La terrazza sul tetto della FAO a Roma è ora sede di un orto biologico modulare all’ avanguardia, che sperimenterà tecnologie innovative applicate alla nutrizione delle piante.
Il Bio-Orto sperimenterà tecnologie innovative applicate alla nutrizione delle piante e all’irrigazione per usare in modo efficiente acqua e altre risorse: sarà quindi dotato di sensori per misurare la produttività delle piante e i loro fattori di stress.
L’innovazione tecnologica del Bio-Orto
Progettato dalla pluripremiata startup Ecobubble, il Bio-Orto è realizzato con tecnologia brevettata italiana: attraverso un sistema che si basa sull’osservazione informatizzata dello stato di salute della pianta e sulla rilevazione del contenuto di acqua presente nel terreno, può garantire alle coltivazioni la fornitura del quantitativo di acqua ottimale. Le coltivazioni saranno ospitate all’interno di contenitori mobili a forma triangolare che potranno essere disposti in diverse configurazioni. I moduli sono dotati di meccanismi per il drenaggio e lo stoccaggio dell’acqua con la duplice finalità di evitare danni arrecati da precipitazioni troppo abbondanti e di conservare e riutilizzare l’acqua in eccesso.
Le varietà coltivate: il ruolo della Fondazione Seminare il Futuro
Le specie di piante selezionate per la coltivazione provengono dai ‘campi catalogo’ della Fondazione Seminare il Futuro, di cui NaturaSì fa parte. Da anni impegnata in ricerca e selezione di varietà specifiche per l’agricoltura biologica, la Fondazione ha tra i suoi principali obiettivi quello di rispondere all’impoverimento della biodiversità agricola, soprattutto in relazione alla necessità di coltivare specie resistenti alla crisi climatica.
Per saperne di più sulle peculiarità di ogni varietà in crescita in questa stagione, clicca sui link sottostanti oppure, se sei davanti all’orto, scansiona il codice QR della pianta.
I partner e gli obiettivi del progetto
L’orto biologico modulare all’avanguardia, primo nel suo genere su un edificio delle Nazioni Unite, è realizzato da NaturaSì con l’Università La Sapienza – Orto botanico di Roma, la startup Ecobubble e Slow Food in qualità di membri della Mountain Partnership, alleanza delle Nazioni Unite che si prefigge di migliorare la vita delle popolazioni di montagna e proteggere gli ambienti montani, salvaguardando la biodiversità e l’agricoltura di alta quota.
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Il Bio-Orto, quindi, si presta a molteplici utilizzi: scientifici, educativi, divulgativi, di sensibilizzazione, di ricerca sull’innovazione agricola e l’agro-biodiversità coltivata, nonché benefici ambientali per l’edificio stesso della FAO. Anche per questo i dati saranno monitorati e analizzati dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma per sperimentare moderne tecnologie applicate alla nutrizione delle piante e all’irrigazione per un uso efficiente delle risorse, tra cui l’acqua. L’intento è quello di promuovere forme di agricoltura biologica capaci di sfruttare le moderne tecnologie e studiare così le performance delle piante e la resistenza agli stress idrici delle piante stesse.