Era il 26 febbraio del 1972 quando Marco Roscioli apriva l’Antico Forno Roscioli in Via dei Chiavari a Roma. Da quel giorno sono trascorsi ben 50 anni e quel forno esiste ancora, oggi vera istituzione nella Capitale e un marchio che abbraccia il settore food e della ristorazione a tutto tondo.
Tutto ha avuto inizio con il forno aperto dal papà Marco, poi con Alessandro e Pierluigi – i figli – nasce prima la pizzicheria in Via dei Giubbonari, oggi nota come il Ristorante Salumeria Roscioli. E a seguire sono arrivati anche Roscioli Caffè, la Rimessa Roscioli e il Wine Club che completano l’universo Roscioli.
Veri e propri luoghi del gusto sapientemente gestiti e coordinati, a pochi metri l’uno dall’altro, quasi a voler offrire all’avventore, turista o romano che sia, tutte le proposte più golose, senza sbagliare. Perché da Roscioli – chi lo frequenta sa – si trova il meglio della produzione romana, italiana e internazionale, selezionata con maestria e passione con il passare degli anni. Ed è proprio l’attenzione alla selezione che rende speciali alcuni dei punti vendita Roscioli, luoghi dove trovare prodotti di nicchia che sanno raccontare il territorio del Lazio, ma anche il Bel Paese in generale. E poi ci sono quegli altri luoghi, come l’Antico Forno, capostipite di questa impresa di famiglia, dove si produce direttamente, si crea e si dà forma alla tradizione.
In origine, il forno, i romani e i consumi
“In origine avevamo pochi tipi di pane, i classici del tempo, e anche prodotti per la pulizia della casa.” Raccontano Alessandro e Pierluigi Roscioli “Con il passare degli anni e grazie al grande lavoro di nostro padre e nostra madre il forno è diventata l’insegna che conosciamo oggi. Un punto di riferimento per il quartiere dalla proposta variegata e concreta”.
Oggi la proposta è molteplice e se ripercorriamo questi 50 anni di storia romana, ci accorgeremmo anche di come sono cambiati i gusti dei romani a tavola. “Tra i pani più amati dai romani c’è il Tipo 2, che somiglia al pane di Lariano per intenderci, e poi il tozzetto, l’osso o il cazzotto, che ha sostituito per certi versi la rosetta” – ci spiegano i due fratelli – che continuano: “50 anni fa il consumo era molto più alto, si andava sui 400 gr al giorno a persona oggi ci attestiamo sui 110 gr compresi crackers, grissini e altri prodotti da forno confezionati. Il consumatore oggi è evidentemente più attento, è cambiato in meglio, ricerca la qualità e il benessere. C’è anche da dire che c’è più conoscenza dei prodotti e anche maggiore consapevolezza a tavola. 50 anni fa la società era diversa e il pane per molti era un riempitivo”.
Ci troviamo nella sede altrettanto storica di via Chiavari, che pare sia stata eletta secondo quanto attesta un editto papale risalente a metà Ottocento che proprio su questa via fosse predisposto un forno che vendesse il pane a prezzi accessibili alle persone con ristretta possibilità economica, e la censita vaticana datata 17 agosto 1824 conferma il tutto.
L’Antico Forno Roscioli
L’Antico Forno Roscioli con il passare del tempo è diventato un luogo amato dagli abitanti del quartiere e dai romani che passano dal centro, ma anche dai turisti che fanno la fila per assaggiare la pizza e la focaccia in teglia alla romana, che sono i prodotti identitari di Roscioli, insieme ai tozzetti e al pane rustico.
“Le nostre proposte sono le classiche che negli anni ci hanno fatto conoscere e per cui i nostri clienti ci riconoscono. Con il passare del tempo abbiamo apportato dei cambiamenti, lasciando spazio a idee nuove ma sempre collegate al nostro passato e ai nostri sapori.” Racconta Pierluigi Roscioli, che sottolinea la direzione intrapresa nel seguire valorizzare la tradizione. E lo fa scegliendo di usare alla base solo prodotti di qualità, di cui ci sia conoscenza del produttore, una filiera chiara e trasparente.
Roscioli oggi è Alessandro e Pierluigi, due fratelli che portano avanti con sapienza e amore la tradizione il lavoro iniziato dal padre, anticipando le esigenze enogastronomiche e focalizzandosi con grande passione sulla qualità delle proposte. Ma sempre rimanendo fedeli all’artigianalità, che è poi l’ingrediente che premia il successo di questo marchio. E negli ultimi anni si è unita all’attività di famiglia anche la sorella Maria Elena, che troviamo alla Salumeria.
Cosa si può trovare all’Antico forno Roscioli
Entrando all’Antico Forno Roscioli si viene subito rapiti dall’inconfondibile profumo di pane, con le sue cotture rustiche, che ti avvolgono e ti fanno venire subito l’acquolina in bocca oltre a catapultarti nell’atmosfera della “vecchia e tipica bottega” che rivive ogni giorno nel lavoro dei due fratelli e di tutta la squadra Roscioli.
Se vi state chiedendo perché andare all’Antico Forno Roscioli di buoni motivi ce ne sono diversi: si va per assaggiare la pizza tradizionale romana, fumante a tutte le ore del giorno, i pani a lievitazione naturale dai vari impasti e farine – dal Pane di Lariano al Casereccio, dal Pane ai fichi a quello di Segale – ma anche i supplì classico o cacio e pepe, croccanti e sempre caldi, le gustose torte da forno come il ciambellone (con la ricetta originale di Marco Roscioli) e le torte rustiche.
Poi ci sono le focacce in teglia che come ci raccontano i due Roscioli: “in questo momento stanno dando maggiori soddisfazioni a livello di richiesta e apprezzamenti. Fresche e dai topping divertenti e gustosi, con idee legate alla tradizione popolare romana ma anche vegetariane, come la focaccia con Melanzane, pomodoro fresco e mozzarella di bufala o quella con Mortadella, burrata e puntarelle. Chiaramente senza tralasciare la classica pizza bianca romana e le pizze alla pala da forno, come la rossa fina e scrocchiarella, la margherita e la bianca con le patate”. Ovviamente non mancano i dolci delle Feste, il Panettone e il Pandoro a Natale e la Colomba e il Casatiello, la Pastiera, la Pizza al formaggio per Pasqua (preparatevi che ci stiamo avvicinando).
Cosa è successo negli ultimi due anni? Le novità
Un momento positivo in cui mettere in programma anche la grande festa per tutti i romani per i 50 anni di questo anniversario, come ci conferma Pierluigi: “Non appena sarà possibile faremo una festa chiudendo la strada e invitando tutti quelli che vogliono essere presenti”.
Un modo anche per mettersi alle spalle i mesi passati. “Gli anni appena trascorsi sono stati una conferma su quanto fatto e sulle cose in cui abbiamo sempre creduto. Per fare un esempio, stare sul pezzo e rischiare in prima persona di fronte anche ai propri dipendenti nel periodo caldo del Covid. Il lock down noi lo abbiamo vissuto praticamente a lavoro. Io (sempre Pierluigi) ero alla porta e gestivo il flusso delle persone. Eravamo l’unica attività aperta della via ed è stato tutto surreale. Sembrava essere tornati indietro di 100 anni. Abbiamo provato a di soddisfare tutte le esigenze. Anche con le consegne a casa o con proposte di piatti cucinati”.
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Sono stati due anni in cui ci sono state anche delle novità come la ristrutturazione del forno, che ha acquistato un look più moderno, ma sempre strizzando un occhio alla sua essenza retrò; l’ampliamento dei locali che ospitano anche la gastronomia, più ampia e più importante, dove si trova anche un girarrosto elettrico Molteni che è andato ad allargare la proposta con prodotti da rosticceria come il pollo bio e la porchetta home made, su idea di Giusy Di Fede, moglie di Pierluigi Roscioli.
“Insomma è stato un periodo intenso e molto formativo a livello umano. Da questo periodo usciamo sicuramente con qualcosa di buono. I romani hanno imparato a fare la fila”. Conclude Pierluigi ridendo.