“Terra di quieta follia”, Rocchetta Tanaro, nel cuore del Monferrato astigiano, diventa protagonista di un progetto geniale fatto di vibrazioni musicali e vino. Cosa lega questi due elementi apparentemente così distanti tra loro? Lo racconta la Cantina Post dal Vin, dal 1959 un punto di riferimento per la produzione di Barbera d’Asti e altri vini piemontesi di qualità.
Da qualche anno, all’alba della più importante kermesse nazionale, dalla stampa ai bar di quartiere riecheggia la medesima domanda: “ma il Maestro Beppe Vessicchio, quest’anno, ci sarà al Festival di Sanremo?” Diventato ormai un’icona del panorama musicale italico, dopo un’assenza nel 2017, lo abbiamo rivisto soltanto in un paio di edizioni del ‘22 e ‘23. Questo vuoto avrà coinciso con il nuovo progetto del Maestro firmato proprio in questi giorni, da un’idea del 2016 pensata con il cuoco Beppe Sardi e Giulio Porzio, presidente della cantina Post dal Vin? Si tratta di una impresa innovativa e affascinante che ha portato la Cantina, forte di una vocazione per la tradizione e l’innovazione, alla creazione di Rebarba, una Barbera d’Asti affinata con la tecnica dell’armonizzazione musicale; con questo progetto compie un ulteriore passo avanti nella ricerca di metodi di produzione che esaltino le peculiarità della Barbera, portando il vino a un livello superiore di espressione e piacevolezza. Il nome è stato scelto dallo stesso Vessicchio, in quanto sia anagramma di Barbera che riferimento alla sua celebre barba folta. Anche l’etichetta riporta un disegno stilizzato che ricorda il volto del maestro.
La tecnica di armonizzazione musicale
Di che tecnica si tratti e come influisca sull’affinamento del vino, il dibattimento è, ovviamente, come tutte le sperimentazioni, aperto, ma alcuni sostengono che suonare musica in bottaia, oltre ad avere un ruolo mistico e divertente, possa migliorare il vino, poiché le vibrazioni del suono favoriscono lo scambio di ossigeno dentro e fuori le botti; la musica può influenzare i lieviti, in particolare le proteine, l’amminoacido e l’autolisi durante la fermentazione nelle bottiglie, che possono portare più espressioni degli aromi. A seconda della musica utilizzata, le vibrazioni possono influenzare il vino positivamente o negativamente, dipende così tanto dalla persona o dalla vigna che utilizza questo metodo. La migliore musica per ottenere la migliore qualità per qualsiasi vino, per dire, c’è chi dice sia la musica dei Canti Gregoriani, ma la musica di generi diversi viene percepita in modo diverso a seconda del vino che si sta bevendo: se ascolti Rock mentre bevi Cabernet Sauvignon, puoi ottenere il 60% in più di sapori che se non ascoltassi musica.

Il maestro Vessicchio ha messo alla prova la sua teoria su una bottiglia di Barbera e il risultato è stato sorprendente: il vino armonizzato con la sua musica risultava più equilibrato e piacevole al palato. Da qui la decisione di sperimentare su scala più ampia, con il maestro che da allora visita regolarmente la cantina per armonizzare le botti colme di Barbera. Il trattamento viene spiegato direttamente da Vessicchio: «Dopo tre anni di risultati affermativi forniti da palati eccellenti in seguito a test dimostrativi, la tecnica di “armonizzazione” del vino promossa e attuata da me in collaborazione con Michele Carone e Andrea Rizzoli arriva nelle terre della Barbera d’Asti. Le nuove aggregazioni supra-molecolari indotte da questo affinamento chiamato Freman, FREquenze e Musica Armonico-Naturale, sono riscontrate come migliorative del prodotto sotto vari aspetti, anche quello della digeribilità. Questa nuova condizione è anche testimoniata da strumentazioni usate in ambito fisico».
La Cantina Post dal Vin
Post dal Vin è un Cantina storica fondata nel 1959, ha 120 circa ettari di vigneti, 90 mila bottiglie, 22 mila bag in box (3 e 10 litri), 2500 ettolitri di vino sfuso, 1,5 milione di euro fatturato annuo; eppure il desiderio di continuare a sperimentare, creare e stupire rimane sempre acceso: «Il maestro Vessicchio – racconta il presidente Porzio – ha prima fatto una prova su una nostra bottiglia di Barbera e abbiamo visto che il vino armonizzato con la sua musica era più morbido e piacevole. Così abbiamo sposato questo stravagante, innovativo e divertente progetto. Da alcuni anni il maestro viene regolarmente in cantina ad armonizzare le botti colme di Barbera. Il compositore non è nuovo a questo genere di sperimentazioni: già in passato aveva utilizzato Mozart tra i filari per tenere lontani oidio e peronospora dalle viti di nebbiolo nel Roero. Ora si spinge oltre con dei complici d’eccellenza nel Monferrato”.
Il misticismo in Piemonte ha una lunga tradizione, influenzata dalla presenza di figure spirituali e magia popolare che hanno lasciato il segno, per non parlare dell’esoterismo che avvolge Torino. Bruno Lauzi descrive i piemontesi come “brasiliani con la nebbia dentro”. La musica può svolgere un ruolo importante nel processo di vinificazione, sia da una prospettiva scientifica che più emotiva; chiedersi, se fossimo enologi, quale canzone scegliere come colonna sonora della propria vinificazione potrebbe essere un esercizio simpatico; realizzarci un prodotto e confrontare i diversi ottenuti con influenze musicali differenti, potrebbe invece conferire col tempo una valenza scientifica comprovata.