopo le ceneri, ritardando così di 4 giorni il periodo del “Carnevalone”.
Il Carnevale è una festa popolare e quindi ogni comunità locale o quasi ha il proprio Carnevale o quantomeno in ogni territorio vengono organizzati eventi e feste in questo periodo dell’anno. Solo alcuni di questi però hanno assunto nel corso degli anni una rilevanza tale da andare oltre la dimensione locale per diventare vere e proprie attrazioni anche per i turisti.
Carnevale, feste italiane
I più noti si conoscono: chi non ha visto immagini televisive o film in cui veniva mostrato il famosissimo Carnevale di Rio de Janiero? Il Brasile è una nazione a maggioranza cattolica, per cui l’astinenza quaresimale è molto sentita. Il Carnevale rappresenta un “addio” ai piaceri della carne in vista dei prossimi 40 giorni. Il Carnevale presenta alcune variazioni con la controparte europea e si differenzia nel territorio brasiliano. Il Carnevale brasiliano viene celebrato in modo diverso nelle varie regioni del paese: quello di Rio è considerato uno dei più famosi in Brasile e in tutto il mondo per via della magnificenza e della ricchezza dei festeggiamenti. Oggi il Carnevale di Rio ha ottenuto il riconoscimento ufficiale da parte del governo come un'”espressione di cultura”.
Tornando in Italia celebre è il Carnevale di Venezia che attrae centinaia di migliaia di visitatori ogni anno che si sommano ai già moltissimi turisti che accalcano la città lagunare, è una festa cittadina che si svolge con cadenza annuale nel capoluogo Veneto. Si tratta di uno dei più conosciuti e apprezzati carnevali del mondo. Le sue origini sono antichissime: la prima testimonianza risale ad un documento del Doge Vitale Falier del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo Carnevale viene citato per la prima volta. L’istituzione del Carnevale da parte delle oligarchie veneziane è generalmente attribuita alla necessità della Serenissima, al pari di quanto già avveniva nell’antica Roma, di concedere soprattutto ai ceti sociali più umili, un periodo dedicato interamente al divertimento e ai festeggiamenti, durante il quale i veneziani e i forestieri si riversavano in tutta la città a far festa con musiche e balli sfrenati.
Attraverso l’anonimato che garantivano maschere e costumi, si otteneva una sorta di livellamento di tutte le divisioni sociali ed era autorizzata persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia. Tali concessioni erano largamente tollerate e considerate un provvidenziale sfogo alle tensioni e ai malumori che si creavano inevitabilmente all’interno della Repubblica di Venezia, che poneva rigidi limiti ai suoi cittadini su questioni come la morale comune e l’ordine pubblico.
Anche il Carnevale di Viareggio è considerato uno dei più importanti carnevali d’Italia, d’Europa e del mondo. I carri allegorici sfilano lungo la passeggiata a mare viareggina, le opere allegoriche, attraverso la satira, affrontano i grandi temi della contemporaneità: dalla politica nazionale e internazionale, all’ambiente, al sociale.
Il Carnevale di Ivrea, si svolge nell’omonima città canavesana; è famoso soprattutto per il complesso cerimoniale folcloristico denso di evocazioni storico-leggendarie, per la spettacolare “Battaglia delle arance” (si tratta normalmente di arance non adatte al consumo alimentare) che è divenuta l’icona stessa del Carnevale e per l’usanza diffusa di indossare un berretto rosso (che invita a non essere bersagliati dai lanci delle arance).
Il Carnevale di Cento in provincia di Ferrara che dal 1990 è diventato un evento folcloristico importante, grazie al gemellaggio con il Carnevale di Rio de Janeiro dove per alcuni anni sfilavano maschere del carro vincitore dell’edizione precedente e alla costante presenza di personaggi dello spettacolo italiano e internazionale.