Siete passati indenni al Blue Monday o no? E alle feste? Come si fa a sconfiggere la malinconia, a scacciare la tristezza? Sicuramente qualche buon piatto ci può consolare, ma la vera endorfina che è l’ormone della felicità si produce solo con l‘attività fisica. Se volete stare bene e magari buttare via oltre al malumore anche qualche chilo che fa da zavorra lo sport è il vero toccasana. E vi diciamo perché!
Siete passati indenni al Blue Monday? Pare che questo terzo lunedì di gennaio sia il giorno più triste dell’anno secondo l’equazione matematica tanto discussa dello psicologo Cliff Arnall dell’università di Cardiff nel 2005.
Di cosa sia il Blue Monday lo sappiamo e ce lo hanno ricordato un po’ tutti i giornali, ma quale sia la formula per sconfiggerlo più efficace lo sappiamo veramente? Come si fa a sconfiggere la malinconia, a scacciare la tristezza e a ritrovare la serenità e l’allegria che ci ha accompagnato nei giorni delle appena trascorse feste? Sicuramente qualche buon piatto ci può consolare, le ricette di nonna e mamma che ci riportano all’infanzia, un dolce, una pizza, ma la vera endorfina che è l’ormone della felicità si produce solo con l‘attività fisica.
Quindi se volete stare bene e magari buttare via oltre al malumore anche qualche chilo che fa da zavorra lo sport è il vero toccasana. E vi diciamo anche perché!
La relazione tra sport e felicità
C’è uno stretto legame tra l’attività fisica e la felicità individuale, lo ha provato uno studio dell’Università inglese di Cambridge, che ha messo in evidenza questa relazione studiando oltre 10.000 persone. Dallo studio è emerso che se nell’ultimo quarto d’ora l’individuo era attivo fisicamente, il suo livello di felicità risultava più alto. Nel lungo periodo, valutando lo stato di benessere complessivo, i più soddisfatti della propria vita sono proprio coloro che tendono a muoversi di più.
Pensate per esempio a chi fa trekking, chi ama camminare per boschi e a contatto con la natura, la gioia e il grado di soddisfazione che raggiunge quando arriva alla sua meta. Una conquista fisica, ma anche mentale. Chi pratica attività sport di squadra, anche a livello amatoriale, e vince delle partite ha una carica di entusiasmo esplosiva che diventa contagiosa. Perché lo sport qualsiasi esso sia pone degli obiettivi in ognuno di noi e ci allena non solo a livello muscolare, ma anche e soprattutto a superare limiti mentali, quei limiti che ci fanno dire “non ce la faccio” o “non ci riesco”.
Come ogni bravo allenatore vi direbbe non esistono limiti fisici, ma solo limitazioni mentali, siamo noi che rimaniamo dentro a schemi difficili da superare e spesso non troviamo né il coraggio né la voglia di superarli. Ma provare per credere l’attività sportiva è benefica sotto più punti di vista e diventa modello comportamentale per la vita di tutti i giorni e le battaglie professionali o personali che combattiamo. Ciò che applichiamo nello sport è, infatti, replicabile nel resto delle nostre azioni, nelle decisioni da prendere, nello spingersi oltre agli ostacoli che incontriamo, ad avere la forza di superarli, il coraggio di pensare in grande ed essere resilienti. Tutto deriva da una mente allenata: allenata a pensare e ad ascoltare il proprio corpo, plasmandolo secondo i suoi desideri.
Il segreto per arrivare a stare bene con sé stessi e trovare questa vitalità generale sta nella pratica costante dell’attività fisica, in un allenamento nel tempo che non deve essere forzato, ma deve assecondare corpo e mente. Quando lo sport comincerà a far parte delle nostre giornate e ne vivremo a pieno i benefici si innescherà una sorta di dipendenza positiva. Perché la felicità crea dipendenza. E sicuramente sarà molto più salutare di quella da junk food.
Come detto prima, i risultati rilevati dallo studio di Cambridge non sono una novità: da tempo numerosi altri studi hanno evidenziato che lo sport stimola la produzione di molecole che favoriscono il buon umore, come le endorfine o la serotonina, un ormone neurotrasmettitore che migliora lo stato di serenità. L’attività fisica contrasta direttamente anche lo stress perché riduce il livello di cortisolo nel sangue, l’ormone coinvolto nello stress e nella depressione.
Ormoni prodotti durante l’attività fisica
L’attività fisica provoca una serie di reazioni chimiche: appena ci muoviamo vengono prodotti dal nostro organismo e rilasciati in circolo una serie di ormoni, una risposta di tipo adattogena. Questi fungono da neurotrasmettitori, cioè inviano segnali al corpo che provocano diversi effetti e regolano varie funzioni.
Come primo ormone prodotto durante ogni tipo di sforzo fisico c’è il Cortisolo, definito “ormone dello stress” che ha la funzione di fornire energia sotto forma di glucosio rapidamente disponibile. La produzione di cortisolo diminuisce progressivamente all’aumentare del livello di allenamento, poiché l’organismo sviluppa capacità di adattamento allo sforzo muscolare, riuscendo a sfruttare il glucosio come energetico in maniera più efficiente e a subire un minor grado di stress.
Se si parla di glucosio ecco comparire Insulina e glucagone, due ormoni prodotti dal pancreas con effetti opposti. La prima ha il compito di far diminuire il livello di glucosio nel sangue trasportandolo alle cellule dove è utilizzato come fonte di energia, mentre il secondo incrementa il livello di glucosio ovvero libera l’energia necessaria per lo sforzo fisico.
Poi ci sono l’adrenalina e la noradrenalina che vengono rilasciati in caso di sforzi fisici o psichici per permettere all’organismo di adattarsi all’attività svolta. In particolare l’adrenalina viene rilasciata durante sforzi intensi e rapidi, permette di liberare immediatamente glucosio nel circolo sanguigno e quindi fornire energia immediata. La noradrenalina viene rilasciata durante sport ad alta intensità e lunga durata. In generale sono due ormoni che permettono all’organismo “di superare” i momenti di maggior difficoltà durante l’attività sportiva.
E non ultima per importanza c’è la dopamina, l’ormone prodotto durante lo sforzo fisico che aumenta il livello di attenzione e di concentrazione diminuendo anche il senso di fatica. Il cervello lo produce appena iniziata l’attività fisica ed è il principale responsabile della sensazione di benessere che si prova praticando sport e che spinge al massimo delle proprie prestazioni.
E dopo lo sport?
Mica dopo l’attività fisica tutto si ferma. A fine allenamento diminuiscono i livelli di dopamina mentre aumentano quelli di serotonina, il famoso ormone della felicità, così detto perché procura un senso di benessere generalizzato. Inoltre il movimento più o meno intenso comporta la secrezione di beta-endorfine, ormoni responsabili delle sensazioni piacevoli di gratificazione, di felicità e la sensazione di riduzione dello stress che insorge dopo l’attività fisica. Inoltre innalzando la soglia del dolore, migliorano la coordinazione dei movimenti e la reclutazione delle fibre muscolari durante lo sforzo fisico. E non ultimo c’è un innalzamento del metabolismo con un’azione sugli ormoni tiroidei.
Gli effetti benefici dell’attività fisica
Dai tanti studi sull’argomento, in particolare quelli europei come l’EPIC (European Prospective Investigation in to Cancer and Nutrition), confermano i benefici dell’attività sportiva e fisica nelle persone. Sicuramente aiuta, aumentando il dispendio calorico, a ” bruciare i grassi in eccesso” e a perdere peso e rende il corpo più armonioso e robusto, rafforza l’apparato muscolare e scheletrico, e riduce il rischio di fratture. Chi fa sport nel tempo rallenta, dopo i trentacinque anni d’età, la fisiologica perdita di massa muscolare e ossea, tiene sotto controllo la pressione arteriosa e ricuce il rischio d’ipertensione in quanto il cuore è abituato a lavorare sotto sforzo fisico, e di conseguenza diminuisce il rischio d’infarto cardiaco e malattie cardiovascolari e contribuisce a prevenire importanti malattie come il diabete di tipo 2.
Meno banalmente un organismo allenato è più robusto e ha un buon sistema immunitario evitando mali di stagioni di vario genere, è un fisico che non si stanca facilmente e di sicuro avrà anche buone capacità respiratorie. In poche parole non avremo l’affanno salendo una rampa di scale. L’attività fisica in sé, nel momento in cui si fa comporta anche una forma di detox fisico e mentale, facendo sport ci concentriamo sul movimento e sugli obiettivi da raggiungere e distogliamo il pensiero dai problemi e dalle preoccupazioni. In poche parole alla fine di una sessione sportiva ne usciamo più leggeri, senza stress o senza quella sensazione di stanchezza accumulata durante la giornata o con la carica giusta per continuare ad affrontare le ore d’ufficio.
Constatato come migliori lo stile e il grado di soddisfazione nella vita di ognuna grazie all’attività fisica, se questa viene poi abbinata ad una sana e corretta alimentazione non avremo bisogno di fare diete. Passato il Blue Monday e passate le feste è tempo di sentirsi in forma e felici sia con il corpo che con la mente.