A partire dal 12 settembre, Torino accoglie una nuova e innovativa proposta gastronomica: Affini Dry 0.0, il primo Dry Bar Uncrafted della città, situato all’interno del Mercato Centrale di Porta Palazzo. Ci siamo stati!
A partire dal 12 settembre, Torino accoglie una nuova e innovativa proposta gastronomica: Affini Dry 0.0, il primo Dry Bar Uncrafted della città, situato all’interno del Mercato Centrale di Porta Palazzo. Questo locale rappresenta un significativo passo avanti verso un modello di consumo sempre più consapevole e creativo, rispondendo a una crescente domanda di bevande analcoliche di alta qualità.
Un nuovo scenario nel mondo delle bevande
L’idea di un bar interamente dedicato a drink alcol-free non è più una novità. Le nuove generazioni mostrano un interesse crescente per opzioni “dry” e analcoliche, trasformando quella che era una scelta stigmatizzata in una tendenza di gusto. Con Affini Dry 0.0, Davide Pinto e la bartender Teresa Costantini si pongono l’obiettivo di offrire un’esperienza di degustazione completamente priva di alcol, ma ricca di creatività e innovazione.
L’artigianalità al centro
Affini Dry 0.0 si distingue per la sua filosofia uncrafted: tutte le preparazioni sono fatte in casa, utilizzando ingredienti freschi e locali. Non vengono utilizzati prodotti imbottigliati, assicurando così un’autenticità e una freschezza senza pari. Il locale fa parte di una rete di produttori chiamata Artigiani Gentili, che promuove la filiera agricola a chilometro zero, con ingredienti freschi provenienti dal mercato di Porta Palazzo, inclusi frutta e verdura selezionate dal noto produttore Stefano Lucchito.
Fermentazione e creatività
L’approccio di Affini Dry 0.0 ruota attorno alla fermentazione, un processo che consente di esplorare nuove texture e sapori senza l’uso di alcol. Pinto e Costantini hanno sperimentato con kombucha, kefir d’acqua e tisane, creando un menu che riflette l’arte della mixology analcolica. La drink list include cocktail originali come il Turin Mole, che sostituisce la ginger beer con kombucha di seconda fermentazione, e il Cuccuruccucù Paloma, una rivisitazione del classico drink con tè affumicato.
Sostenibilità e economia circolare
Affini Dry 0.0 non è solo un luogo di socializzazione, ma anche un esempio di sostenibilità. Ogni materia prima viene utilizzata al massimo delle sue potenzialità, e gli alcolici ottenuti dalla dealcolazione vengono riciclati nel bar Affini di San Salvario. La scelta di lavorare con materie prime a chilometro zero e il rispetto per l’ambiente sono elementi chiave nella mission del locale.
Un luogo di cultura e conoscenza
Oltre a servire drink eccezionali, Affini Dry 0.0 intende anche fungere da centro culturale. Sono previste masterclass aperte al pubblico per esplorare il mondo delle bevande analcoliche e delle fermentazioni. Questo approccio educativo mira a coinvolgere la comunità e a diffondere una maggiore consapevolezza sulle opportunità offerte dal bere senza alcol.
Conclusioni
Affini Dry 0.0 si propone come un punto di riferimento per chi desidera esplorare un’alternativa ai tradizionali cocktail alcolici. Con un’attenzione particolare alla qualità, alla sostenibilità e all’artigianalità, questo nuovo locale si prepara a diventare un simbolo della rivoluzione delle bevande analcoliche a Torino. Con la sua offerta innovativa e la sua filosofia inclusiva, Affini Dry 0.0 è destinato a far parlare di sé, aprendo nuovi orizzonti nel panorama gastronomico torinese.
In un mondo dove il bere analcolico non è più visto come un tabù, ma come un’opportunità per scoprire nuovi gusti e esperienze, Affini Dry 0.0 rappresenta una sfida audace e stimolante, pronta a conquistare il cuore dei torinesi e non solo.