In una calda sera di agosto decidiamo di andare a provare Brezza Fish and Chill, il bistrot di mare di Luca Abbruzzino a Soverato. Un formato easy, pop con un’impronta di alta cucina e territorialità.
In una calda sera di agosto, un lunedì per essere precisi, decidiamo di andare a provare Brezza Fish and Chill, il nuovo bistrot di mare di Luca Abruzzino aperto all’inizio dell’anno a Soverato.
Ne avevamo parlato appena subito dopo l’inaugurazione (qui l’articolo Brezza fish and chill, la nuova insegna di Luca Abbruzzino a Soverato) e ci siamo andati con la curiosità di testare come la cucina del giovane stellato calabrese si riesca a declinare in un format più easy, che potremmo tranquillamente definire pop.
Brezza, cucina pop by Luca Abbruzzino
Pop perché la scelta del panino è popolare, seppure rivestita di eleganza e originalità gastronomica. Pop perché la scelta delle materie prime locali rappresenta il territorio e il suo popolo. Pop come il mood che la location ci fa vivere.
L’elemento marino, la leggerezza e la piacevolezza della brezza estiva sono elementi onnipresenti, vivi e tangibili che ci accompagnano da quando entriamo nel locale fino alla fine della degustazione. Brezza è il rosa corallo e l’azzurro dei suoi colori rilassanti, è una carta di crudi freschissimi preparati a vista, è un menu goloso da cui pescare e provare tra fritti, panini, friselle e insalate. Tutto con un’impronta di alta cucina, di abbinamenti di territorio interessanti, di sapori nuovi e forme non convenzionali di pensare la tradizione, ma con la facilità di un bistrot dove tornare e ritornare ancora.
Trasversalità è la chiave vincente di questo posto: “Cerchiamo di essere trasversali e adatti a tutti i palati (e anche alle tasche) – dice Luca Abbruzzino. Inoltre quest’insegna significa continuare a scommettere sulla Calabria e a valorizzare le materie prime di un territorio in cui si può lavorare tutto l’anno, non soltanto nella stagione estiva”. Una dichiarazione fatta mesi fa e che nell’arco di questo periodo di attività ha avuto una grande conferma. Gente del posto e turisti trovano in questo bistrot una versione di Calabria nuova, più votata al mare, più fresca, leggera e forse anche più giovane.
C’è voglia di svecchiamento pur rimanendo legati alle origini e alle tradizioni. E questo ce lo raccontano tutte le ricette pensate da Abbruzzino, soprattutto nei panini, dai cocktail abbinati, dai vini scelti quasi tutti da vignaioli calabresi.
Il menu di Brezza firmato da Luca Abbruzzino
A partire dai fritti, sfiziosi, giocosi e adatti per un aperitivo alternativo con obbligo di cocktail della signature list della casa. Crudi raffinati come ostriche, gamberi, tartare di tonno, ricciola e cernia per gli amanti del sapore del pesce pulito, essenziale e assoluto. La novità è la frisella, che non è una ripresa della Puglia come tanti potrebbero pensare, ma un “riciclo di tradizione” delle cene frugali calabresi a base di friselle bagnate con pomodoro e alici. Luca le rielabora, le arricchisce e su questa base croccante compaiono i gamberi marinati al bergamotto, il tonno con le albicocche o le melanzane al pistacchio per citare alcuni degli abbinamenti studiati.
La vera lecornia sono i panini, veri fuochi d’artificio di sapore, creativi, giostre gustose con cui divertirsi. Primo fra tutti il Lobster roll alla calabrese, astice al vapore, emulsione del suo corallo e nduja, insalata di patate, cipolla di Tropea che rappresenta in toto la filosofia di Brezza e la sua visione di una Calabria rinnovata.
Molto interessante la scelta del tipo di pane, tutti diversi e tutti combinati con ripieni secondo uno studio preciso, che tiene conto dell’umidità, della consistenza, del morso finale. C’è il panino all’olio che sposa le delicate tartare, mentre la ciabatta integrale con la sua ruvidezza si unisce al baccalà cotto a bassa temperatura giocando sul contrasto, così come il panino al vapore che va a braccetto con la cotoletta di orata. Variopinte per gli occhi e per il palato anche le varie salse che non tradiscono il territorio: pomodorini, melanzane, cipolle di tropea, peperoni, basilico.
La nostra degustazione da Brezza.
E ora veniamo alla nostra degustazione.
Partiamo con le Zeppole zucchine, fiori di zucca e gamberetti: divertenti e da intrattenimento per iniziare la serata. Seguite da Crocchette di Pesce Spada con salsa allo yougurt e aneto: possono creare dipendenza per tanti motivi. Corpose, saporite e fresche grazie allo yougurt in cui intingerle risultano piacevolissime e facili da mangiare, adatte in ogni momento, che sia un aperitivo o un antipasto.
Andiamo ora ai panini. Partiamo con il Panino all’olio, salsiccia di pesce, salsa agrodolce affumicata al pomodoro giallo, iceberg a julienne, pelle croccante alla cipolla. Novità del menu nello scorso mese di agosto, salsiccia di pesce dal gran sapore, molto intenso, un’idea sicuramente interessante, da affinare forse, visto che nel suo complesso non convince al 100%.
Non potevamo non provare il Lobster roll alla calabrese, astice al vapore, emulsione del suo corallo e nduja, insalata di patate, cipolla di Tropea. E’ il panino simbolo di Brezza, ricco, con toni di sapori dolciastri e punte di acido, la grassezza che riempie la bocca. Elegante e stiloso.
Chiudiamo con la Ciabatta integrale, baccalà cotto a bassa temperatura, melanzana cotto al forno, riduzione di pomodoro al miele. Per noi primo in classifica, amore al primo morso. Qui si racchiude l’essenza di una parte di Calabria senza scendere negli elementi classici. Un baccalà lavorato con mastria, cotto a bassa temperatura, toni di affumicatura, freschezza e dolcezza.