Dal punto di vista settoriale, in testa alla classifica il settore AgriFoodtech con oltre 260 milioni di euro raccolti.
Gli investimenti in Venture Capital in Italia nel 2021 hanno raggiunto e superato la soglia del miliardo di euro, toccando i 1.243 milioni di euro (+118% rispetto ai 569 milioni di euro del 2020) con circa 334 deal (rispetto ai 111 dell’anno precedente). É quanto emerge dall’EY Venture Capital Barometer 2021, lo studio realizzato da EY per analizzare l’andamento degli investimenti di venture capital nelle startup e scaleup italiane.
Nel 2021 gli investimenti di Venture Capital hanno continuato a crescere in Italia. Questo è stato possibile grazie al superamento delle restrizioni legate allo scoppio della pandemia e al generale clima di fiducia e crescita nella nostra economia. Inoltre, proprio l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha determinato cambiamenti nei comportamenti di consumo e nei modelli operativi delle aziende, in risposta ai quali molte startup hanno ridefinito il proprio posizionamento e la propria strategia e per questo sono state premiate dal mercato e dagli investitori. ha commentato Marco Daviddi, Strategy & Transactions Markets Leader Europe West, EY.
ESG, l’impatto della sostenibilità sul Venture Capital
Nel corso del 2021 sono state censite 66 operazioni di investimento in startup con strategia e focus aziendale sui temi della sostenibilità, per un totale di circa 290 milioni di euro, pari a circa il 25% del totale. Nel corso del 2020 nel medesimo settore si erano registrate 21 operazioni, per un totale di circa 118 milioni di euro.
“Vediamo segnali incoraggianti per un’ulteriore fase di crescita e di maturità del sistema. In molte economie europee la crescita degli investimenti in innovazione, attraverso startup, sta avvenendo a ritmi superiori a quelli che osserviamo in Italia. Questo è dovuto a molti fattori, tra cui una più ampia disponibilità di risorse attivabili, non solo di provenienza pubblica, e un sistema di infrastrutture e servizi più capillare. Diverse iniziative, anche connesse al PNRR, perseguono obiettivi che possono consentire al Venture Capital di raggiungere un nuovo livello. Il 2021 sarà certamente ricordato per il modo in cui l’ESG e le questioni di sostenibilità sono arrivate in cima alle agende degli investitori finanziari e dei fondi di PE; i fondi di Venture Capital non sono e non saranno da meno, con sempre maggiore focalizzazione e veicoli di investimento dedicati alle sfide ambientali e sociali dei prossimi anni. Anche dalla necessità di supportare il processo di modernizzazione e transizione sostenibile di aziende e filiere produttive ci aspettiamo spinte importanti per la futura ulteriore crescita del Venture Capital in Italia” – ha commentato Marco Daviddi, Strategy & Transactions Markets Leader Europe West, EY.
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Cosa si intende per AgriFoodTech?
Il settore dell’AgriFoodTech è molto ampio. Si va, infatti, dalle soluzioni biotecnologiche per il miglioramento vegetale agli agrofarmaci di origine biologica, che sfruttano il potenziale della natura per difendere piante e animali.
Ci sono i trattori a guida automatica, le attrezzature 4.0, come anche i software che predicono gli attacchi di insetti o lo sviluppo di malattie, negli animali e nelle piante. Le bioenergie e i biomateriali, per rendere le aziende agricole ‘carbon neutral’ e i marketplace, dove gli agricoltori possono comprare ciò che gli serve per produrre cibo, oppure i consumatori possono acquistare beni direttamente dagli agricoltori. C’è poi il mondo della food safety e della tracciabilità, rivoluzionato dall’avvento della blockchain.
Un ruolo significativo lo svolgono anche il FinTech e l’InsureTech che sta cambiando il modo di fare agricoltura. Senza parlare delle Vertcal Farm e dell’Indoor farming in generale, che vede l’Italia pioniera in questo settore.
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Risalendo ancora la catena del valore troviamo l’immenso mondo dell’eGrocery (la consegna della spesa a domicilio) e del FoodDelivery, che continua a catalizzare gli investimenti maggiori. Ma ci sono anche la stampa di cibo 3D, la robotica nei ristoranti e i nuovi modelli di consumo e acquisto di cibo. Per arrivare poi nelle case delle famiglie, dove iniziano a far capolino forni e frigoriferi 4.0.