Quanti di voi hanno mangiato i famosi biscotti al burro Royal Dansk, icona golosa del Regno di Danimarca che Roberto Mirandola ci racconta.
Il Regno di Danimarca, questa la denominazione ufficiale, ha da sempre destato in me una certa curiosità. Per il numero di abitanti relativamente limitato (suppergiù come il Lazio), per essere la patria di alcuni famosi prodotti diffusi in tutto il mondo, primi fra tutti i mattoncini LEGO e, in ambito gastronomico-alimentare, la birra Carlsberg e i biscotti al burro Royal Dansk.
Il pretesto, in primis per rimettere piede sul suolo danese, poi per acquistare i celebri biscotti locali – quelli autentici (in commercio se ne trovano di altre marche, ma personalmente reputo originali solo quelli prodotti da Royal Dansk) – è stato un concorso di noiose circostanze che mi ha costretto a prendere un insolito volo Londra-Venezia via Copenaghen con sosta di due ore all’aeroporto di Kastrup, il principale scalo del paese scandinavo, mitigata dalla visita dell’annesso duty free.
La celebre scatola blu dei biscotti al burro Royal Dansk
Rotonda, dalla grafica a rilievo elegante e colori brillanti. Ma anche invitante, bella e tutto sommato economica. Ha fatto sognare e spesso deluso generazioni di bambini affamati. È la scatola di latta blu di Royal Dansk larga circa 20 cm nel suo formato più venduto da 340 g – quella contenente 40 biscotti – indubbiamente la più nota azienda produttrice dei famosi biscotti al burro danesi, a cui va il merito di aver creato un vero e proprio mito attorno a questi pasticcini e ancora prima alla scatola, ambitissima dalle nonne che la usavano per contenere aghi e rocchetti di filo. Aprire quella elegante scatola riservava spesso un’amara sorpresa, ma i biscotti – almeno qualche tempo prima – dentro c’erano per davvero.
Storia e caratteristiche dei biscotti al burro Royal Dansk
La produzione dei Danish Butter Cookies, questo è il nome con il quale questi biscotti vengono commercializzati al di fuori dei confini nazionali, è cominciata nel 1966 a Helsingør – città 45 km a nord di Copenaghen – in un piccolo laboratorio famoso per la tradizione dolciaria danese (da qui il nome Danesi Reali). Curiosamente, da qualche anno, sono diventati un po’ italiani: nel 2019 l’azienda è stata acquistata dal colosso dolciario Ferrero, quelli della Nutella per intenderci. La caratteristica di questi biscotti? Il sapore intenso di burro, ingrediente principale della ricetta, che per questo motivo aveva bisogno di essere conservata nel migliore modo possibile: ecco, allora, l’idea della scatola blu di latta con un’immagine tipicamente danese, ossia la fattoria Hjemstavnsgaard nell’isola di Fionia.
Un altro tratto distintivo che rende questi biscotti inconfondibili è la forma, o meglio, le cinque forme, divenute ormai un classico della pasticceria:
pretzel – croccante, burroso, guarnito con zucchero semolato
rettangolo in ‘stile finlandese’ – croccante, burroso, guarnito con zucchero semolato
anello alla vaniglia – leggero, burroso, dalla superficie rigata, profuma di vaniglia
coconut style – di forma circolare, con l’aggiunta di farina cocco
country style – burroso che ricorda nella forma e nell’aspetto il classico ‘cookie’
Oggi i biscotti Royal Dansk – se ne producono 25.000 tonnellate all’anno – nascono nei due stabilimenti di Ikast-Brande e di Ribe, situati nella zona centrale del Paese. Dalle origini a oggi poco o nulla è cambiato: la ricetta è la stessa di sempre, ma sono stati fatti passi avanti in tema di ambiente, a cominciare dai materiali utilizzati per le confezioni e gli imballaggi, completamente riciclabili. Compresa la famosa scatola che ha fatto la storia del confezionamento e che, a detta dell’azienda stessa, continua a essere usata in casa nei modi più svariati, ma che quasi mai hanno a che fare con la cucina. Riutilizzabile, durevole, grande abbastanza per contenere diversi oggetti, la scatola Royal Dansk è stata nel tempo fonte di ispirazione per altre aziende dolciarie che hanno riproposto la formula delle latte con i pirottini di carta per i loro biscotti.
Il periodo della giornata e il modo per gustare al meglio i biscotti danesi in questo periodo? Ovviamente al pomeriggio, con una tazza di tè nero aromatizzato alla vaniglia facilmente reperibile in Italia, anche nei grandi supermercati. Nel periodo invernale si fanno apprezzare anche con la cioccolata calda o – da gaudenti gastronomi – con lo zabaione, anch’esso caldo.