Al supermercato. Passata e pelati di pomodori quali scegliere.

Andiamo a studiare pelati e passate di pomodoro che generalmente troviamo sugli scaffali dei supermercati in vendita, ma quali sono veramente quelli buoni e quali invece quelli meno buoni? Quali scegliere?

I pomodori pelati italiani, noti per la loro qualità eccellente, rivestono un ruolo di grande importanza nel settore alimentare nazionale e internazionale. L’agroalimentare italiano ha nell’export di questi prodotti uno dei suoi punti di forza, contribuendo significativamente al fatturato complessivo. Nel corso dell’ultimo anno, il fatturato generato dai pomodori pelati italiani ha raggiunto la cifra impressionante di circa 2 miliardi di euro, con una tendenza di crescita costante. Nel confronto con gli anni passati, il fatturato è aumentato di circa 500 milioni di euro, evidenziando un notevole sviluppo nel settore.

I principali mercati che manifestano una forte domanda di pomodori pelati italiani sono la Francia, il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Australia. In questi paesi, la richiesta di pomodori pelati italiani è aumentata mediamente del 10% negli ultimi anni, testimoniando l’apprezzamento crescente per la qualità e il gusto autentico di questi prodotti figli dal made in Italy.

Tuttavia, non sono solo i mercati tradizionali a dimostrare interesse, ma anche paesi come Brasile e Argentina, dove la richiesta è cresciuta del 35%, e il Sud Africa, con un aumento del 16% nel consumo del pomodoro pelato italiano. Questi numeri positivi sottolineano l’eccellenza del settore e la volontà dei consumatori di apprezzare i prodotti di qualità provenienti dall’Italia.

Qualche consiglio per scegliere bene

Prima di vedere quali son o i prodotti migliori del supermercato, ho pensato di dare  alcuni consigli che potranno essere utili nella scelta di un prodotto di livello. Innanzitutto, vanno controllati il colore, che deve essere rosso bruno vivo e uniforme. Quindi l’odore e il sapore, che devono entrambi avere un equilibrio tra dolce e salato e non avere retrogusto né amaro né di cotto.

Un altro consiglio per distinguere i migliori pelati in commercio è la valutazione della consistenza, che deve essere compatta, omogenea e con la forma più vicina possibile al prodotto fresco. In ultimo le bucce. Quando un pelato è di alto livello ha una presenza minima di pelle.

Vi sono poi altri elementi che contribuiscono ad avere un prodotto di qualità: la provenienza dei pomodori utilizzati, le modalità di produzione, gli elementi aggiunti al pomodoro (ad esempio succo, sale, odori), il rispetto dell’igiene durante la produzione e le latte nelle quali vengono conservati i pelati.

Innanzitutto, come si legge l’etichetta di una confezione di pomodori pelati? I pomodori conservati in maniera corretta hanno una vita di 2 anni ma possono arrivare a più di 3. Normale, quindi, trovare sugli scaffali confezioni preparate anche 1 anno prima. Se li volete freschissimi dovete decifrare il codice. La scritta è composta da una lettera dell’alfabeto seguita da un numero compreso tra 1 e 365. Come potete immaginare la lettera indica l’anno, mentre il numero indica il giorno in cui i pomodori sono stati inscatolati. Potrebbe esserci anche una seconda lettera dopo il numero ad indicare lotti relativi a periodi di durata inferiori alla giornata lavorativa.

Per esempio, quando su una scatola di pelati è indicato “ A218”, significa che il confezionamento è avvenuto il duecentodiciottesimo giorno del 2011, ovvero il 6 agosto: una data consona per la raccolta. Ad ogni anno solare viene dedicata una particolare lettera di riconoscimento, per l’anno 2024, le lettere da apporre sui prodotti alimentari conservati e sulle semi-conserve sono: G per le conserve e C per le semi-conserve.

Aspetto poi da non sottovalutare è la scelta del pomodoro in latta o in vero. Anche se dal punto di vista organolettico non ci sono differenze, è sempre meglio scegliere il vetro: ci consente di vedere il colore e la compattezza della passata e quindi di farci subito una prima idea. Inoltre è una scelta più sostenibile: il vetro si può riciclare più facilmente anche in casa

Infine quanto deve cuocere una buona passata? Una passata non deve cuocere poco, né troppo a lungo. L’ideale, perché si sprigioni tutto il licopene (che è un antiossidante) contenuto nel pomodoro, è aspettare che l’olio – che serve a scioglierlo – si colori di rosso. A quel punto, oltre che buono dal punto di vista organolettico, avrete preparato anche un ottimo sugo dal punto di vista nutrizionale.

Al Supermercato: Passata e pelati di pomodori quali scegliere.

É arrivato il momento di  vedere i prodotti che giornalmente i supermercati mettono in vendita, il consumatore viene inondato di proposte sugli scaffali dei reparti con decine di marche e prodotti, ma quali sono veramente quelli buoni e quali invece quelli meno buoni?

MUTTI

Una delle caratteristiche distintive dei pomodori pelati Mutti è il momento di raccolta, che avviene durante l’apice dell’estate. Come i pomodori pelati Valfrutta, Mutti adotta la tecnica di cottura a vapore, che preserva sia il sapore che l’aroma del pomodoro fresco. I pomodori pelati Mutti si contraddistinguono per la loro consistenza polposa e di alta qualità. Vengono immersi interi nella salsa di pomodoro, mantenendo intatto il loro aspetto originale. La provenienza principale dei pomodori pelati Mutti e del San Marzano pelato è nelle regioni del sud Italia. Mutti si posiziona tra le migliori marche di pomodori pelati ma si distingue anche per i suoi prodotti annoverati tre le migliore passata di pomodoro, garantendo una scelta di eccellenza per gli amanti della cucina italiana.

PETTI

Petti è una delle case che ha iniziato ad inserirsi nel mondo del biologico. Con questa caratteristica, infatti, Petti produce una vasta gamma di prodotti, tra cui i pomodori pelati. I pomodori pelati Petti, grazie alla qualità e all’ampia versatilità di utilizzo, sono tra i più ricercati dagli chef e, in generale, nel mondo della ristorazione. Il pomodoro pelati Petti è certificato dalla Regione Toscana attraverso il marchio Agriqualità, a garanzia della provenienza delle materie prime, coltivate in varie aree della regione. La Toscana difatti è una terra di scrittori e poeti, artisti e scienziati, ma anche terra di ingredienti superlativi e sapori antichi come i vini Toscani e i piatti poveri della tradizione contadina, come per esempio la ribollita. Una terra che offre una cucina caratterizzata da ingredienti che danno vita a ricette senza tempo, come i fagioli all’uccelletto da preparare, in questo caso, con Petti i pomodori pelati migliori che offre la regione.

CIRIO

Cirio è sicuramente tra le più note case di produzione e ha fatto dei pomodori pelati italiani uno dei suoi punti di forza, una vera e propria icona. Si contraddistinguono per le caratteristiche dei pomodori utilizzati, che sono molto grandi, corposi e di un colore rosso acceso. Ciò che li rende particolarmente gustosi è la grande quantità di salsa utilizzata, oltre all’elevato peso sgocciolato. Sono utilizzabili per la preparazione di moltissimi piatti, ma rendono al massimo quando c’è bisogno di una cottura prolungata.


POMODORI PELATI ROSSO GARGANO

È un prodotto al 100% pugliese ed è noto per l’intenso e naturale profumo che sprigiona durante la cottura. La prova della sua qualità è la partecipazione ai più importanti eventi del settore, citiamo solo come esempio il Summer Fancy Food in America, oltre alle fiere internazionali in Olanda, Giappone, Francia. La produzione dei pomodori pelati Rosso Gargano supera i 20 milioni di pezzi annui destinati solo ai mercati extra UE.

AGRIGENUS

Se cercate aroma e sapore, date una possibilità a questi pomodori pelati italiani. Beatificato dalla famosa puntata di Report sulla pizza, (anche nella versione Antichi Pomodori presidio Slow Food) nasce nel 2005, dove i pomodori sono coltivati in Campania (Agro Sarnese – Nocerino) con metodi di produzione integrata che rispettano l’ambiente e la salute. Vengono raccolti a mano e pelati uno ad uno, poi inscatolati in modo naturale. Agrigenus garantisce un pomodoro pelato controllato e certificato in ogni fase, dalla piantina alla scatola.

MAIDA/VASTOLA

Maida/Vastola è un’azienda cilentana famosa per le conserve di carciofini e ortaggi. Tra i suoi prodotti imperdibili ci sono anche passate e pomodori pelati italiani, specie nella varietà gialla di Capaccio. L’azienda coltiva i suoi terreni vicino agli scavi di Paestum, in Campania.

CASA MARRAZZO

Il nome Casa è stato aggiunto dalla Marrazzo per evocare le tradizioni del fatto in casa e fatto bene, ora diventato controllo, dalla semina al raccolto e alla conservazione. L’azienda che dal 1934 produce conserve è conosciuta e riconosciuta soprattutto per il San Marzano Dop nella classica tamburella.

MIRACOLO DI SAN GENNARO

L’azienda fondata a Sant’Antonio Abate (Napoli) da Sabato Abbagnale produce pomodori pelati italiani presidio Slow Food. Coltiva varietà autoctone in terreni vulcanici ricchi e clima mite. Usa metodi ecosostenibili e manuali di agricoltura integrata. L’area è nei Monti Lattari in Penisola Sorrentina.

LA TORRENTE

All’inizio dell’attività, nel 1965, Giuseppe Torrente imbottigliava i pomodori pelati nelle bottiglie della birra il cui colore ambrato proteggeva il contenuto. Una scelta tradizionale come quella dei pomodori fatti in casa in tutto l’agro nocerino sarnese. Ma già negli anni ’70, la produzione si avvale di macchinari che permettono l’uso delle lattine fino all’oggi con lo stabilimento di Sant’Antonio Abate che raggiunge la produzione di 550 mila quintali.

LA FIAMMANTE

Filiera corta per l’azienda di Francesco Franzese che ha sede a Buccino quasi al confine con la Basilicata. Molto del pomodoro trasformato arriva da un accordo di filiera con i produttori di Capitanata in Puglia, ma c’è anche il San Marzano.

DANI COOP

Dani Coop, Cooperativa Agricola composta da oltre 70 soci, iscritta all’Albo delle Fattorie Didattiche della Regione Campania ed alla Coldiretti di Salerno,è uno dei produttori di pomodoro San Marzano DOP. Qui viene seguito tutto il processo produttivo, partendo dai semi, dalla fornitura delle piantine ai soci produttori, fino all’assistenza tecnica agronomica durante la fase di crescita e di raccolta. La materia prima è costantemente controllata, la filiera è tracciabile e certificata anche da Agroqualità, riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura.

SAPORI DI CORBARA

Gioiello della Costiera Amalfitana, noto per il suo equilibrio tra dolcezza e acidità, coltivato nelle valli fertili ai piedi dei monti Lattari, questo pomodoro si distingue per il suo sapore intenso e la sua polpa succosa, Il Pomodoro di Corbara, raccolto a mano nelle piccole terrazze a strapiombo sul mare, è il frutto di un microclima unico e di una tradizione agricola millenaria. Con la sua forma irregolare e il colore rosso intenso, ogni pomodoro è considerato dagli abitanti del luogo “una piccola opera d’arte della natura”. Ideale per primi piatti e per pesce.

ESSELUNGA

I pelati Esselunga sono ottenuti utilizzando pomodori San Marzano a denominazione di origine protetta, considerati tra i migliori per questo impiego. È apprezzabile il fatto che non ci sia aggiunta di sale nè di alcun additivo. La confezione è dotata di linguetta e si apre facilmente. I pelati si mostrano di un bel colore rosso vivo, non troppo scuro, di dimensioni medie omogenee, integri e praticamente senza alcun residuo di buccia. Il profumo è tenue, molto naturale e gradevole, senza sentori di cotto. In bocca la consistenza dei pelati non è troppo cedevole, mentre il sapore è fresco e bilanciato senza punte di acidità o di amaro.

COPPOLA POMODORI SAN MARZANO

I pomodori San Marzano sono molto dolci con un livello di acidità molto basso; hanno un gusto ricco e una polpa succosa; questa combinazione crea un pomodoro perfettamente bilanciato che li rende la scelta preferita dai più famosi chef e pizzaioli italiani e internazionali. I pomodori San Marzano Coppola sono ideali per la preparazione di sughi, pizze e zuppe o semplicemente come condimento nel pane con un filo d’olio extra vergine d’oliva e un pizzico di sale. Sono pomodori coltivati e confezionati stagionalmente in Campania nella zona tra le province di Napoli, Salerno e Avellino, note per il suo terreno vulcanico fertile, la falda acquifera e il microclima mediterraneo ideale. Questi pomodori vengono coltivati verticalmente, utilizzando fili di ferro legati a supporti di legno, e raccolti esclusivamente a mano, in maniera scalare, a completa maturazione, certificati DOP (Denominazione di Origine Protetta), ogni lattina è identificata con un codice univoco; confezionati in lattine impilabili, con apertura a strappo e senza bisfenolo.

ARMANDO I DATTERINI PELATI

I Datterini pelati di Armando hanno polpa soda e consistente senza buccia, ideale per sughi freschi e piatti a base di pesce e crostacei, azienda molto famosa per la produzione di pasta secca, d anon poco tempo ha iniziato a diventare leader anche nel settore pelati; si presentano al consumatore con la linea “I ROSSI ARMANDO”, una nuova linea esclusivamente a base di datterini 100% italiani di filiera, tra le varietà di pomodori più pregiate e dolci. I datterini Armando sono di filiera tracciata e certificata. I processi di lavorazione e trasformazione avvengono in totale sicurezza e qualità, dalla pianta alla tavola, i pomodori vengono coltivati in Puglia e Campania, in terreni vicini al mare con condizioni climatiche favorevoli alla graduale maturazione, quando sono al culmine della dolcezza, i pomodori sono accuratamente selezionati e lavorati da freschi entro poche ore dalla raccolta per mantenere intatte la freschezza e le proprietà nutrizionali.

Al supermercato. Passata e pelati, quali pomodori si usano.