Mangiare al cinema si può. Apre B24 il ristorante del Cinema Barberini a Roma.

Dimenticate i pop-corn, le patatine e gli snack da mascherina di sala. L’evoluzione si è compiuta: cenare al cinema si può. Succede a Roma, nella centralissima piazza Barberini al civico 26, dove ha aperto il ristorante B24, il primo all’interno di un cinematografo. E non uno qualunque, poiché le storiche sale ormai rinnovate di cui stiamo parlando, definite come alcune tra le più tecnologiche e comode della Capitale, sono quelle del Cinema Barberini.

Esattamente la porta accanto del neonato locale, al piano superiore del cinema, dove ritrovarsi comodamente prima o dopo la proiezione, per assaggiare una proposta enogastronomica di livello. Ideale per chi invece dei pop-corn – che ovviamente restano inamovibili -, magari ha voglia di gustarsi un Lobster Roll o per esempio, una girella di anatra oppure una bella bistecca di cavolfiore per i vegetariani. Questi e altri sono gli assi nelle maniche dell’executive chef Andrea Gallo e del general manager Raffaele Castore, che hanno inaugurato il ristorante indoor e le terrazze su più livelli che guardano verso via Veneto e hanno nelle orecchie, lo scroscio d’acqua della fontana del Bernini. Una veduta iconica quanto la strada da percorrere a ritroso con la memoria, ricordando inevitabilmente i fasti di una Dolce Vita richiamata dai lampadari originali, rimasti a illuminare la nuova sala che si presenta con degli arredi più contemporanei e internazionali. Dai toni caldi come la sua atmosfera. Sotto le gemme lucenti di quei lampadari, sono infatti passati i più grandi nomi dell’industria cinematografica del mondo, i quali scendevano da via Veneto per fare il loro ingresso al cinema in occasione delle grandi serate di première. Ma questa volta la première è dedicata al gusto studiato da chef Gallo e servito dal suo attento personale di sala.

Andrea Gallo (executive chef) – ph. A. Micarelli

Il menu cinema del B24

Prima o dopo le proiezioni, il ristorante lancia una proposta dedicata ai cinefili che non vogliono rinunciare al piacere di una buona cena, da consumare con i tempi compatibili alla programmazione del Barberini. Il “Menu Cinema” è composto da una selezione dei piatti della cucina realizzabili velocemente, in modo da facilitare il servizio al tavolo nei tempi necessari, per consentire agli ospiti di non rinunciare all’esperienza completa offerta all’interno della struttura. Tra le proposte che compongono questo speciale menù compaiono il già da noi citato lobster roll – la cui mania sta esplodendo in città -, ma anche il totanetto fritto con maionese al cipollotto e ancora la yakitori di picanha o la precedentemente già raccontata bistecca di cavolfiore per il pubblico veg. E, per gli amanti della pasta, la trenetta Mancini alla carbonara del B24. 

In un contesto unico nel suo genere, il B24 è stato concepito come un luogo polifunzionale e inclusivo, che sarà utile per diverse occasioni: dal pranzo domenicale agli aperitivi al tramonto, dal tea time con la merenda, alle cene eleganti, senza dimenticare gli eventi e le proposte del “Menu Cinema”, pensate per prima o dopo la proiezione di un film. E l’attesa per vivere la nuova food experience offerta in città, crescerà anche con l’arrivo della stagione più calda, complice la presenza di una terrazza unica nel suo genere, pronta ad accogliere i cinefili con una drink list studiata da esperti mixology.

La nostra degustazione

Radio Food è stata presente alla Press Dinner dove, una portata dopo l’altro, si è potuta saggiare la destrezza dello chef e la sua brigata. Abbiamo preso posto al tavolo con una entrée: taco con tartare di pescato del giorno – nel nostro caso, ombrina -, guarnita con gel al limone, abbinata a un sorso di Alta Langa Coppo, bollicina persistente e dal sentore profumato. La portata successiva è stata un assaggio di Lobster Roll in versione Mini, con l’astice cotto al punto giusto e la salsa cocktail a rendere più godurioso il morso, per poi far spazio al piatto successivo con la sua croccantezza, svelata in una saporita bistecca di cavolfiore servito con crema dello stesso e olio aromatizzato al prezzemolo. Il tutto abbinato a un calice di bianco Vecchie Vigne Umani Ronchi.

Rivelatrice è stata la dolcezza della girella di anatra – tra i piatti signature della casa -, posta su una setosa crema di robiola e guarnita con dei funghi pioppini caramellati. Un piatto dolce al palato, che ha esaltato e bilanciato il più forte sapore dell’anatra e preparato le papille all’agnello, servito con zucca e parmentier e un carciofo alla brace di contorno. Nel bicchiere del corposo rosso Nizza Cossetti.

Il dessert ha reso note anche le doti del pastry di casa, che per la cena degustazione a noi dedicata, ha proposto una Tatin di mele con gelato alla crema, accompagnata da un calice di Moscato Lo Zucco, da provare con obbligatorio refill.

Non resta che godersi un bel film e mangiare di gusto, anche al cinema! Maggiori informazioni qui.

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