L’avocado è sempre più presente nel nostro menu, da quelli speciali a quelli quotidiani. Facile da usare in cucina, divertente e trasversale, è molto amato dai nutrizionisti che lo inseriscono in tutte le loro diete, complici del successo di questo frutto. Ma a quanto pare non è proprio un frutto “sostenibile” e per risolvere il problema abbiamo deciso di coltivarlo direttamente a casa. E a quanto pare l’avocado italiano si produce al sud.
Da alcuni anni l’avocado è entrato nelle nostre abitudini alimetari, tanto da essere registrato all’interno del paniere Istat già dal 2018. Complici le scelte vegane e le tendenze della ristorazione, la scoperta dei benefici che questo frutto apporta e dei consigli dei nutrizionisti che lo hanno inserito nelle diete, gli italiani si sono ritrovati a mangiare a casa e fuori casa l’avocado.
Le proprietà nutritive dell’avocado
L’avocado rappresenta un vero tesoro di proprietà nutritive, non a caso è definito “il frutto del benessere”: ricco di Omega 3 e quindi con potere antiossidante; ricco di grassi monosaturi, essenziali per il benessere delle membrane cellulari, aiuta a combattere il colesterolo; contiene Vitamine A, B, C e D, che contrastano i radicali liberi, sali minerali come calcio, fosforo, potassio, ferro ed è ricco di fibre per il benessere dell’intestino. Ed inoltre è uno dei pochi alimenti in cui sono presenti tutti gli 8 aminoacidi essenziali di cui il nostro corpo ha bisogno e per questo motivo è un frutto proteico.
L’avocado italiano si coltiva al sud
E’ risaputo che l’avocado è frutto tropicale per lo più coltivato in California, Sud Africa, Brasile, Messico, Australia. E da qualche anno a questa parte anche in Puglia, Calabria e Sicilia. Proprio in queste terre alcune varietà di avocado come il Bacon, hanno dato ottimi risultati e le piantagioni meridionali di questo frutto hanno preso sempre più piede, creando anche un nuovo business. Quindi da ora in poi non sentiremo solo parlare di bergamotto, arance, limoni e clementine, ma anche dell’Avocado del Sud.
Sicilia, Calabria e Puglia sono le regioni più votate all’Avocado e ai frutti tropicali (passion fruit e mango sono gli altri prodotti su cui il sud sta investendo), In queste regioni già da qualche hanno sono nate aziende agricole, cooperative e gruppi di agricoltori moderni che hanno intuito la potenzialità di un nuovo business, che dà anche la possibilità di avere un frutto direttamente coltivato in casa, in modo biologico, controllato e sicuramente più sostenibile, con un calendario produttivo e commerciale che riesce a coprire un periodo di nove mesi (da ottobre a inizio giugno).
Tra mango e avocado nel 2018 sono state innestate al Sud Italia 30 mila piante, che arrivano a produzione dopo i primi due anni e mezzo e vanno a pieno regime dopo almeno 5 anni. E proprio in questo ultimo anno si stanno raccogliendo i frutti, anche disponibili on line, con e-shop dedicati.
E secondo quanto sostengono le aziende fornitrici: “La produzione italiana di questi frutti esotici è nulla rispetto alla loro domanda nazionale. Abbiamo iniziato il lavoro di ricerca e sperimentazione dedicato all’avocado più di sette anni fa. Tutte le varietà selezionate si possono adattare ai terreni e al clima di Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e sono coltivate con successo in Israele, paese che conta la bellezza di 9mila ettari di avocado”.
A rafforzare quanto dichiarato c’è il report della Coldiretti: “nel Paese sono oltre 500 gli ettari coltivati con frutti tropicali, aumentati di 60 volte in solo cinque anni. Un mercato piccolo, ma in crescita, la cui vera forza è stata la domanda dei consumatori”.
Chi coltiva l’avocado in Italia?
Pochi sanno, però, che questo frutto tropicale ha a che fare con l’Italia da molto tempo, se non da sempre. La presenza del frutto sudamericano in Italia in realtà risale ai primi del ‘900. Una lunga storia e un’industria limitata, esplosa di recente con gli effetti dei cambiamenti climatici e dei consumi. A ben pensarci fino a dieci anni fa, la produzione commerciale di avocado, come di altri frutti tropicali, in Italia non esisteva. Tra i protagonisti di questa rivoluzione agricola ci sono diverse aziende tra Sicilia e Calabria, che si sono unite tra cooperative e e-commerce per poter offrire quantità maggiori di prodotto.
In Sicilia già dal 2013 si è cominciato convertire gli spazi agricoli all’aperto alla produzione di avocado. Tra i fautori di questo “movimento” una nuova generazione di agricoltori, che non è stata solo capace di intuire le potenzialità di questo frutto, ma che è riuscita anche a fare squadra creando un brand: Sicilia Avocado.
Sicilia Avocado, con sede a Carruba-S.Leonardello in provincia di Catania, è un brand siciliano attivo nella produzione di avocado e frutta subtropicale d’eccellenza che ha scommesso sullo sviluppo agricolo con un obiettivo: valorizzare il territorio siciliano e promuoverne l’innovazione, con una visione contemporanea legata ai valori dell’etica e del rispetto ambientale. E in pochi anni divenuto leader di settore, riuscendo a commercializzare i suoi frutti in tutta Italia e in Europa e divenendo anche un esempio virtuoso per le realtà siciliane.
La coltivazione dell’Avocado è stata qui una vera scommessa, si è puntato sul recupero dei terreni e su un nuovo modo di fare agricoltura in Sicilia, allargando la coltivazione a specie subtropicali. Ricerca, studio sul prodotto, rispetto dell’ambiente e il controllo costante della filiera, non chè l’adozione e l’impiego di nuove tecnologie sono gli ingredienti di questa azienda. Dall’Etna al mar Ionio si estendono le coltivazioni di avocado, che gode del microclima ideale della zona costiera e di terreni di origine vulcanica, forte e ricca di elementi naturali che regalano al frutto pregiate proprietà organolettiche. Tutto rigorosamente prodotto in un regime biologico certificato, con attenzione alla sostenibilità ambientale e al consumo consapevole.
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L’azienda di riferimento calabrese è Locroi nata dall’idea di Luca che decide di tornare nella sua terra di origine dopo diversi anni trascorsi tra Milano e gli Stati Uniti prima per studio poi per lavoro. L’obiettivo di questa azienda agricola di Locri è produrre frutta al 100% biologica, con un occhio attento a chi ama mangiare in modo genuino e rispettoso della natura. Da qualche anno oltre a mele, pere, agrumi vari hanno inserito in produzione l’avocado, coltivato in modo rigorosamente biologico a poche centinaia di metri dal mare Jonio, e come tengono a sottolineare “su un suolo incontaminato senza l’uso di fertilizzanti chimici e senza sottoporre i frutti a nessun trattamento dopo la raccolta”. Due le specie di Avocado prodotte, Avocado Bacon e Avocado Hass che vengono venduti sul posto o on line, nel rispetto della filiera corta e con spedizione entro 48 ore dall’ordine, solo nel periodo di produzione, che va da fine ottobre a primavera inoltrata.
Il risultato di questa riconversione agricola è il vantaggio di avere un Avocado 100% Made in Italy, stagionale e non tutto l’anno, che arriva in vendita nei mercati e online da ottobre, dal mese effettivo di produzione e nei tempi giusti. Ora serve un po’ di consapevolezza e attenzione all’etichetta per aiutare un mercato nascente tutto italiano.