Caffè Giamaica Blue Mountain, il caviale del caffè

Oggi, giovedì 9 gennaio, si celebra la 59ª Giornata Internazionale del Caffè Giamaica Blue Mountain. Chi si intende o si occupa a livello professionale di caffè, lo sa: il Jamaica Blue Mountain è diverso da qualsiasi altro caffè del tipo Arabica. Basta provarlo per convincersi subito che questa affermazione è vera. C’è addirittura chi lo definisce il ‘caviale’ o lo ‘champagne’ del caffè. La scorsa estate, a distanza di qualche anno, ho avuto l’opportunità di riassaggiarlo. Questa volta nei luoghi di origine: il bar di un villaggio di St. Catherine tra le Blue Mountains, il massiccio cristallino della Giamaica culminante a 2.256 metri con il Blue Mountain Peak.

Le origini di questo straordinario caffè meritano di essere raccontate. Tutto ha inizio nel 1723 quando Re Luigi XV di Francia fece arrivare alcune piantine di caffè (una varietà di Arabica originaria del sud-ovest dell’Etiopia) in Martinica, all’epoca colonia francese, per iniziare una coltivazione caffeicola redditizia. Tre anni più tardi, il governatore dell’isola regalò a Sir Nicholas Lawes, suo ex omologo giamaicano, tre piantine di quel caffè, ma solo una sopravvisse. Una volta messa a dimora, il virgulto inaspettatamente prosperò nel terreno dell’isola e in pochi anni diede origine a una prima piantagione probabilmente favorito dall’ecosistema giamaicano con un terreno di origine vulcanica ricco di azoto e fosforo nonché bagnato regolarmente da piogge e spesso protetto da una coltre di nebbia che impedisce ai raggi del sole di colpire direttamente il terreno.

Il caffè Jamaica Blue Mountain viene coltivato sui rilievi montuosi omonimi, in un’area di 6.000 ettari situata in quattro parrocchie civili (suppergiù corrispondenti alle nostre regioni) nella parte orientale dell’isola. Il processo di maturazione avviene più lentamente rispetto ad altre zone di mondo vocate alla coltivazione del caffè: qui occorrono dieci mesi (contro i cinque-sei mesi canonici), al termine dei quali si ottengono chicchi più grandi paragonate ad altre qualità. Anche la fase di riposo di sei settimane, la selezione manuale del prodotto, la torrefazione e il confezionamento contribuiscono all’assoluta qualità e a un intensità di aromi che difficilmente si trovano in altre tipologie di caffè.

Caratteristiche del Jamaica Blue Mountain Coffee

Se, nell’ordine, Brasile, Vietnam e Colombia sono i tre maggiori esportatori di caffè al mondo, la Giamaica si colloca al 46° posto. Basti pensare che la vicina Costa Rica esporta circa 89.500 tonnellate all’anno, contro appena 1.300 tonnellate del paese caraibico. Di queste, circa l’80% è destinato al mercato giapponese. Il resto è appannaggio del mercato statunitense e, in minore percentuale, di quello europeo con quattro magazzini di stoccaggio dislocati tra Inghilterra, Belgio, Germania e Trieste in Italia, curiosamente tutti in località dotate di importanti scali marittimi o fluviali

Il Jamaica Blue Mountain, è un caffè del tipo Arabica della varietà Typica perfetto come ‘caffè da meditazione’ o per il dopo cena. È caratterizzato da un intenso aroma di cioccolato e nocciola e un sapore morbido e vellutato all’assaggio con un retrogusto dolce e persistente. Si fa apprezzare, inoltre, per la quasi totale assenza di acidità e di amarezza. A differenza di tutti gli altri tipi venduti in sacchi di juta, è l’unico caffè commercializzato all’ingrosso in barili in legno chiaro di pioppo realizzati a mano in tre differenti dimensioni – 15, 30 e 70 kg – su ciascuno dei quali è impresso, una volta superati tutti i rigorosi standard di qualità del Coffee Industry Board of Jamaica, l’apposito logo circolare e la dicitura ‘PRODUCT OF JAMAICA’.

Tipologie del Jamaica Blue Mountain Coffee

Di questo caffè esistono tre tipologie: la migliore qualità – il 100% Certified Blue Mountain Coffee – proviene da un territorio situato a un’altezza compresa tra 910 e 1.700 metri alimentato da sorgenti naturali la cui raccolta, rigorosamente eseguita a mano, è resa difficoltosa dall’impervietà dei fianchi montuosi. Nella zona compresa tra 460 e 910 metri, la varietà coltivata prende la denominazione di Jamaica High Mountain Coffee. Al di sotto di questa fascia, il prodotto è identificato come Jamaica Low Mountain Coffee o Jamaica Supreme Coffee.

Quanto costa il Jamaica Blue Mountain Coffee

Per acquistare questo particolare caffè è bene prestare particolare attenzione a quanto riportato nella confezione. Il rischio è di trovarsi tra le mani un caffè sì pregiato, ma diverso da quello che si credeva effettivamente di comperare. Oltre alla certificazione che protegge il consumatore dalle imitazioni, nel prezzo finale influiscono la percentuale e la tipologia di caffè Blue Mountain contenuto nella miscela. Alcune marche di caffè, apparentemente più economiche, offrono un prodotto che contiene solo in minima quantità ipregiati chicchi. Non si tratta di una truffa ma di un artificio, comunque lecito, che riduce il prezzo del prodotto finale ma che non sempre è chiaro al cliente che acquista la confezione di caffè credendo di gustare, una volta a casa, un’eccellenza assoluta. In ogni caso, il prezzo al dettaglio della migliore e più esclusiva varietà del 100% Certified Blue Mountain Coffee con chicchi di grado 1 (Speciality Coffee, il più elevato in una scala da 1 a 5) e grandezza pari a 6,75-7 mm (su una scala da 3 a 8 mm) classificati come ‘GRANDE’, si aggira intorno a 260-300 euro/kg.

 Curiosità

  • Sull‘origine del nome ‘Blue Mountain’ esistono due teorie: la prima sembra ispirarsi a particolari riflessi di luce quando la nebbia circonda la vetta; l’altra agli affioramenti rocciosi delle scarpate che hanno una tonalità grigio-blu a causa della composizione calcarea e scistosa della zona. 
  • Rappresenta il caffè preferito da James Bond. In Casino Royale, 007 è intento a fare colazione con uova al prosciutto, succo d’arancia e il celebre caffè, acquistato dal suo fornitore di fiducia: la confetteria De Bry de Paris al numero 64 di New Oxford Street a Londra.
  • Il 9 gennaio 1967 venne istituita la Giornata Internazionale del Caffè Jamaica Blue Mountain per celebrare la prima spedizione dal porto della capitale Kingston al Giappone costituita dal 60% dell’intero raccolto caffeicolo dell’anno precedente. Questo carico segnò l’inizio di un nuovo rapporto commerciale tra la Giamaica e il paese del Sol Levante dopo la seconda guerra mondiale. Ancora oggi il Paese del Sol Levante continua a essere il più grande consumatore di questo caffè.

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