100 Spigolature Gastronomiche: alimenti in scatola.

Girando tra gli scaffali al supermercato per la consueta spesa quotidiana o settimanale, vi siete mai chiesti l’origine del nome di alcuni tra i più comuni o storici prodotti che mettiamo nel carrello? Ecco allora questa guida a puntate, che spiega la provenienza, il significato e qualche aneddoto legato ad alcuni marchi o agli stessi prodotti. In questo nuovo appuntamento scopriamo le curiosità legate ad alcuni alimenti in scatola.

MANZOTIN: marchio italiano di carne in scatola inventato nel 1951 a Cermenate (CO) da Alberto Zerbi – titolare e fondatore della ICIS Sarl (acronimo di Industria Carni in Scatola – attualmente di proprietà della multinazionale italiana Gruppo Cremonini SpA. Il nome deriva dall’unione delle parole di MANZO e TIN (scatoletta, barattolo in inglese). Curiosamente Manzotin è il soprannome di un personaggio del celebre film Febbre da cavallo – il macellaio Otello Rinaldi – interpretato dall’attore romano Ennio Antonelli.

MONTANA: marchio italiano di carne in scatola – terzo per volume di vendite –  creato nel marzo del 1953  a Lissone (MB) da ACSAL – acronimo di Azienda Carni Società Anonima Lissonese. La scelta del nome Montana, oltre che a essere facile da pronunciare e da ricordare, rimanda alle sterminate praterie dell’omonimo stato americano un tempo popolato da numerosi capi di bestiame. I caratteri grafici scelti per le prime confezioni erano in stile western per accentuare il senso di rusticità e genuinità tipici degli alimenti di cowboy e mandriani. L’attuale testimonial di Montana è Montanino una scatoletta antropomorfa di colore verde anche se il personaggio simbolo rimane Gringo, il pistolero dal tipico poncho a righe creato a metà degli anni ’60 i primi spot televisivi. Celebre la sua frase: Sarà mezzogiorno, mezzogiorno di cuoco. E, vedendo la carne Montana che stringo… alé, vengono tutti a mangiare con Gringo! Nel 2023 Montana è stato inserito nel registro del marchi storici italiani.

ORCO: azienda alimentare italiana, con sede a Varese, fondata nel 1911 dall’imprenditore svizzero Federico Thomy con la denominazione di Helvetia SpA.  Varese. In origine l’attività principale riguardava i surrogati di caffè ricavati dalla tostatura della cicoria. La commercializzazione della senape – prodotto che ancora oggi rappresenta il ‘core business’ dell’azienda – iniziò solo dal 1923. Per pubblicizzarla adeguatamente, Thomy si rivolge ad Achille Lucien Mauzan, un giovane illustratore francese specializzato in manifesti pubblicitari. Questi, per un prodotto dal gusto piccante, si ispira a un orco – l’Orco Mangiabene – che in breve tempo si dimostrerà un ‘testimonial’ così azzeccato da diventare il nome-marchio di tutta la produzione. Attualmente Senape Orco è disponibile in quattro varietà: classica, forte, in grani e dolce bavarese, tutte caratterizzate dal tipico vasetto panciuto in vetro da 125 grammi.

SACLÀ: celebre marchio fondato nel 1939 ad Asti dai coniugi Secondo ‘Pinin’ Ercole e Piera Campanella nato con l’obiettivo di commercializzare l’eccedenza di verdure raccolte nella vicina Valle del Tanaro. Attualmente l’azienda è ancora gestita dagli eredi della coppia fondatrice ed è leader, non solo in Italia, nel mercato dei sottoli e dei sottaceti. Inizialmente prese il nome di SALPA – acronimo di Società Anonima Lavorazione Prodotti Alimentari – per trasformarsi nel 1939 in SACLA (senza accento sull’ultima ‘A’), Società Anonima Commercio Lavorazione Alimentari. Solo in seguito, per esigenze pubblicitarie (in occasione del lancio delle olive in salamoia Olivolì), prenderà la denominazione definitiva di SACLÀ. Dal 2003 il logo creato nel 1974 è stato profondamente modificato con una nuova veste grafica con l’intento di comunicare al cliente la passione per il mangiare bene all’italiana. La corona sopra la scritta SACLÀ  è stata semplificata con una linea continua, mentre sulla parte inferiore è stato aggiunto ‘1939’ l’anno di fondazione. Nel 2002 venne trasmesso un discusso spot televisivo – tutto sommato originale e, si scoprirà poi, commercialmente efficace – con protagonista il principe Emanuele Filiberto di Savoia nel quale sorseggiava in una tenuta nobiliare sulla Costa Azzurra, sorridente e rilassato, un aperitivo con un ricco contorno di olive e cipolline SACLÀ. Lo slogan pronunciato dal era Se vuoi sentirti re, c’è Saclà sottolineando sul coperchio del barattolo il marchio dell’azienda conserviera rappresentato, appunto, da una corona e concludere con Saclà Sua bontà.

SIMMENTHAL: azienda italiana fondata nel 1923 a Monza (MB) da Gino Alfonso Sada. La notorietà di questo bollito di carne proposto in una scatoletta di latta arrivò molti anni prima – precisamente nel 1881 – quando il padre del fondatore, Pietro Sada, propose allo svizzero Gondrand questo alimento appena inventato come sorta di ‘carne ufficiale’ e simbolo di progresso nella transvolata delle Alpi in mongolfiera.  Il nome trae probabilmente origine dalla razza bovina svizzera Simmental (senza la lettera ‘h’), di cui il marchio ricorda i colori del mantello pezzato bianco e rosso. Da molti anni rappresenta la marca di riferimento nella vendita di carne in scatola. Dal 1956 Simmenthal iniziò a sponsorizzare la Pallacanestro Olimpia Milano. Dopo 17 anni di sodalizio e numerose vittorie in campo nazionale ed europeo, l’azienda decise di lasciare il basket nel 1973 perché ormai il pubblico identificava il nome del marchio più con la squadra milanese che con la carne in scatola.

STAR: marchio alimentare leader nei ragù pronti con Gran Ragù e negli insaporitori con il celebre Dado. L’azienda venne fondata nel 1948 a Muggiò (MB) da Regolo Fossati con il nome di STAR, acronimo di STabilimenti Alimentari Riuniti. Curiosamente STAR è anche la traduzione inglese del nome di battesimo della consorte di Fossati, Stella Pogliani. Negli anni ’60 del secolo scorso sede e produzione vengono trasferiti ad Agrate Brianza (MB) in un enorme stabilimento prospicente l’autostrada A4 Torino-Trieste. STAR è proprietaria anche di altri marchi ugualmente diffusi: Tigullio (pesto, dal nome del comprensorio ligure), Saikebon (noodles), Sogni d’Oro (tisane e infusi) e Star Tea (tè in filtri). Nel 2006 l’azienda è passata di mano al gruppo spagnolo Gallina Bianca che dal 2015, a seguito di un ulteriore processo di espansione commerciale a livello mondiale, ha assunto il nome di GBFoods.   

CURIOSITÀ DELLE CURIOSITÀ: Il simbolo di stima “℮” presente sulle confezioni accanto al peso indica che l’alimento confezionato può, in fase di confezionamento, variare nel peso. È l’abbreviazione delle parole francesi quantité estimée, cioè la quantità stimata e certifica che la quantità contenuta nella scatola o nel sacchetto rispetta le disposizioni della direttiva comunitaria in materia di confezionamento. Tale norma stabiliscein quale misura massima la quantità effettiva, in massa o in volume, di un prodotto può differire dal quantitativo nominale riportato sulla confezione. Ad esempio, in un contenuto compreso tra 500 e 1.000 grammi o millilitri, il quantitativo totale non può essere inferiore di 15 grammi o millilitri rispetto alla quantità indicata anche se nella media il quantitativo nominale deve essere rispettato con controlli a campione da parte delle autorità preposte.  L’utilizzo del segno ℮, comunque, non è obbligatorio per legge.

100 spigolature gastronomiche: Cibo da brividi