Quando tutti abbandonavano le campagne per cercare fortuna nelle città, una piccola realtà piemontese decise di resistere e di dedicarsi alla coltivazione della terra. Oggi Cantine Sant’Agata rispecchia ancora tutti quelli che furono i principi e i valori d’origine, con un occhio verso l’innovazione.
Cantine Sant’Agata è un’azienda creata dall’intraprendenza della famiglia Cavallero. La svolta si ebbe nel 1982, quando la prima vigna di Ruchè venne piantata al posto di quella che era una certezza a livello locale, la vigna di Barbera. Una scommessa che è stata vinta e cha portato grandi risultati a livello nazione e internazionale, facendosi strada anche negli Stati Uniti.
La passione per i distillati, lo Spiritual Club di Cantine sant’Agata
Accanto al Ruchè è sempre andata di pari passo la passione per gli spiriti. Lo Spiritual Club è la realizzazione di un sogno che da tempo aleggiava nei progetti di Cantina Sant’Agata. Facciamo un passo indietro e iniziamo a raccontare la storia dagli inizi.
Era il 1993 quando venne acquistato il primo alambicco in rame e vennero prodotti i primi distillati dopo anni passati a degustare e studiare questo mondo. A quell’epoca i produttori di gin in Italia si contavano sulle dite di quattro mani, ma questo non bastò a scoraggiare la famiglia Cavallero.
Il risultato è una linea di produzione piemontese al 100% che oggi comprende il Gin Agricolo, il Vermouth di Torino Superiore a base di Ruchè, gli amari e il rum. Qui si arriva allo Spiritual Club, un progetto che affianca quello del punto ristoro della famiglia, Il Cicchetto di Asti. Un’esperienza di cucina e degustazione di vini e spiriti a cui si accede frequentando il Cicchetto dove si raccolgono i punti che danno diritto alla tessera. “Non è poi così difficile accedere: basta essere amanti del buon Vino e degli Spirits”!
Architettura e progettualità di Cantine Sant’Agata
“Un viaggio sensoriale, gustativo ed olfattivo dalle vigne alla bottaia o, viceversa, dalla bottaia alle vigne”. Così viene definita la nuova identità di Cantine Sant’Agata. Di pari passo, infatti, viene a manifestarsi la parte architettonica della cantina, al cui centro vi è la cosiddetta economia circolare. Questo comporta un incremento della sostenibilità e anche della cura ai dettagli.
In un viaggio a tutto tondo, le doghe delle botti rivestono completamente il soffitto, i tondini che le chiudono diventano elementi artistici, dipinti e personalizzati da artisti locali che raffigurano la storia, le leggende e l’operosità rurale di questi luoghi. I colori e i materiali delle pareti e dei pavimenti rimandano alle nuance del paesaggio nelle diverse stagioni.
Anche all’esterno materiale di recupero e colori coerenti con la fisionomia del contesto sono protagonisti di una ristrutturazione, completata da interventi di efficientamento energetico e da un avanzato sistema di domotica, che si integra in modo armonico con il terroir monferrino.
Gli eventi e le degustazioni di Cantine Sant’Agata
I nuovi spazi sono stati progettati nell’ottica di offrire i giusti ambienti in grado di ospitare gli eventi estivi e autunnali in programmazione. Un calendario ricco e sempre aggiornato è consultabile sul sito di Cantine Sant’Agata, coprendo quelli che sono i sapori enoici del Monferrato Astigiano: dal Ruchè, al Nebbiolo, alla Barbera e infine agli Spirits.
Degustazioni ed eventi che si svolgono tra barricaia, impianto di produzione, vigneti e la nuova sala degustazione, pensata come un salotto dove degustare, meditare ed ammirare, tra silenzio, musica e arte, lo spettacolo della natura offerto dal magnifico territorio.