Incontro con Andrea Muzi, campione di bodybuilding

Andrea Muzi

Per l’ultimo articolo della stagione, prima della pausa estiva, ho scelto come tema l’incontro che ho avuto in Radio con Andrea Muzi, giovane bodybuilder italiano già lanciatissimo nel panorama mondiale. Andrea ha partecipato alla trasmissione “Pure Body Roma Eur”, condotta dal maestro del fitness Danilo Amato, uno dei primi a prendere parte come speaker al progetto Radio Food.

È stata una trasmissione stimolante, accesa, ricca di spunti e consigli molto utili per chi ama il mondo del fitness e si allena in palestra anche a livello amatoriale come il sottoscritto.

L’intervista a Andrea Muzi: gli inizi

Andrea ha raccontato di essere entrato in palestra per caso, per recuperare da un infortunio subito mentre giocava a calcio. Da lì è nata la sua grande passione, il suo forte legame con la ghisa, senza la quale sostiene di non poter vivere. Può sembrare strano certo, ma ognuno di noi possiede un legame con uno sport, un hobby, un qualcosa che ci da energia, voglia di vivere. Andrea è un bodybuilder, ha bisogno della palestra e dei pesi. Lo rendono fiero, felice, vivo.

Quando si parla con professionisti come Andrea, che fanno di un determinato sport il proprio lavoro, viene immediatamente fuori il fatto che si tratta di persone che impostano la propria vita secondo specifiche regole e abitudini, rinunciando molto probabilmente a diversi piaceri che noi amatoriali ci concediamo abitualmente.

L’intensità della preparazione fisica

Da qui personalmente nasce la profonda ammirazione verso questo tipo di atleti. La ricerca della perfezione, la perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi prefissati sul lungo periodo, la forza con la quale si riesce a rinunciare a determinate cose. Settimane, mesi, anni. La preparazione di un professionista a una competizione può richiedere periodi di tempo molto ampi, che possono anche subire modifiche nel corso degli stessi, ma la dedizione con la quale vanno affrontati resta sempre la stessa.

Devi solo entrare nell’ottica, devi solo entrare nell’ottica.” Questa, racconta Andrea, era la frase che il suo preparatore gli ripeteva nelle fasi iniziali, prima di addentrarsi nel professionismo. Prima di quel momento infatti, non è stato semplice per lui mettere da parte lo stile di vita di uno sportivo amatoriale e cambiare la gran parte delle proprie abitudini, sia in termini di allenamento che di alimentazione.

L’alimentazione

Già, l’alimentazione. Tutti in radio, me compreso, eravamo estremamente curiosi di capire quali fossero gli alimenti su cui Andrea strutturava la propria dieta. La domanda gli è stata ovviamente posta da Danilo. Riso, pollo, albume d’uovo, avena, merluzzo, olio di oliva, acqua minerale in abbondanza. Da qui non si scappa. La dieta di un professionista non può prescindere da questi alimenti. Anche io personalmente, pur conoscendo più o meno lo stile di vita che conducono i bodybuilders professionisti, sono rimasto stupito della forte limitazione che a questi livelli si deve avere sulla dieta.

Le piccole concessioni

E lo sgarro? Ve lo starete chiedendo sicuramente. Andrea ha dichiarato che in determinati periodi, fatta eccezione per il pre-competizione, gli viene concesso dal suo preparatore. È anche lui un essere umano come tutti noi. Sospiro di sollievo, anche gli atleti professionisti sgarrano.

Per Andrea Muzi, tutti gli allenamenti, i pasti bilanciati, le rinunce, sono tutti indirizzati al raggiungimento di un sogno, che nel suo campo è rappresentato dalla qualificazione al “Mister Olympia”, la più importante competizione internazionale dedicata al culturismo, che viene svolta dal 1965.

Con tono sincero Andrea ha raccontato: “Come un giovane calciatore sogna di giocare il mondiale di calcio, io sogno di partecipare al Mister Olympia, confrontandomi con i più grandi atleti di questo sport”.

Noi ovviamente, glielo auguriamo con tutto il cuore. Buona fortuna Andrea!