Tornano anche questo mese le 100 Spigolature Gastronomiche di Roberto Mirandola. Un giro tra gli scaffali del supermercato andando alla scoperta dell’origine dei nomi di alcuni tra i prodotti più storici o comuni che siamo abituati a comprare. Questo nuovo appuntamento è dedicato alla birra.
Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo decimo appuntamento parliamo di birra, alcuni dei marchi più conosciuti e venduti nel nostro Paese.
BUDWEISER: è una birra lager chiara americana prodotta a Saint Louis nello stato del Missouri attualmente controllata dalla multinazionale belga Anheuser-Busch InBev, leader mondiale nel settoredelle bevande alcoliche e analcoliche.La produzione vera e propria con il marchio Budweiser iniziò nel 1876 grazie agli immigrati di origine tedesca Adolphus Busch ed Eberhard Anheuser. Secondo quanto affermato da Busch nel 1894, il nome Budweiser, che presto venne abbreviato in Bud, fu scelto non solo perché aveva un suono germanico, ma per il fatto che era facilmente pronunciabile in inglese. In tedesco, infatti, budweiser significa fatta con le gemme e la sua abbreviazione bud indica semplicemente la gemma. Curiosamente esistono altre due birre commercializzate con il nome Budweiser. Si tratta di due marchi cechi legati alla città di České Budějovice (conosciuta in tedesco come Budweis) in Boemia: la Budweiser Budvar e la Budweiser,ovviamente senza avere alcun legame con la più nota birra statunitense.
FORST: marchio italiano di birra fondato nel 1857 a Lagundo, in Alto Adige, da due imprenditori meranesi. Il nome deriva da Foresta (Forst in tedesco), una località che oggi è una frazione di Lagundo (BZ). Anche il logo di colore verde e i tre abeti stilizzati all’interno della lettera ‘O’ richiamano questa origine. Nel tempo, Forst si è sviluppata fino a diventare uno delle principali aziende produttrici di birra in Italia mantenendo, tuttavia, una connotazione familiare sotto il controllo dei Fuchs-von Mannstein discendenti di Josef Fuchs, colui che nel 1863 la rilevò dai due fondatori meranesi. Curiosamente la società imbottiglia anche acqua minerale con i marchi Kaiserwasser, Lavaredo e Meraner Mineralwasser St. Vigil. Possiede inoltre dodici ristoranti-birreria Forst dislocati principalmente in Alto Adige, oltre a controllare la catena di ristoranti con cucina Spiller presente in Veneto, Lombardia e Friuli-Venezia-Giulia.
HEINEKEN: azienda multinazionale olandese fondata ad Amsterdam nel 1864 da Gerard Heineken. Attualmente è il maggiore produttore di birra in Europa e il secondo nel mondo dietro il gruppo belga Anheuser-Bush inBev presente in 192 paesi, praticamente in tutto il mondo. Solo per il mercato interno olandese, viene prodotta una birra a gradazione alcolica molto bassa, appena 2,5% vol: la Heineken Oud Bruin, traducibile in italiano in Heineken Marrone Antica. L’attuale logo è composto da una stella rossa e la scritta verde Heineken – colore, quest’ultimo, generalmente utilizzato nel settore pubblicitario per trasmettere un’idea di sicurezza. Curiosamente, però, sulle bottiglie il nome è scritto in caratteri bianchi.
ICHNUSA: è una marca di birra lager sarda nata negli anni ’10 del secolo scorso. Dal 1967 l’intera produzione avviene nello stabilimento di Assemini (CA), il più antico birrificio presente sull’isola. Il nome deriva da un’antica denominazione di origine greca dell’isola traducibile come impronta, per la somiglianza della conformazione della Sardegna vagamente somigliante, appunto, all’impronta lasciata indossando un sandalo. Dal 1986 l’azienda è passata sotto il controllo della multinazionale olandese Heineken. Curiosamente, fino a quell’anno, Ichnusa produceva anche chinotto e aranciata.
MORETTI: storico marchio italiano di birra fondato a Udine nel 1859 da Luigi Moretti con la denominazione di Fabbrica di Birra e di Ghiaccio. Fu solo un anno più tardi a prendere l’attuale nome di Birra Moretti. Attualmente il marchio è di proprietà della multinazionale danese Heineken BV che ha trasferito la sede legale per il mercato italiano a Pollein, in Valle d’Aosta. Il celebre ‘Baffo Moretti’ che compre sull’etichetta è un anonimo anziano e baffuto signore seduto presso un bar del capoluogo friulano immortalato nel 1942 in una foto da Leo Menazzi Moretti, all’epoca a capo del birrificio. Curiosamente nel 2019 è stato inventato un particolare boccale panciuto in vetro spesso fornito di impugnatura ergonomica – disponibile in due versioni da 20 e da 40 centilitri – per gustare al meglio le birre del marchio, soprattutto la lager Birra Moretti Ricetta Originale.
PERONI: birrificio nato nel 1846 a Vigevano (PV) con la denominazione di Ditta Francesco Peroni dal nome del fondatore per poi trasferirsi stabilmente a Roma dal 1864 fino al 1924. Dopo diversi avvicendamenti, dal 2016 è passata sotto la gestione di Asahi Breweries, la maggiore azienda giapponese nella produzione di birra e bibite. A distanza di sessant’anni la birra Nastro Azzurro, commercializzata per la prima volta nel 1963, rimane ancora il prodotto di punta e che ha fatto conoscere il Gruppo Peroni all’estero, dove ancora oggi è la birra italiana più venduta. Il nome deriva dalla vittoria nel 1933 del transatlantico italiano Rex del Nastro Azzurro, un riconoscimento non ufficiale attribuito alla nave passeggeri che deteneva il record di velocità media di attraversamento dell’Oceano Atlantico in servizio regolare e senza scali.
CURIOSITÀ DELLE CURIOSITÀ: La birra più venduta al mondo è la cinese Snow, una lager a bassa gradazione alcolica – appena 3% vol – e sapore leggero. Concepita per il mercato nazionale, viene consumata generalmente durante i pasti.