Anche a Natale si può (e si deve) bere bene senza spendere una fortuna! In questo ci aiuta la guida del Gambero Rosso Berebene 2024. Abbiamo partecipato all’evento di presentazione e abbiamo provato e trovato una serie di interessanti etichette ideali per queste prossime feste.
Quest’anno l’edizione della Guida Berebene si è presentata al suo pubblico in una veste tutta rinnovata. Concepita come una carta dei vini, mette in fila grandi vini a prezzi accessibili e non c’è migliore occasione delle prossime festività per presentare i sei top wine. Perché non sempre è necessario spendere una fortuna per stappare una grande bottiglia di vino, anche a Natale.
Il progetto del nuovo vestito cucito su misura è partito da una considerazione: cosa vorremmo trovare quando andiamo a cena fuori e le pagine di una wine list ci srotolano una serie di referenze? Sicuramente bottiglie importanti senza, possibilmente, trafiggere il portafoglio, e selezione di vitigni e stili differenti. Detto fatto, i curatori della Guida Berebene, William Pregentelli e Lorenzo Ruggeri hanno lavorato in profondità sul dettaglio e creato un portafoglio prezioso di etichette, aggiungendo una serie di informazioni per il lettore, dal numero di serie alle specifiche di lavorazione. Tutto questo stabilito un tetto massimo di spesa a 20 euro, prezzo di riferimento sullo scaffale. Un’altra novità, rispetto alle edizioni passate, e in assoluto mai successo in nessuna guida cartacea del gruppo, è l’inserimento di un punteggio in centesimi, ma al di là delle variazioni dello stesso “riportano il piacere di una bevuta mai banale e sfaccettata, ci fanno viaggiare verso territori più e meno conosciuti. Ci sono bottiglie per chi vuole trovare conferme ed espressioni più insolite e avventurose per chi è alla ricerca di nuovi registri. Di sicuro sono vini pensati per la tavola, per il quotidiano ma anche per la grande occasione, perché non è di certo solo la leva del prezzo a determinarne la qualità”.
I premi di Berebene 2024
Partendo dal presupposto che recensire una bottiglia di pochi euro sia molto più difficile rispetto a una di un valore 10 volte superiore, anche in termini di esposizione personale, il valore maggiore che ci è stato riportato è il bagaglio esperienziale dei curatori e del team che si occupa di assaggiare tutto l’anno circa 50 mila vini. Frutto di uno scrupoloso assaggio alla cieca nei consorzi e in redazione di 921 vini, i premi regionali e quelli nazionali sono stati confermati, selezionando tra le fasce più basse di prezzo per ciascuna categoria senza perdere nulla in termini di bontà e piacevolezza:
VALLE D’AOSTA: VdA Nebbiolo Barmet 2022 – Caves Cooperatives de Donnas
PIEMONTE: Verduno Pelaverga 2022 – G.B. Burlotto
LIGURIA: Riviera Ligure di Ponente Vermentino 2022 – Deperi
LOMBARDIA: OP Riesling Renano V. Costa 2021 – Bruno Verdi
TRENTINO: Teroldego Rotaliano 2021 – Dorigati
ALTO ADIGE: A. A. Santa Maddalena Cl. 2022 – Tenuta Ansitz Waldgries
VENETO: Soave Cl. Otto 2022 – Graziano Prà
FRIULI VENEZIA GIULIA: Collio Pinot Bianco 2022 – Alessio Komjanc
EMILIA ROMAGNA: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Rosato Sbiadì 2022 – Fattoria Moretto
TOSCANA: Rosé Scuro 2022 – Val delle Corti
MARCHE: Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Michele 2022 – Campanelli
UMBRIA: Ciliegiolo 2021 – Marchesi Ruffo della Scaletta
LAZIO: Castore Bellone 2022 – Cincinnato
ABRUZZO: Cerasuolo d’Abruzzo Fonte Cupa 2022 – Camillo Montori
MOLISE: Molise Tintilia 200 metri 2022 – Tenimenti Grieco
CAMPANIA. Campi Flegrei Falanghina 2022 – La Sibilla
BASILICATA: Aglianico del Vulture Serra del Prete 2020 – Musto Carmelitano
PUGLIA: Castel del Monte Bombino Nero Pungirosa ’22 – Rivera
CALABRIA: Cirò Bianco 2022 – Vigneti Vumbaca
SICILIA: Rosso del Soprano 2019 – Palari
SARDEGNA: Vermentino di Sardegna Tuvaoes 2022 – Giovanni Marcia Cherchi.
Natale, i Top wine a tavola con tutta la famiglia
Per presentare i “magnifici sei” abbiamo creato un pranzo natalizio, abbinando tipicità regionali, per esaltare ulteriormente il vino.
Categoria Spumante: Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico Brut ’17 – Ca del Gè. 36 mesi di intensità, lunghezza, finale salino, che si sposa perfettamente con un antipasto di prodotti tipici Lombardi: prodotto d’eccellenza della tradizione gastronomica della Lomellina, il Salame d’oca di Mortara Igp, Salame di Varzi DOP, formaggi di quasi 60 tipi, accompagnati dalla tipica Mostarda di Cremona, nervetti in insalata e immancabile insalate russa.
Categoria Bianco: Frascati Superiore 2022 – Casale Marchese. Malvasia, Trebbiano, Bombino. Le sue sfumature floreali leggermente erbacee, il palato sapido e corposo, con retrogusto morbido elegante ed avvolgente, abbraccia, sia per contrasto che per analogia un piatto acido, profumato, dolce e sapido come i Cannelloni ricotta e spinaci.
Categoria Rosato: Chiaretto di Bardolino Classico Vigne Alte ’22 – Zeni 1870. Essenziale speziato bianco zenzero, rafano, pepe bianco. Un profumato Brodetto alla Veneta, con i suoi pesci saporiti da zuppa e il tocco di pomodoro, sarà ben sostenuto dalla freschezza del vino, in un abbinamento perfetto.
Categoria Rossi: Aglianico del Vulture Baliaggio ’21 della Cantina di Venosa dopo la maturazione in botti di rovere, presenta un colore rubino intenso e profondo, frutti rossi maturi ravvivati da note agrumate ed erbe di montagna. E’ il miglior vino italiano del 2024 per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo, ricco, dinamico e chiude in modo piuttosto persistente su note di frutto, con tannini di apprezzabile finezza e fattura. Il Reale di maiale con melanzana riunisce i profumi di mela, liquirizia, dolcezza e acidità dell’aceto, che ben si sposano con la bevibilità di questa etichetta.
Primitivo di Manduria Anima di Primitivo ’21 – Tenute Eméra Claudio Quarta Vignaiolo: acciaio e barrique per 5 mesi più lungo affinamento in bottiglia, prugna e mirtillo maturi, frutto e succo maturo che non devia nel marmellatoso. Una trama tannica importante esalta la freschezza e la sapidità. La Puglia ci regala tante prelibatezze, ma sicuramente un Filetto al Primitivo di Manduria eleva alla seconda la godibilità di questo vino.
Categoria Dolce: Moscato d’Asti Lumine ’22 – Ca’ d’Gal. Mai come a Natale, il momento del dolce racchiude la summa delle tradizioni regionali e di famiglia. Questo vino con sentori di noce moscata, la sua dolcezza non stucchevole che spinge a molti sorsi, sarà perfetto per ogni tipo di lievitato, torrone, frutta secca, pan pepati, biscotti e addirittura frutta, ovviamente non acida.
Una manciata di ore e la festa più “buona” dell’anno tornerà a darci un po’ di calore in più, qualche ora di pace, e l’affetto di chi davvero desidera esserci. Ovviamente intorno alla convivialità di una tavola!