È arrivato l’autunno. Stagione che porta via gli strascichi dell’estate, che ci fa tirare fuori i maglioni, le felpe e la legna per accendere il camino. È forse il periodo che ci riporta un po’ tutti più dentro casa e, perché no, a sperimentare ai fornelli. Generalmente, in estate, complice il caldo e la frequente umidità, troviamo tutti difficile passare molto tempo in cucina, rimandando parecchie idee culinarie all’arrivo dei primi freddi. Molte di queste idee spesso includono alimenti che è possibile acquistare e dunque consumare solo in questo determinato periodo dell’anno.
Inoltre, in un momento del genere, dove siamo avvolti da una drastica incertezza sul futuro dovuta alla diffusione incontrollata di un virus che pensavamo di esserci lasciati alle spalle, probabilmente molti di noi preferiranno mangiare più spesso dentro casa.
È perciò opportuno citare cinque alimenti caratteristici del periodo autunnale. Si tratta di cibi molto versatili in cucina ma che sono soprattutto molto preziosi dal punto di vista nutrizionale.
Eccoli di seguito:
- Zucca: è forse l’emblema dell’autunno. Negli ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale di utilizzi in cucina. Sembra che si sposi con tutto, carne, formaggi, paste, risotti. Ma che parametri nutrizionali presenta?
La zucca è un alimento con potere calorico bassissimo, pari a circa 15-20 kcal per 100g di prodotto. È evidente dunque che la sua composizione è prevalentemente acqua, seguita da una piccola percentuale di carboidrati, con grassi e proteine praticamente inesistenti. È però importante il contenuto di carotenoidi, fondamentali precursori della vitamina A e quello di sostanze minerali come potassio, ferro e fosforo.
- Funghi: quante pappardelle, quanti risotti, quanta fretta di andare a comprarli quando arriva l’autunno.
Anche per quanto riguarda i funghi l’apporto calorico che l’organismo ne trae è davvero limitato. È perciò possibile consumarli in quantità più o meno elevate a seconda delle proprie necessità nutrizionali.
I funghi, in particolare i tanto amati porcini, apportano importanti quantità di sali minerali e vitamine, specialmente la tanto discussa vitamina D. Ricordate quando ci raccomandavano di esporci al sole per favorire la produzione endogena di vitamina D? Bene, possiamo farne scorta anche in autunno-inverno, quando l’esposizione del nostro corpo al sole è per forza di cose molto ridotta.
- Castagne: quante volte le abbiamo sentite scoppiettare nel forno o le abbiamo comprate calde per strada. Ma hanno anche benefici sulla salute? Assolutamente sì.
Le castagne apportano buone quantità di minerali come potassio e fosforo, oltre a un’importante quantità di vitamina B2 e vitamina B9, fondamentale per la salute cardiovascolare del nostro organismo.
- Uva: “Se il vino non lo reggi l’uva magnatela a chicchi”. Tipico modo di dire romano solitamente usato in argomentazioni del tutto distanti da tematiche riguardanti la salute, ma che si può in questo caso sfruttare al meglio. Sì, perché l’uva consumata a chicchi è un frutto dal grande potere saziante, visto il suo elevato contenuto di acqua (circa 80%). Come tutti gli alimenti della categoria il contenuto di zuccheri è medio-alto, ma il contenuto di vitamina A, B e C presenti ne giustifica un consumo moderato.
- Tartufo: alimento tra i più amati dalla popolazione. Ha un costo piuttosto elevato ma il suo profumo risulta talvolta irrinunciabile quando arriva l’autunno e i piatti ne richiamano almeno una grattugiata.
Lasciando da parte le qualità organolettiche del tartufo, l’apporto calorico è di circa 30-33 kcal per 100 g di prodotto. Per quanto riguarda i micro nutrienti invece, si tratta di una buona fonte di minerali importanti come calcio e magnesio.