Riscoprire il contatto con la natura, salvaguardare la biodiversità, valorizzare il mestiere dell’imprenditore agricolo: da queste riflessioni nasce l’idea di Marianne Auzanet, Agriexperience.
Una piattaforma di turismo esperienziale in cui per alcune ore, per una giornata oppure per più giorni, le persone possono allontanarsi dalla frenesia cittadina, sperimentando direttamente l’impegno e le soddisfazioni che la natura concede.
Come nasce Agriexperience
L’idea nasce nel 2019dopo un’esperienza di mungitura, in un piccolo caseificio sulle Prealpi del territorio francese. “Tutto inizia quasi per gioco. Dopo aver vissuto in prima persona la pienezza di una giornata sentendosi parte integrante dell’ecosistema naturale, ci siamo resi conto di quanto, al giorno d’oggi, si conosca molto poco la materia di cui siamo fatti. Il cibo, ad esempio: le uova non nascono in confezioni da sei, così come il formaggio: non stagiona nel reparto frigo del supermercato!”.
“Tornati in Italia con Riccardo Leoneschi, partner insieme a Marianne Auzanet di Agriexperience – ci siamo chiesti come mai nella patria della biodiversità agroalimentare non esistesse una piattaforma che offrisse un servizio tale a livello nazionale. Ci abbiamo pensato noi! L’architettura del progetto è stata complessa, innanzitutto per la ricerca delle realtà agricole disposte a partecipare ma anche per le normative igienico-sanitarie che di regione in regione regolano le fattorie, quindi quello che è possibile fare o meno. A giugno dell’anno scorso, solo con otto esperienze attive, abbiamo avuto il nostro primo ospite. Da allora non ci siamo più fermati”.
Cosa prevede il progetto di Agriexperience
Dopo la fase iniziale partita a maggio del 2021, oggi il progetto si presenta ancor più strutturato sia nel sito, appena rinnovato, che nella varietà delle esperienze proposte.
Sul sito – a breve anche multilingua – è possibile scegliere tra le oltre 40 esperienze distribuite tra nord, centro e sud Italia (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia): trekking sensoriale, mungitura, apicoltura, caccia al tartufo, percorsi di transumanza, sono solo alcune delle attività presenti online.
Su agriexperience.it si può, dunque, selezionare l’esperienza preferita in base a luogo, periodo dell’anno e prezzo. Una scheda dettagliata darà all’utente tutte le informazioni pratiche sulla giornata, oltre alla descrizione dell’azienda ospitante e delle attrazioni da visitare nei dintorni.
La piattaforma propone esperienze da poter vivere individualmente, con amici, in famiglia, sia per i grandi ma anche per piccoli, con pacchetti a partire da 40 euro circa per un’attività di mezza giornata; da 80 euro per quelle che includono anche il pernottamento. Senza costi anticipati e con iscrizione gratuita per le aziende aderenti, Agriexperience si sostiene attraverso una commissione sull’esperienza venduta.
Agriexperience, rispetto della biodiversità e scoperta di nuovi territori
Attenti alla selezione delle esperienze, Marianne e Riccardo sono alla costante ricerca di agricoltori e allevatori che operino nel rispetto della biodiversità e della responsabilità ambientale: attori protagonisti del loro territorio, desiderosi di condividere il loro sapere e ricreare un legame tra uomo e natura.
Così in Piemonte, accompagnati da Filippo e il suo fidato taboj, sarà possibile trascorrere la giornata alla ricerca del tartufo, mentre tra i pascoli della Valle Intelvi, si potrà passeggiare accompagnati dai lama lungo la vecchia mulattiera. Nel cuore del Parco Naturale della Maremma la giovane Marika condurrà i “pastori per un giorno” nella delicata operazione della mungitura, invece con Maria a Picinisco, si potranno sperimentare le varie fasi della lavorazione del formaggio. A Seminara, patria delle ceramiche calabresi, Harriet e Vincenzo insegneranno ai loro ospiti come raccogliere le olive nel metodo tradizionale mentre in Sicilia, immersi nel Bosco Falconeria, tra Alcamo e Partinico, sarà possibile partecipare alla vendemmia e assaggiare il mosto.
Insomma un viaggio sostenibile, l’occasione preziosa per conoscere più da vicino il proprio territorio e la sua storia, ma anche un mezzo per proteggere gli imprenditori agricoli e il loro lavoro.