Il salotto d’intervista è un momento di approfondimento su una notizia della rassegna stampa settimanale di GRfood, podcast da ascoltare su Spreaker, Spotify e in streaming sulla App di Radio Food. La notizia in questione è lo sfogo riportato sui social da Benedetta Rossi riguardo alcune critiche mosse degli utenti sulle sue ricette e gli ingredienti che utilizza dopo un articolo sul giornale “Dissapore”. Massimiliano Tonelli, direttore editoriale di “Cibo Today” espone nel nostro salotto la sua opinione a riguardo.
Lo sfogo di Benedetta Rossi
Benedetta Rossi è una blogger, scrittrice e conduttrice televisiva che dal 2009 divulga video ricette sul suo blog personale, youtube e i canali social. Diventa un fenomeno web con il canale YouTube “Fatto in casa da Benedetta”, Ad oggi è una delle foodblogger più seguite e amate in Italia. Conduttrice dal 2018 di “Fatto in casa per voi” programma in onda su Real Time e Food Network. I suoi video sono sempre in tendeza e virali. La sua arma vincente è la semplicità comunicativa, con la quale riesce ad arrivare ad utenti di tutte le età ai quali insegna a cucinare in modo autentico e con pochi ingredienti. Viene definita “una Chef alla portata di tutti” che ad oggi detiene un vastissimo pubblico (quasi 5 milioni di follower su instagram e 3,12 milioni di iscritti al suo canale youtube).
E’ proprio sulla sua pagina Instagram che Benedetta si lascia andare ad un lungo sfogo contro i suoi haters che tramite commenti sgradevoli, insultano lei e i suoi fan, ed in particolar modo criticando aspramente le sue ricette e gli ingredienti che utilizza, definendoli economici e di scarsa qualità.
L’inizio della polemica arriva da un articolo su “Dissapore” nel quale esce un articolo intitolato: “Le 10 peggiori ricette del sito Fatto in Casa da Benedetta” firmato Chiara Cajelli, la quale sottolinea come le preparazioni proposte dalla Rossi siano per lo più sbilanciate a livello nutrizionale, pesanti, tendenzialmente dannose per la salute e non di rado infarcite di mediocri prodotti industriali. La Chef influencer si dichiara disgustata nel leggere alcuni commenti e critiche e cerca di difendere i suoi fan e tutti coloro che la seguono, sottolineando più volte che il 90% delle persone “normali” mettono nel carrello della spesa ciò che lei utilizza nelle sue video ricette. Inoltre fa un attacco preciso agli snob della cucina, definendoli “gastrofighetti”.
La polemica
A prendere parola sullo sfogo social di Benedetta Rossi è stato Massimiliano Tonelli, direttore editoriale di Cibo Today. Il direttore condanna il modo in cui gli haters dei social si sono accaniti sulla questione. “L’odiatore dei social è un vigliacco, in questo caso però non c’era nessun haters, ma esclusivamente un giudizio fisiologico. L’articolo su Dissapore era ironico, si prendevano 10 ricette nelle quali non venivano utilizzati ingredienti di prima qualità e soprattutto sballati a livello nutrizionale.” Questa è il punto di vista di Massimiliano Tonelli, che dunque, non riscontra un accanimento nei confronti della Chef.
A: “Ad oggi abbiamo dei dati globali che indicano che si spende moltissimo in tecnologia e si risparmia quando si fa la spesa. Questa è una questione culturale che andrà affrontata?”
M: “Con tutti i difetti che ha il sistema economico italiano, dobbiamo ricordarci che è uno dei paesi più ricchi del pianeta. C’è una quota di famiglie che deve necessariamente risparmiare sulla spesa. Il problema non sono loro, ma quelle famiglie che potendo scegliere, decidono di investire i loro soldi in altro e non sulla qualità del cibo, anche a causa anche della legittimazione che alcuni personaggi popolari danno. Prima viene il vestirsi, poi il viaggiare, la tecnologia e solo in ultimo il cibo”.
A: “Anche i mezzi di informazione sono dei generatori di opinioni, quindi se Benedetta Rossi può fare le sue ricette con i suoi prodotti, è giusto che l’informazione prenda una posizione sull’educazione alimentare consapevole.”
M: “Bisogna agire con consapevolezza e sapere che se faccio una scelta piuttosto che un’altra, le conseguenze ci sono, non solo sulla qualità ma anche sulla quantità di ciò che si acquista poiché le merci a basso costo incitano a comprare di più e quindi a mangiare troppo e spesso purtroppo, a sprecare alimenti.”
A: “Se riuscissimo ad intervenire adesso sulle nuove generazioni, un domani la spesa alimentare diventerà una priorità nell’economia familiare.”
M: “Credo sia un processo veloce, circa una decina d’anni. Bisogna educare da giovani per farli diventare consumatori consci. L’Italia a livello economico ne avrebbe solo dei vantaggi perché avere dei cittadini che hanno una consapevolezza maggiore sul consumo agroalimentare di qualità è un vantaggio economico importantissimo, soprattutto nel nostro paese. Al di là di ogni ideale populista che spesso porta ad acquistare prodotti non italiani, andando contro quello che è il fiore all’occhiello e la percentuale di Pil significativa.”