Slitta la presentazione della domanda per il bonus pubblicità. Dal 1 al 31 ottobre sarà possibile effettuare la prenotazione telematica per il bonus pubblicità per l’anno in corso. Vediamo di cosa si tratta, chi può usufruirne e come predisporre la domanda. Anche le inserzioni pubblicitarie su RadioFood sono agevolate.
Non più dal 1° settembre, ma ora dal 1° al 31 ottobre sarà possibile presentare la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2021. Una modifica dei termini di presentazione necessaria e dovuta per consentire interventi di aggiornamento sulla piattaforma telematica che gestisce le richieste previste dal “Ristori bis”. Restano comunque valide le richieste pervenute nel periodo 1° marzo 31 marzo 2021 e su di esse il calcolo per la determinazione del credito spettante sarà automaticamente effettuato sulla base delle nuove disposizioni. In ogni caso, ricorda il Dipartimento per la comunicazione e l’editoria, è possibile “sostituire” la prenotazione già inviata a marzo, inviandone una nuova.
Per finanziare il bonus sono stati stanziati appositi Fondi che ammontano per il 2021 e per il 2022 ad euro 65 milioni per gli investimenti effettuati sui giornali e di 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti radio-televisive (per il 2023 sono invece stati stanziati Fondi per 45 milioni di euro).
Cos’è il Bonus pubblicità
Tra i vari bonus e provvedimenti del Governo Draghi figura anche il bonus pubblicità. Non si tratta, però, di un bonus di nuova invenzione, visto che esiste dal 2018, ma come altri è stato inserito all’interno del “Ristori Bis” con l’introduzione di alcune novità.
Si tratta di un bonus che consiste in un credito d’imposta pari al 75% dell’investimento effettuato per finanziare i propri investimenti pubblicitari fatti sia su mezzi di informazione cartacei, quali giornali o riviste, ma anche i giornali online, la televisione e la radio.
Le novità del 2021
Quest’anno per poter beneficiare del bonus pubblicità (come nel 2020 e nel 2022) non sarà più necessario rispettare il requisito incrementale. Vuol dire, cioè, che non sarà più richiesto obbligatoriamente di aver investito almeno l’1% in più rispetto all’anno precedente in ambito pubblicitario. E in questo modo, tutti avranno diritto al credito d’imposta.
Bisogna ricordare però che stando alla Legge di Bilancio e alle novità del Decreto Sostegni bis, per il 2021 il credito d’imposta non coprirà più il 75% delle spese, bensì il 50% per quanto riguarda la stampa cartacea e digitale, con un ammontare massimo della spesa per ognuno dei 3 anni presi in esame di 90 milioni. Mentre per investimenti pubblicitari su canali radio e televisivi il credito d’imposta rimane invariato al 75% e con il requisite incrementale del 1%.
Infine, come detto anche all’inizio, è slittato il periodo in cui effettuare le domande. Non si parla più come avveniva solitamente dal 1° al 30 settembre, ma le domande potranno essere presentate per via telematica per tutto il mese di ottobre 2021.
Chi può richiedere il Bonus pubblicità?
I beneficiari del bonus pubblicità sono le PMI, le ditte, gli enti non commerciali, le aziende ed i lavoratori autonomi. Ovviamente, per ottenere il bonus queste attività devono aver effettuato degli investimenti pubblicitari su stampa, radio, tv e digitale.
Per quali investimenti si può chiedere il Bonus pubblicità?
Il bonus riguarda gli investimenti pubblicitari in giornali (online e cartacei), radio e televisione. Nello specifico e per essere più chiari possibili, bisogna sottolineare che per quanto riguarda le emittenti televisive si fa riferimento a quelle sia analogiche che digitali che sono iscritte al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione). E con l’introduzione del Decreto Sostegni bis è stato reso possibile anche ottenere il credito d’imposta a seguito di investimenti effettuati su emittenti italiane senza partecipazione statale.
Per quanto riguarda tutti gli investimenti sui giornali o periodici, sia online che cartacei, gli investimenti sono validi sia se il giornale risulta essere a tiratura nazionale che locale. Ciò che è importante è che essi siano registrati presso il Tribunale competente oppure presso il ROC. Altro requisito importante è la possibilità di identificare il Direttore Responsabile.
Spese secluse dal bonus
Sono secluse invece le spese effettuate per altre forme di pubblicità quali grafica pubblicitaria su cartelloni, spese per pubblicità mediante affissioni e display, spese per volantini cartacei periodici, pubblicità effettuate su schermi di sale cinematografiche, cartellonistica, pubblicità tramite social o piattaforme online, pubblicità su vetture, banner pubblicitari su portali online. A queste si aggiungono anche in termini di esclusione dal calcolo del bonus pubblicitario le spese sostenute per i costi di intermediazione pagati all’agenzia pubblicitaria e le spese accessorie per l’acquisto degli spazi pubblicitari.
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Come richiedere il bonus pubblicità?
Rimangono valide le prenotazioni effettuate nei termini ordinari (marzo 2021) ma di fatto risulta possibile provvedere ad un rinvio entro il termine del 30 ottobre 2021, così come è possibile anche presentare una rinuncia al bonus.
Secondo quanto afferma l’Agenzia delle Entrate, sarà necessario presentare due domande: la prima riguarda una “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”. In questo caso si fa riferimento a quella domanda che contiene tutti i dati relativi agli investimenti pubblicitari del 2021. Questa domanda dev’essere presentata presso il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria utilizzando la sezione apposita del sito dell’Agenzia delle Entrate (tramite le procedure Entratel o Fisconline) direttamente dal soggetto richiedente a partire dal 1°ottobre ed entro il 31 ottobre 2021.
Dopo la presentazione della prenotazione occorre provvedere alla seconda domanda da presentare è una “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” attestante gli investimenti effettivamente realizzati da effettuarsi entro il mese di gennaio dell’anno successivo (2022). Si tratta di un documento che serve per dichiarare se gli investimenti dichiarati per l’anno 2021 sono stati effettivamente realizzati oppure no.
L’effettivo sostenimento delle spese è soggetto al rilascio del visto di conformità ovvero da un revisore legale dei conti che va rilasciata entro il termine di presentazione della “dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”. Tale documento deve essere conservato per eventuali controlli da parte dell’Amministrazione Finanziaria.