Tornano anche questo mese le 100 Spigolature Gastronomiche di Roberto Mirandola. Un giro tra gli scaffali del supermercato andando alla scoperta dell’origine dei nomi di alcuni tra i prodotti più storici o comuni che siamo abituati a comprare. Questa terza puntata è dedicata agli snack al cioccolato.
Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo terzo appuntamento trattiamo sei tra i più conosciuti cioccolatini, barrette e tavolette al cioccolato.
AFTER EIGHT: sono cioccolatini fondenti con ripieno al gusto menta prodotti dal 1962 dalla Rowtree’s, un’azienda dolciaria di York nel nord dell’Inghilterra. Il nome – Dopo le Otto – deriva dall’abitudine tipicamente inglese di consumare un cioccolatino dopo cena. Anche l’abbinamento tra cioccolato fondente e menta, la confezione verde scuro (dove è raffigurato un orologio segnante le otto passate, precisamente le otto e cinque minuti) e l’incarto e la forma di ogni singolo cioccolatino composto da un sottile rivestimento di carta oleata marrone, entrambi simili all’involucro di una scatola di tè, richiamano un certo stile tradizionale britannico.
GODIVA: è un’azienda dolciaria specializzata nella produzione di cioccolato di alta gamma con centinaia di punti vendita dislocati in diverse parti del mondo. Il nome si ispira alla leggendaria nobildonna inglese Lady Godiva la quale, secondo una leggenda, cavalcò nuda per le vie di Coventry per ottenere la soppressione di un ulteriore tributo imposto da suo marito – Leofrico, conte del Regno di Mercia – ai propri sudditi. Benché di origine belga (fu fondata nel 1926 a Bruxelles), oggi GODIVA è di proprietà di due società finanziarie: la turca Yildiz Holding e la sudcoreana MBK Partners.
KIT KAT: snack composto da quattro barrette ciascuna formate da tre strati di biscotto e due di crema creata dalla Rowtree’s – la stessa azienda inglese produttrice degli After Eight. L’origine del nome è ancora incerta: sembra derivi dal Kit-Cat Club, un circolo culturale londinese fondato nel XVIII secolo frequentato da politici, letterari e anche da alcuni dipendenti della Rowntree’s. Curiosamente uno dei paesi dove il Kit Kat ha grande successo è il Giappone. Ad oggi, sono state prodotte circa 400 diverse versioni per il mercato nipponico!
M&M’S: sono arachidi ricoperte di cioccolato al latte prodotte dal 1954 negli Stati Uniti. Il nome di questi confetti americani colorati, indica le iniziali dei cognomi dei due titolari della Mars e Murrie Ltd, una società dolciaria americana fondata, appunto, da Forrest Mars e Bruce Murrie. Dal 1941 e fino al 1950 erano bottoni di cioccolato ricoperti senza la famosa “m” impressa sulla superficie. Questa inizialmente apparve nel 1950 di colore nero per poi essere definitivamente sostituita dalla versione bianca nel 1954 quando fu introdotta la versione con l’arachide. In origine il guscio degli M&M’s era disponibile in cinque colori: rosso, arancione, giallo, verde e viola. Quest’ultimo con il tempo è stato eliminato e sostituito da tre colori più “invitanti”: bianco, blu e marrone. Curiosità: sembra che gli M&M’s siano stati il primo snack ad essere portato dagli astronauti nello spazio.
RITTER SPORT: è una tavoletta di cioccolato prodotta in Germania dalla Alfred Ritter Gmbh & Co. KG. La particolarità che contraddistingue da sempre Ritter Sport è la forma (quasi) quadrata del suo formato – misura infatti 9,3×11,3 per uno spessore di 1,25 cm – e la suddivisione in 16 quadratini distribuiti secondo uno schema 4 per 4. La scelta di questo formato, fu ideata da Clara Ritter – uno dei due titolari dell’azienda – per potere entrare nelle tasche del consumatore senza rompersi, mantenendo il classico peso della tavoletta tradizionale.
TOBLERONE: celebre barretta di cioccolato al latte, nocciole e miele dalla caratteristica forma a piramide. Fu inventato in Svizzera, a Berna, nel 1908 dal cioccolataio Theodor Tobler e da suo cugino Emil Baumannche. Il nome è la crasi di ‘Tobler’ e della parola italiana ‘torrone’. La forma triangolare della confezione, ripresa dal marchio, richiama – secondo una leggenda – la montagna, in particolar modo il versante svizzero del Monte Cervino, il Matterhorn. Due curiosità: sempre nel marchio è presente un orso al centro della riproduzione della montagna. Rappresenta un tributo alla città in cui è nata l’azienda ossia Berna. La capitale svizzera è infatti conosciuta come “città degli orsi”, animale da cui ha origine probabilmente il nome stesso della città. L’altra “stranezza” è nel nome. Anche qui è ricordata – nella dizione francese – Berna: T O B L E R O N E.